Autorita' per
la vigilanza sui lavori pubblici
Determinazione
n. 10 del 6 maggio 2003
Inserimento
dati nel casellario informatico delle imprese
Considerato
in fatto
Dissensi
interpretativi in giurisprudenza – in ordine agli effetti del mancato
possesso da parte dei concorrenti a gare per l’affidamento degli
appalti e delle concessioni di lavori pubblici, dei prescritti requisiti
di ordine generale (affidabilità morale e professionale) e di ordine
speciale (economico-finanziari e tecnico-organizzativi) e per quanto
concerne le conseguenze delle false dichiarazioni rese dai concorrenti
in sede di partecipazione alle gare – inducono ad indicare alle
stazioni appaltanti modalità operative intese a salvaguardare un
interesse preminente: offrire alle stazioni appaltanti tutti gli
elementi necessari per la corretta applicazione delle disposizioni
relative al detto mancato possesso ed alle ipotesi di false
dichiarazioni, fermo restando l’esercizio da parte dell’Autorità di
poteri di intervento che, a tal fine, l’ordinamento le assegna.
Il
procedimento che era stato adottato dall’Autorità a garanzia delle
imprese – consistente nell’effettuare una preventiva valutazione di
effettività e di imputabilità del mancato possesso dei requisiti prima
di procedere alla prescritta pubblicità delle situazioni impeditive
elencate dalle disposizioni vigenti (tramite l’inserimento dei dati
nel casellario informatico di cui all’art. 27 del d.P.R. 25 gennaio
2000, n. 34) – aveva trovato conferma della sua efficacia nei dati
della realtà emergenti da tali valutazioni. L’Autorità, infatti, in
presenza di casi di segnalazione di mancato possesso di requisiti che
avrebbero portato, senza una valutazione, a iscrizione nel casellario
informatico, ha ritenuto non imputabili molte delle fattispecie
segnalate.
È
comunque compito preminente di una Autorità amministrativa
indipendente, con funzione di regolazione del mercato, in attesa della
definizione in sede giudiziale dei gradi di gravame per i dissensi
giurisprudenziali emersi, prescrivere modalità operative di raccolta
delle informazioni che consentano alle stazioni appaltanti di conoscere
in modo esauriente gli elementi necessari alle valutazioni da effettuare
in sede di gara, cosi come prescritti dall’art. 75 del d.P.R. 21
dicembre 1999, n. 554.
A
tal fine per rendere uniforme il comportamento delle stazioni appaltanti
nonché l’invio delle informazioni è stato predisposto
nell’allegato A un modello di comunicazione con la richiesta di
inserimento dei dati nel casellario informatico. Nel modello stesso sono
indicate le varie cause di esclusione.
Considerato
in diritto
Va
in primo luogo osservato che – oltre ai casi di esclusione di un
impresa dalla gara ai sensi e per gli effetti dell’art. 75 del d.P.R.
554/1999, le quali determinano sempre una segnalazione all’Autorità
per i fini propri dell’art. 27 del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34 –
vi sono altri motivi di esclusione, non previsti dal suddetto art. 75.
Si segnalano le seguenti ipotesi:
a) l’esclusione di due o più imprese in situazione di controllo tra
loro;
b) falsa dichiarazione in merito alle condizioni rilevanti per la
partecipazione alla procedura di gara o contraffazione di documenti
indispensabili per la partecipazione alla gara stessa (attestazione SOA,
polizza fideiussoria, ecc.);
c) l’esclusione di due o più imprese per collegamento sostanziale
anche se non accompagnata da falsa dichiarazione;
d) la circostanza che un’impresa abbia presentato offerta in duplice
veste, da singola e da associata in ATI.
Non
costituiscono oggetto di segnalazione e conseguente iscrizione nel
casellario informatico le irregolarità meramente formali che risultano
nello svolgimento dei procedimenti di gara e che comportano un
provvedimento che ha il contenuto sostanziale della non ammissione alla
gara anche se le norme parlano talora di esclusione.
Si
tratta cioè dei casi di esito negativo di quell’esame preliminare che
è inteso a verificare se la domanda o l’offerta del concorrente
possono essere ritenute valide per partecipare alle operazioni di
valutazione intese all’aggiudicazione. Un elenco redatto come ausilio
alla concreta operatività delle disposizione è riportato
nell’allegato B
Ai
fini di una completa informazione le norme (art. 27 del d.P.R. 25
gennaio 2000, n. 34) prevedono comunicazioni all’Autorità, per
l’inserimento dei dati nel casellario informatico oltre che dalle
stazioni appaltanti, anche dalle SOA e dalle imprese. Va rilevato che i
dati forniti dalle stazioni appaltanti possono riguardare sia la
procedura di affidamento degli appalti pubblici sia la fase di
esecuzione dei lavori.
Va
solo aggiunto che la lettera t) del predetto art. 27, comma 2, del
d.P.R. 34/2000 raggruppa un cospicuo insieme di notizie riguardanti le
imprese che, anche indipendentemente dall’esecuzione dei lavori, sono
dall’Osservatorio ritenute utili ai fini della tenuta del casellario.
La
formulazione della lettera t) e, in particolare, l’espressione anche
indipendentemente dall’esecuzione dei lavori, consente all’Autorità
di acquisire le notizie:
a) dalla stazione appaltante durante
l’esecuzione dei lavori;
b) dalla stazione appaltante nel corso
della procedura di affidamento dei lavori;
c) dalle SOA (per esempio: in merito a
false dichiarazioni nella presentazione di documenti);
d) da altri soggetti, non indicati
espressamente dall’art. 27, che trasmettono informazioni che
l’Autorità ritiene utili (per esempio: INPS e INAIL che comunicano
direttamente all’Autorità notizie su irregolarità contributive,
Ispettorato del lavoro, curatore fallimentare, ecc.).
La
suddetta formulazione consente, inoltre, di iscrivere notizie che
l’Autorità è tenuta a rendere note su richiesta di altri organi
dello Stato (ad esempio organo giudiziario che ha disposto
l’applicazione delle misure di prevenzione ex art. 3 della legge 27
dicembre 1956, n. 1423 nei confronti di un imprenditore con la
conseguente interdizione dello stesso dalla partecipazione alle gare
d’appalto di lavori pubblici).
È
opportuno poi precisare che per i casi di esclusione dalle gare
l’iscrizione nel casellario informatico può essere cancellata, o
integrata con ulteriori notizie, a istanza dell’impresa interessata o
eventualmente d’ufficio in qualsiasi modo l’Autorità ne sia venuta
a conoscenza. Nell’allegato C è riportato un elenco
esemplificativo dei casi di cancellazione o integrazione delle
annotazioni.
Si
segnala che al fine di consentire la completa tutela degli interessi
dell’impresa il provvedimento della stazione appaltante di esclusione
della stessa dalla gara deve essere a questa notificato e deve recare
un’apposita precisazione in ordine al fatto che detto provvedimento è
congiuntamente comunicato all’Autorità per l’inserimento del dato
nel casellario informatico, il che potrà consentire all’impresa utile
comunicazione all’Autorità relative a iniziative giurisdizionali
intraprese.
Sulla
base delle predette considerazioni l’Autorità dispone che:
a)
i responsabili unici del procedimento, qualora in sede di gara
d’appalto o di concessione di lavori pubblici o di trattativa privata
dispongono l’esclusione di concorrenti per il mancato possesso dei
requisiti di ordine generale oppure di ordine speciale o comunque
prescritti per la partecipazione alla gara, devono, entro 10 giorni
dalla data del provvedimento di esclusione, segnalare il fatto
all'Autorità;
b)
la segnalazione deve avvenire per ogni impresa esclusa sulla base del
modello di comunicazione di cui all’allegato A) alla presente
determinazione;
c)
la mancata segnalazione dell'esclusione di una impresa da una gara
oppure il ritardo della segnalazione è sanzionabile ai sensi
dell'articolo 4, comma 7, della legge 11 febbraio 1994, n. 109 e
successive modificazioni;
d)
i provvedimenti di esclusione devono recare una apposita precisazione in
ordine al fatto che detto provvedimento è congiuntamente inviato
all’Autorità per l’inserimento del dato nel casellario
informatico e l’impresa – ove siano intervenuti fatti che
modifichino la situazione che ha prodotto la suddetta segnalazione –
con istanza, corredata della necessaria documentazione, può chiedere
all’Autorità la cancellazione o l’integrazione dell’annotazione.
L’Autorità decide tempestivamente sull’istanza.
Allegato
A)
ALL'AUTORITA'
PER
LA VIGILANZA SUI LAVORI PUBBLICI –
Ufficio
verifica requisiti imprese (Ufficio VERI)
Via
di Ripetta, 246
00186
Roma
N.
FAX 06.3672.3430/3431
COMUNICAZIONE
AI FINI DELL’INSERIMENTO NEL CASELLARIO
INFORMATICO EX ART. 27 DEL D.P.R. 25 GENNAIO 2000, N. 34 DI DATI PER
L’INDIVIDUAZIONE DELLE IMPRESE NEI CUI CONFRONTI SUSSISTONO CAUSE DI
ESCLUSIONE EX ART. 75 DEL D.P.R. 21 DICEMBRE 1999, N. 554 NONCHÉ PER
L’ANNOTAZIONE DI TUTTE LE ALTRE NOTIZIE RITENUTE UTILI.
1.
Stazione appaltante
1.1.
Codice fiscale:
---------------------
1.2.
Denominazione:
___-___________________________________________
1.3.
Indirizzo: ____________________________________________________
2.
Responsabile del
procedimento, presidente di gara o dirigente che sottoscrive la
comunicazione
2.1.
Nome e
cognome: _____________________________________________
2.2.
Ufficio /
Settore a cui è preposto: ________________________________
2.3.
Carica
rivestita: ______________________________________________
2.4.
N.
telefonico: _________________
2.5.
N. fax:
______________________
2.6.
E-mail:
______________________
3.
Individuazione
dell’intervento
3.1.
Codice univoco:
---------------------
3.2.
Procedura di scelta concorrente:
£
3.2.1.
Pubblico incanto
£
3.2.2.
Licitazione privata
£
3.2.3.
Licitazione privata
semplificata £
3.2.4.
Appalto concorso
£
3.2.5.
Trattativa privata
£
3.3.
Oggetto dell’appalto:
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
3.3.1.
data di pubblicazione
del bando: __ / __ / ____
3.3.2.
termine ultimo per la
presentazione delle offerte: __
/ __ / ____
3.3.3.
importo appalto sotto
150.000 € £
3.3.4.
compreso tra 150.000 €
e 6.242.028 D.S.P.
(equivalenti a 5.000.000 €)
£
3.3.5.
sopra
6.242.028 D.S.P. (
equivalenti a 5.000.000 €)
£
3.3.6.
importo complessivo al
lordo: €. __________________Lit.
_______________
4.
Ditta segnalata
4.1.
Codice fiscale:
---------------------
4.2.
Ragione
sociale: _______________________________________________
4.3.
Sede legale: ___________________________________________________
4.4.
N.
telefonico: ________________
4.5.
N. fax: _____________________
4.6.
E-mail:
____________________
4.7.
impresa qualificata:
£
4.8.
Nome e
cognome del legale rappresentante: ________________________
4.9.
Posizione della ditta segnalata
4.9.1.
sorteggiata
£
4.9.2.
individuata non tramite
sorteggio £
4.9.3.
prima o seconda
classificata £
4.9.4.
segnalata nel corso dei
lavori £
4.9.5.
segnalata dopo la
conclusione dei lavori £
5.
Motivo/i della
segnalazione che ha/hanno comportato l’esclusione dalla gara,
diverso/i da quello/i di cui al procedimento ex art. 10, comma 1-quater
della legge 11 febbraio 1994 e s. m. e art. 27, lett. s), del d.P.R. 25
gennaio 2000, n. 34, che rimangono disciplinati dalle norme e dalle
prassi vigenti;
5.1.
Procedure concorsuali o cessazione di attività (art.
75, comma 1, lettera a), del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; art. 27,
comma 2, lettere n), o) e r) del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34):
5.1.1.
stato di fallimento
£
5.1.2.
liquidazione coatta
£
5.1.3.
amministrazione
controllata £
5.1.4.
concordato preventivo
£
5.1.5.
procedure concorsuali
pendenti £
5.1.6.
cessazione di attività
£
5.2.
Procedimento pendente per l’applicazione di una delle misure di
prevenzione di cui all’articolo 3 della legge n. 1423/56 (art.
75, comma 1, lettera b), del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; art. 27,
comma 2, lettere r) e t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34):
5.2.1.
nome
e cognome del soggetto sottoposto al procedimento: ___________
____________________________________________; carica rivestita
nell’ambito dell’impresa/società:
_________________________________________________
5.2.2.
nome
e cognome del soggetto sottoposto al procedimento: ____________________
____________________________________________; carica rivestita
nell’ambito dell’impresa/società:
_________________________________________________
5.2.3.
nome
e cognome del soggetto sottoposto al procedimento: ____________________
____________________________________________; carica rivestita
nell’ambito dell’impresa/società:
_________________________________________________
5.3.
Sentenze di condanna passate in giudicato oppure di applicazione
della pena su richiesta ovvero decreti penali (art.
75, comma 1, lettera c), del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; art. 27,
comma 2, lettera q), r) e t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34):
5.3.1.
nome e cognome del
soggetto nei cui confronti è stata pronunciata sentenza o
decreto:_______________________________________________________; carica
rivestita nell’ambito dell’impresa/società:
________________________________ __________; tipo/i di reato:
____________________________________________
5.3.2.
nome e cognome del
soggetto nei cui confronti è stata pronunciata sentenza o
decreto:_______________________________________________________; carica
rivestita nell’ambito dell’impresa/società:
________________________________ __________; tipo/i di reato:
____________________________________________
5.3.3.
nome e cognome del
soggetto nei cui confronti è stata pronunciata sentenza o
decreto:_______________________________________________________; carica
rivestita nell’ambito dell’impresa/società:
________________________________ __________; tipo/i di reato:
____________________________________________
5.3.4.
nome e cognome del
soggetto cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di
pubblicazione del bando nei cui confronti è stata pronunciata sentenza
o decreto: ______________________________________________________;
carica rivestita nell’ambito dell’impresa/società:
_________________________________; tipo/i di reato:
_____________________________________________________________
5.3.5.
nome e cognome del
soggetto cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di
pubblicazione del bando nei cui confronti è stata pronunciata sentenza
o decreto: ______________________________________________________;
carica rivestita nell’ambito dell’impresa/società:
_________________________________; tipo/i di reato:
_____________________________________________________________
5.3.6.
nome e cognome del
soggetto cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di
pubblicazione del bando nei cui confronti è stata pronunciata sentenza
o decreto: ______________________________________________________;
carica rivestita nell’ambito dell’impresa/società:
_________________________________; tipo/i di reato:
_____________________________________________________________
5.4.
Violazione del divieto di intestazione fiduciaria (art.
75, comma 1, lettera d), del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; art. 27,
comma 2, lettere r) e t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34):
5.4.1.
osservazioni della
Stazione appaltante: ___________________________________
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
5.5.
Violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in
materia di contribuzione sociale e
di regolarità contributiva (art.
75, comma 1, lettera e) del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; art. 27,
comma 2, lettere p), r) e t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34; art. 2,
comma 1, decreto legge 25 settembre 2002, n. 210 convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 novembre 2002, n. 266; articolo 75 del
d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445):
5.5.1.
irregolarità
contributiva INPS £
sede di: _________________________
5.5.1.1.
importo non corrisposto: € ______________________per gli anni:
____, ____, ____, ____, ____;
5.5.1.2.
attestata alla data del: __
/__ / ____;
5.5.1.3.
eventuale contenzioso in atto £
innanzi a ________________________
5.5.2.
irregolarità
contributiva presso altra sede INPS £
sede di: ___________
5.5.2.1.
importo non corrisposto: € ______________________per gli anni:
____, ____, ____, ____, ____;
5.5.2.2.
attestata alla data del: __
/__ / ____;
5.5.2.3.
eventuale contenzioso in atto £
innanzi a ________________________
5.5.3.
irregolarità
contributiva INAIL £
sede di: _________________________
5.5.3.1.
importo non corrisposto: € ______________________per gli anni:
____, ____, ____, ____, ____;
5.5.3.2.
attestata alla data del: __
/__ / ____;
5.5.3.3.
eventuale contenzioso in atto £
innanzi a ________________________
5.5.4.
irregolarità
contributiva presso altra sede INAIL £
sede di: ___________
5.5.4.1.
importo non corrisposto: € ____________________per gli anni:
____, ____, ____, ____, ____;
5.5.4.2.
attestata alla data del: __
/__ / ____;
5.5.4.3.
eventuale contenzioso in atto £
innanzi a ________________________
5.5.5.
irregolarità
contributiva cassa edile £
sede di: __________________
5.5.5.1.
importo non corrisposto: € ______________________per gli anni:
____, ____, ____, ____, ____;
5.5.5.2.
attestata alla data del: __
/__ / ____;
5.5.5.3.
eventuale contenzioso in atto £
innanzi a _____________________________
5.5.6.
irregolarità
contributiva altra cassa edile £
sede di: __________________
5.5.6.1.
importo non corrisposto: € ______________________per gli anni:
____, ____, ____, ____, ____;
5.5.6.2.
attestata alla data del: __
/__ / ____;
5.5.6.3.
eventuale contenzioso in atto £
innanzi a _____________________________
5.5.7.
soggetto che si è
avvalso del piano individuale
di emersione non
ancora concluso
£
5.6.
Grave negligenza o malafede nell’esecuzione dei lavori (art.
75, comma 1, lettera f), del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; art. 27,
comma 2, lettere p) e t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34):
5.6.1.
risoluzione
del contratto £
5.6.2.
esecuzione
gravemente errata £
5.6.3.
dichiarazione
di non collaudabilità dei lavori £
5.6.4.
altro_______________________________
£
5.7.
Irregolarità, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi
relativi al pagamento delle imposte e tasse (art.
75, comma 1, lettera g), del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; art. 27,
comma 2, lettere r) e t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34):
5.7.1.
irregolarità accertata
dall’Agenzia delle Entrate - sede di: ____________________
5.7.1.1.
importo non corrisposto: € ______________________per gli anni:
____, ____, ____, ____, ____;
5.7.1.2.
attestata alla data del: __ /__ / ____;
5.7.1.3.
eventuale contenzioso concluso £
innanzi a ______________________
5.8.
Irregolarità nei riguardi di condizioni rilevanti per la
partecipazione alla gara (previste
dalle norme oppure dal bando di gara) (art.
27, comma 2, lettera t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34):
5.8.1.
partecipazione plurima
£
5.8.2.
collegamento sostanziale
£
con:
__________________________________
(codice fiscale ___________________);
__________________________________
(codice fiscale ___________________);
__________________________________
(codice fiscale ___________________);
5.8.3.
controllo ex art. 2359
c.c. £
con:
__________________________________
(codice fiscale ___________________);
__________________________________
(codice fiscale ___________________);
__________________________________
(codice fiscale ___________________);
5.8.4.
formazione di atti falsi
£
atto
oggetto di contraffazione: ________________________________________.
5.8.5.
altra
condizione:___________________________________
£
5.9.
Sussistenza di una delle cause di decadenza, di divieto o di
sospensione di cui all'articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575, e
dei tentativi di infiltrazione mafiosa di cui all'articolo 4 del decreto
legislativo 8 agosto 1994, n. 490 (art.
27, comma 2, lettera t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34).
5.9.1.
cause
di decadenza, di divieto o di sospensione £;
5.9.2.
tentativi di
infiltrazione mafiosa £.
5.10.
Irregolarità rispetto agli obblighi previsti dalle norme che
disciplinano il diritto al lavoro dei disabili (art.
27, comma 2, lettere p) e t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34; art.
17 della legge 12 marzo 1999, n. 68):
5.10.1.
impresa con organico da
15 fino a 35 dipendenti che ha effettuato nuove assunzioni dopo il 18
gennaio 2000 £
5.10.2.
impresa con organico
oltre 35 dipendenti £
5.11.
Incapacita' del legale rappresentante dell’impresa di
contrattare con la pubblica amministrazione a causa dell’emissione,
senza autorizzazione o senza provvista, di assegni bancari e postali
come risultante dall’”Archivio degli assegni bancari e postali e
delle carte di pagamento irregolari” di cui all’art. 10 bis
della legge 15 dicembre 1990, n. 386 e s.m. (art.
27, comma 2, lettera t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34; art.
1 e art. 2 della legge 15 dicembre 1990, n. 386, modificata dal d.l.vo
30 dicembre 1999, n. 507):
5.11.1.
Mancanza di
autorizzazione £
5.11.2.
Difetto di provvista:
£
5.11.3.
Irregolarità
dell’assegno £
5.12.
Mancata veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli
articoli 19-bis, 46, 47 e 77-bis del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, e
successive modificazioni, rilasciate dall’impresa per la
partecipazione alla gara (art.
75, comma 1, lettera h), del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; art. 27,
comma 2, lettera t), del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34):
5.12.1.
E’
stata accertata,
in concorso con
i motivi
di esclusione
sopra indicati,
anche il mancato riscontro oggettivo in atti della P.A. delle
autodichiarazioni rilasciate per la partecipazione alla gara
£
6.
Provvedimenti adottati
dalla stazione appaltante in caso di esclusione dalla gara
6.1.
Provvedimento di esclusione
6.1.1.
tipo di provvedimento o
atto: (determinazione
dirigenziale, verbale di esclusione, verbale di revoca
dell’aggiudicazione, ecc.) _____________________________
_______________, sottoscritto da: ___________________________________;
data del provvedimento o atto di esclusione: ___ / ___ / ____;
6.2.
Escussione della cauzione
6.2.1.
cauzione richiesta
£
6.2.2.
cauzione incamerata
£
6.3.
Denuncia alla A.G. per dichiarazione
mendace o per formazione di atti falsi
£
7.
Giustificazioni
eventualmente addotte da parte dell'impresa alla stazione appaltante
________________________________________________
________________________________________________
8.
Osservazioni della
stazione appaltante
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
9.
Documenti allegati alla
presente comunicazione
9.1.
Dichiarazione
presentata all'atto dell'offerta dall'impresa segnalata relativamente
al
possesso dei requisiti generali e al
rispetto delle condizioni prescritte
dal ban-
do
di gara.
£
9.2.
Provvedimento
o verbale di esclusione
£
9.3.
Casellario
giudiziale
£
9.4.
Certificato
carichi pendenti
£
9.5.
Sentenze
di condanna passate in giudicato, patteggiate, decreti penali
£
9.6.
Attestati
INPS, INAIL, CASSE EDILI
£
9.7.
_______________________________________________________________
£
9.8.
_______________________________________________________________
£
___________,
__ / __ / ____
Firma
del Responsabile del procedimento, del Presidente
di
gara o del Dirigente che sottoscrive la
presente
comunicazione.
_______________________________________
Allegato
B
Elenco
degli adempimenti preliminari dei procedimenti di gara che possono far
emergere possibili irregolarità meramente formali che non comportano
segnalazione all’Autorità :
a)
(nel caso di licitazione privata) verifica della correttezza formale
delle domande di partecipazione e della documentazione e, in caso
negativo, esclusione del concorrente dalla gara (o meglio l’esclusione
dall’elenco dei concorrenti a cui richiedere la offerta);
b)
(nel caso di pubblico incanto) verifica della correttezza formale delle
offerte e della documentazione e, in caso negativo, esclusione del
concorrente dalla gara (o meglio la non ammissione del concorrente alla
gara);
c)
(nel caso di licitazione privata e nel caso di pubblico incanto)
verifica che i soggetti che hanno presentato offerte concorrenti non
siano fra di loro in situazione di controllo (di norma al fine di
permettere tale verifica occorre che sia previsto che la domanda di
partecipazione indichi le eventuali situazioni di controllo esistenti)
e, in caso contrario, esclusione dalla gara (o meglio la non ammissione
dei concorrenti alla gara);
d)
(nel caso di licitazione privata e nel caso di pubblico incanto)
verifica che i consorziati – per conto dei quali i consorzi, di cui
all’articolo 10, comma 1, lettere b) e c), della legge 11 febbraio
1994, n. 109 e s. m., hanno indicato che concorrono – non abbiano
presentato offerta in qualsiasi altra forma e, in caso contrario,
esclusione del consorziato dalla gara (o meglio la non ammissione del
consorziato alla gara);
e)
(nel caso di licitazione privata e nel caso di pubblico incanto)
verifica che concorrenti che partecipano in associazioni temporanee o in
consorzi, di cui all’articolo 10, comma 1, lettere d) ed e) della
legge 109/94 e s. m., non abbiano presentato offerta anche in forma
individuale e, in caso contrario, esclusione del concorrente che ha
presentato l’offerta in forma individuale (o meglio la non ammissione
del concorrente alla gara);
f)
(nel caso di licitazione privata e nel caso di pubblico incanto e
qualora il concorrente sia stabilito in altri stati aderenti
all’Unione europea ma non sia in possesso di attestazione di
qualificazione) verifica della documentazione comprovante il possesso
dei requisiti d’ordine generale e dei requisiti d’ordine speciale e,
in caso del mancato possesso, l’esclusione del concorrente dalla gara.
Allegato
C
Elenco
esemplificativo dei possibili casi di cancellazione o di integrazione
delle annotazioni
a) siano cessate le incapacità personali
derivanti da sentenza dichiarativa di fallimento o di liquidazione
coatta con la riabilitazione civile, pronunciata dall’organo
giudiziario competente in base alle condizioni e con il procedimento
previsto dal capo IX (artt. 143-145) del R.D. 16 marzo 1942, n. 267
(legge fallimentare);
b) sia venuta meno l’incapacità a
contrarre – prevista nei casi di amministrazione controllata (art. 187
e s.s. legge fallimentare) e di concordato preventivo (art. 160 e s.s.
legge fallimentare – per revoca (art. 192 legge fallimentare) o per
cessazione dell’amministrazione controllata (art. 193 legge
fallimentare), ovvero per chiusura del concordato preventivo –
attraverso il provvedimento del giudice delegato che accerta
l’avvenuta esecuzione del concordato (artt. 185 e 136 legge
fallimentare) ovvero di risoluzione o annullamento dello stesso (art.
186 legge fallimentare);
c) si sia concluso, nell’ipotesi
dell’amministrazione straordinaria di cui al d.lgs. 8 luglio 1999, n.
270, il relativo procedimento;
d) non sia stata applicata dall’organo
giudiziario competente una delle misure di prevenzione di cui all’art.
3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423 e s.m. nei confronti dei
soggetti richiamati dall’art. 75, comma 1, lettera b), del d.P.R. 21
dicembre 1999, n. 554, che conseguono all’annotazione – negli
appositi registri presso le segreterie delle procure della Repubblica e
presso le cancellerie dei tribunali – della richiesta del relativo
procedimento, la quale era stata inserita come informazione nel
casellario informatico;
e) sia venuta meno – nei confronti dei
soggetti richiamati dall’art. 75, comma 1, lettera c), del d.P.R. 21
dicembre 1999, n. 554 condannati con sentenza definitiva per uno dei
reati di cui all’art. 51 comma 3 bis del codice di procedura penale
(associazione a delinquere di tipo mafioso, sequestro di persona a scopo
di estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze
stupefacenti) – l’incapacità a contrarre con la pubblica
amministrazione a causa della concessione del provvedimento di
riabilitazione;
f) sia stato applicato – nei confronti
dei soggetti richiamati dall’art. 75, comma 1, lettera c), del d.P.R.
21 dicembre 1999, n. 554 condannati con sentenza definitiva, oppure di
applicazione della pena su richiesta per reati che incidono
sull’affidabilità morale e professionale del concorrente –
l’articolo 178 del codice penale riguardante la riabilitazione (per
effetto del provvedimento concessorio da parte del giudice), oppure
l’articolo 445, comma 2, del codice di procedura penale riguardante
l’estinzione del reato (per decorso del tempo e a seguito
dell’intervento ricognitivo del giudice dell’esecuzione);
g) l’impresa sia stata ammessa –
successivamente all’esclusione da una gara da parte di una stazione
appaltante che ha ritenuto integrata l’ipotesi preclusiva lettera c)
dell’art. 75, del d.P.R. 554/1999 con conseguente iscrizione del dato
nel casellario informatico – ad altra gara d’appalto per effetto di
opposta valutazione della stessa sentenza di condanna o sentenza con
applicazione della pena su richiesta;
h) sia cessata dalla carica sociale
dell’impresa, per dimissioni o per allontanamento, la persona fisica
nei cui confronti sia stata emessa sentenza rilevante per il divieto di
partecipazione alle gare e sia dimostrato che l’impresa ha adottato
atti o misure di completa dissociazione dalla condotta penalmente
sanzionata;
i) la cessazione dalla carica sociale
dell’impresa di cui al precedente punto sia avvenuta da più di un
triennio;
j) sia stato annullato lo strumento
negoziale che consente al soggetto fiduciario di esercitare i diritti o
le facoltà, necessari per la gestione dei beni del fiduciante;
k) sia stata regolarizzata la posizione
contributiva nei confronti di INPS, INAIL e Cassa edile, ovvero sia
stata accolta domanda di rateizzazione delle somme da corrispondere;
l) sia concluso il periodo di emersione
del lavoro sommerso previsto dal relativo piano di cui all’art. 1,
comma 2, del decreto legge 25 settembre 2002, n. 210 convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 novembre 2002, n. 266;
m) non siano ancora decorsi i termini
previsti per ricorrere al giudice ordinario o all’arbitrato, ovvero
siano in corso i relativi procedimenti, a seguito della dichiarazione di
non collaudabilità dei lavori, ovvero di errata esecuzione del
contratto che abbia comportato la risoluzione dello stesso per
inadempimento dell’appaltatore ai sensi dell’art. 119 del D.P.R. 21
dicembre 1999, n. 554;
n) non abbiano più rilevanza le
irregolarità, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi
relativi al pagamento delle imposte e tasse a seguito
dell’applicazione dell’articolo 178 del codice penale riguardante la
riabilitazione del soggetto penalmente responsabile, oppure
dell’articolo 445, comma 2, del codice di procedura penale concernente
l’estinzione dei reati, oppure della completa esecuzione di una
sentenza della Commissione tributaria di secondo grado;
o) le irregolarità rispetto agli obblighi
previsti dalle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili
siano state sanate;
p) sia decorso il periodo di tempo in cui
è stata disposta, con provvedimento del prefetto, l’incapacità del
legale rappresentante dell’impresa di contrattare con la pubblica
amministrazione, a causa dell’emissione, da parte dello stesso, di
assegni bancari e postali senza autorizzazione o senza provvista.
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