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   Normativa Appalti di Forniture  

DECRETO 13 gennaio 2000
Disciplina delle dotazioni di arredi d'ufficio della pubblica amministrazione.

IL PROVVEDITORE GENERALE DELLO STATO
Visto il regio decreto-legge 18 gennaio 1923, n. 94;
Viste le norme per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilita' generale dello Stato di cui al regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440 ed il regolamento approvato con regio decreto 23 maggio
1924, n. 827;
Visto il regio decreto 20 giugno 1929, n. 1058;
Visto il decreto ministeriale 20 giugno 1987 che approva le nuove istruzioni generali sui servizi del Provveditorato generale dello Stato;
Visto il decreto ministeriale 15 ottobre 1991 concernente la disciplina delle dotazioni degli uffici della pubblica
amministrazione;
Visto il decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358, concernente le disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture, in
attuazione delle direttive comunitarie n. 77/62/CEE, n. 80/767/CEE e n. 88/295/CEE;
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 402, che ha apportato modificazioni ed integrazioni al decreto legislativo n.
358/1992 in materia di appalti pubblici di forniture, in attuazione delle direttive comunitarie n. 93/36/CEE e n. 97/52/CE;
Visto il comma 9 dell'art. 44 della legge 23 dicembre 1994, n. 724;
Visto il decreto ministeriale 22 settembre 1997 concernente la pubblicazione ad opera del Provveditorato generale dello Stato degli schemi di capitolati relativi ad arredi per uffici;
Visto l'art. 3 del decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430, che, nell'ambito dell'unificazione dei Ministeri del tesoro e del
bilancio e della programmazione economica, detta il riordino delle competenze del Provveditorato generale dello Stato;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 aprile 1998, n. 154, concernente il regolamento sull'articolazione organizzativa del dipartimento del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, e in particolare l'art. 4, comma 1, lettera e), che stabilisce le nuove competenze del Provveditorato generale dello Stato, specificando, tra l'altro che spetta al Provveditorato generale medesimo il compito di predisporre capitolati di acquisto;
Vista la direttiva del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 18 giugno 1998, concernente nuove norme disciplinanti l'attivita' del Provveditorato generale dello Stato;
Visto l'art. 26 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, concernente l'acquisto di beni e servizi da parte degli uffici della pubblica
amministrazione;
Ritenuto necessario procedere ad un adeguamento delle dotazioni di arredi, in considerazione di esigenze funzionali degli uffici, delle tecniche costruttive e dell'opportunita' di prevedere soluzioni tecniche che consentano una piu' efficiente gestione economica delle risorse, conformemente agli obiettivi posti dalla citata normativa concernente le nuove attribuzioni del Provveditorato generale dello Stato;
Ritenuto pertanto necessario riformulare il predetto decreto ministeriale 15 ottobre 1991 nella parte relativa al titolo I
"Dotazione di arredi";

Decreta:

Art. 2.
Tipologie di arredi

Le dotazioni di arredi possono essere composte per ciascuna tipologia dagli elementi specificati nelle tabelle allegate al presente decreto dal n. 1 al n. 8.
Le tipologie di arredi sono le seguenti:
1) studi;
2) aree di lavoro;
3) aree di sosta e spogliatoi;
4) sale riunioni;
5) biblioteche;
6) sale di attesa;
7) archivi;
8) elementi per la sicurezza dei documenti e dei valori.
Le amministrazioni acquirenti definiscono la composizione degli arredi, attraverso la scelta degli elementi ritenuti necessari
nell'ambito di ciascuna tipologia, in base alle loro specifiche esigenze funzionali di spazio e, ove occorra, sulla base di
specifiche proposte di ordine tecnico formulate dal Provveditorato generale dello Stato, nei limiti delle competenze ad esso attribuite dalla normativa vigente.

Art. 3.
Arredi per uffici di rappresentanza

Le dotazioni di arredi per uffici di personalita' di Governo o comunque per uffici di rappresentanza sono stabilite, per tipo,
qualita' e composizione, sulla scorta delle particolari caratteristiche degli ambienti cui sono destinati e, ove occorra,
sulla base di specifiche proposte di ordine tecnico formulate dal Provveditorato generale dello Stato, sulla base delle competenze ad esso attribuite dalla normativa vigente.

Art. 4.
Dotazioni accessorie

In relazione alla destinazione e a documentate esigenze di funzionalita', logistiche ed estetiche, nell'ambito di ciascuna
tipologia le amministrazioni potranno dotarsi di complementi d'arredo quali tappeti, tende, stampe, riproduzioni, dipinti, condizionatori, frigobar, lampade, cestini, posacenere, ceneriere a stelo, leggii, completi da scrittoio, soprammobili, ecc.
I locali destinati al funzionamento degli uffici possono essere dotati, in caso di particolari esigenze di ordine funzionale, di
sicurezza ed estetico, di controsoffitti composti da pannelli modulari o da doghe smontabili, pavimenti modulari flottanti, sistemi
di illuminazione modulare, ecc.
L'acquisizione di dotazioni accessorie deve essere effettuata solo dopo un attento esame che tenga conto delle caratteristiche degli ambienti e degli arredi nonche'della congruenza economica delle scelte adottate, debitamente motivate, avvalendosi anche del supporto tecnico e organizzativo del Provveditorato generale dello Stato, sulla base delle competenze ad esso attribuite dalla normativa vigente.

Art. 5.
Dotazioni di apparecchiature

In relazione alle diverse esigenze di funzionamento, gli uffici sono dotati di apparecchiature quali macchine da calcolo,
fotoriproduttori, personal computer, telefax, ecc., che consentano di espletare in maniera funzionale ed economica le attivita' previste.
La configurazione delle apparecchiature, le loro potenzialita' e caratteristiche prestazionali devono essere definite sulla base di un attento esame in termini di costi e benefici, tenendo conto delle esigenze operative dell'ufficio, del ciclo di vita del prodotto e
degli oneri accessori (manutenzione, pezzi di ricambio, ecc.) connessi.
In relazione a particolari e specifiche esigenze di informazione o comunicazione gli uffici possono essere dotati di radio, televisori, telex, telescriventi, collegamenti ad agenzie di stampa, collegamenti in internet, posta elettronica, collegamenti satellitari, video-conferenze, ecc.

Art. 6.
Consulenza e verifiche tecniche

In relazione all'acquisizione e al collaudo degli arredi e delle apparecchiature di cui al presente decreto, il Provveditorato
generale dello Stato, allorche' non agisca in base alle specifiche competenze attribuitegli per effetto dell'art. 26 della legge
23 dicembre 1999, n. 488, svolge la sua azione di consulenza e supporto di qualita' a richiesta delle amministrazioni acquirenti,
attraverso sopralluoghi, progettazioni, definizione di capitolati specifici, analisi chimico-merceologica dei prodotti, prove di
funzionalita', esame della congruita' economica e quant'altro possa essere necessario all'ottimale definizione delle dotazioni e del loro utilizzo, in conformita' a quanto disposto nella direttiva del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 18 giugno 1998.

Art. 7.
Capitolati tecnici

I beni di cui agli articoli precedenti acquistati dalla pubblica amministrazione devono essere conformi ai capitolati predisposti dal
Provveditorato generale dello Stato, i quali costituiscono criteri di riferimento ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430 (1).
(1) I capitolati tecnici del Provveditorato generale dello Stato sono pubblicati, oltre che nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sul sito internet http://www.tesoro.it/pgs.

Art. 8.
V a l i d i t a'

Il presente decreto annulla e sostituisce il "Titolo I - Dotazione di arredi" del precedente decreto ministeriale 15 ottobre 1991
concernente la disciplina delle dotazioni degli uffici della pubblica amministrazione.
L'unito allegato fa parte integrante del presente decreto.

Roma, 13 gennaio 2000
Il Provveditore generale dello Stato: Borgia
Allegato al decreto ministeriale "13 gennaio 2000, n. 1258

Tabella 1
TIPOLOGIE DI ARREDI STUDI

Gli  studi  si  dividono in direzionali e operativi a seconda che siano  realizzati  con  il ricorso a materiali e finiture di pregio o     meno.

Le  composizioni  del  mobilio,   da  scegliere  in  relazione  ai destinatari  degli   studi,  sara'  effettuata  in  base alle seguenti descrizioni:

1. Postazione di lavoro:
comprende  cio' che necessita allo svolgimento delle funzioni del singolo dipendente ovvero:
piano di lavoro;
supporto per attrezzature informatiche e telefoniche;
cassetti per minuta cancelleria ed oggetti di uso quotidiano;
poltrona da scrittoio;
seduta per ospiti.
Le  funzioni  proprie  del  mobilio  di  cui sopra possono essere svolte  da  piu'  elementi  separati  e  coordinati oppure modulari e diversamente componibili tra loro.

2. Mobilio di servizio - contenitori:
include  quei  contenitori  atti  ad  ospitare  libri,   pratiche, opuscoli, guardaroba personali o di ospite. E' composto da:
librerie;
armadi;
cassettiere;
scaffalature.
Le  funzioni  proprie  del  mobilio  di  cui sopra possono essere svolte  da  piu'  elementi  separati  in  analogia tra loro ovvero da mobili componibili in relazione alle necessita'.

3. Mobilio per il ricevimento e la riunione:
include le seguenti tipologie:
tavoli da riunione;
sedute per riunione;
divano imbottito;
poltrone in analogia;
tavolinetto da salotto;
dotazioni accessorie.

 

Tabella 2
TIPOLOGIE DI ARREDI AREE DI LAVORO

Per  aree  di  lavoro  si   intendono arredi dove la postazione di lavoro   non  e'   necessariamente  singola  ovvero  si  contempla  la possibilita'   che  piu'  postazioni  vengano  aggregate   in  base a caratteristiche  modulari  dei  loro   componenti. Tali arredi possono essere  realizzati  in legno ovvero combinazioni di legno e metallo o ancora  mediante  il  ricorso a materiali diversi e innovativi e sono cosi' composti:
postazioni di lavoro singole o aggregate;
postazioni informatiche;
pareti interne mobili semplici, attrezzate, a contenitore;
pannelli divisori mobili semplici, attrezzati, a contenitore;
poltrone da scrittoio;
poltroncine da postazione informatiche;
sedute per ospiti;
dotazioni accessorie.

Tabella 3
TIPOLOGIE DI ARREDI AREE DI SOSTA E SPOGLIATOI

Le aree di sosta e spogliatoi possono essere cosi' composte:
tavolo con cassetto/i;
bancone per accettazione;
sedute su barra;
bacheche;
scaffaletto;
poltroncina con rivestimento in similpelle o tessuto;
sedie;
armadio spogliatoio;
dotazioni accessorie (vedi art. 4).

Tabella 4
TIPOLOGIE DI ARREDI SALE RIUNIONI

Le sale riunioni possono essere cosi' composte:
tavolo modulabile in base alle dimensioni e caratteristiche dei locali dove deve essere ubicato;
libreria;
poltrone,  poltroncine  o  sedie  con  rivestimento  in   pelle, similpelle o tessuto;
impianto di diffusione  e/o  registrazione  e/o  traduzione simultanea;
dotazioni accessorie (vedi art. 4).

 

Tabella 5
TIPOLOGIE DI ARREDI BIBLIOTECHE

Le biblioteche possono essere cosi' composte:
libreria;
poltroncine  o  sedie  con  rivestimento in pelle, similpelle o tessuto;
tavoli per consultazione;
scale;
soppalchi;
dotazioni accessorie (vedi art. 4).

 

Tabella 6
TIPOLOGIE DI ARREDI SALE DI ATTESA

Le sale di attesa possono essere cosi' composte:
libreria;
divano  imbottito  a  due  o  tre  posti,  rivestito   in pelle, similpelle o tessuto secondo lo stile dei mobili;
poltrone in analogia al divano;
tavolinetto da salotto;
sedie;
sedute su barra;
bacheche;
dotazioni accessorie (vedi art. 4).

 

Tabella 7
TIPOLOGIE DI ARREDI ARCHIVI

Gli archivi possono essere cosi' composti:
aree di lavoro attrezzate (vedi tabella 2);
classificatori;
armadi metallici;
scaffali metallici;
schedari;
archivi a piani rotanti;
scaffalature mobili compattabili;
carrelli portapratiche.

Tabella 8
TIPOLOGIE DI ARREDI ELEMENTI PER LA SICUREZZA DEI DOCUMENTI E DEI VALORI

Gli elementi per la sicurezza dei documenti e dei valori possono essere:
casseforti;
armadi corazzati;
armadi di sicurezza.

 

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