MINISTERO DEL TESORO, DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DECRETO 21 aprile 2000, n.199
Regolamento recante condizioni, modalita' e tempi per la concessione di contributi in
conto interessi a fronte di operazioni di finanziamento di crediti relativi ad
esportazioni di merci, prestazioni di servizi, nonche' di esecuzione di studi,
progettazioni e lavori all'estero, ai sensi dell'articolo 14, comma 3, del decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 143.
- IL MINISTRO DEL TESORO, DEL BILANCIO E DELLA
PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
- di concerto con
- IL MINISTRO DEL COMMERCIO CON L'ESTERO
-
- Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.
143, recante:
- "Disposizioni in materia di commercio con
l'estero, a norma dell'articolo 4, lettera c), e dell'articolo 11, della legge 15 marzo
1997, n. 59", e successive modifiche ed integrazioni apportate dal decreto
legislativo 27 maggio 1999, n. 170;
-
- Visto in particolare l'articolo 14, commi 1 e 2,
del suddetto decreto legislativo n. 143 del 1998, che prevede la concessione di contributi
agli interessi a fronte di operazioni di finanziamento di crediti all'esportazione di
merci, prestazione di servizi nonche' esecuzione di studi, progettazioni e lavori
all'estero;
-
- Visto l'articolo 14, comma 3, del citato decreto
legislativo n. 143 del 1998, ai sensi del quale la tipologia e le caratteristiche delle
operazioni ammissibili al contributo agli interessi sono stabilite con delibera del
Comitato interministeriale della programmazione economica (CIPE) e le condizioni,
modalita' e tempi della concessione dei contributi sono stabiliti con decreto del Ministro
del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, di concerto con il Ministro del
commercio con l'estero;
-
- Visto altresi' l'articolo 19, comma 1, dello
stesso decreto legislativo n. 143 del 1998, il quale, fino all'emanazione del decreto
interministeriale indicato al citato articolo 14, comma 3, rinvia all'applicazione delle
norme attuative vigenti gia' emanate dal Ministro del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica ai sensi dell'articolo 18, comma 4, dell'articolo 19, comma 2 e
dell'articolo 24, della legge 24 maggio 1977, n. 227, e successive modifiche;
-
- Visto l'articolo 25 del decreto legislativo n. 143
del 1998, soprarichiamato con il quale e' stata, fra l'altro, attribuita alla Societa'
italiana per le imprese all'estero S.p.a. (di seguito indicata come Simest), a decorrere
dal 1o gennaio 1999, la gestione del Fondo istituito con l'articolo 3 della legge 28
maggio 1973, n. 295, relativo agli interventi di sostegno finanziario
all'internazionalizzazione del sistema produttivo di cui alle leggi 24 maggio 1977, n.
227, 24 aprile 1990, n. 100, e all'articolo 14, della legge 3 ottobre 1991, n. 317;
-
- Vista la convenzione stipulata il 16 ottobre 1998
fra il Ministero del commercio con l'estero e la Simest per la gestione del predetto Fondo
295/73, che prevede, fra l'altro, la costituzione di un apposito Comitato per la gestione
degli interventi di sostegno finanziario di cui alle leggi soprarichiamate (di seguito
indicato come "Comitato agevolazioni");
-
- Vista la deliberazione n. 161/99 del 6 agosto
1999, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'11 novembre 1999, n. 265, con la quale il
CIPE ha stabilito la tipologia e le caratteristiche delle operazioni ammissibili
all'intervento agevolativo della Simest;
-
- Vista la deliberazione n. 160/99 del 6 agosto
1999, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'8 novembre 1999, n. 262, con la quale il
CIPE, considerata l'opportunita' di adeguare, con carattere di urgenza, il programma
agevolativo alle mutate condizioni di mercato, tenuto conto anche dei recenti accordi
conclusi in sede internazionale in materia di premi minimi da corrispondere a fronte
dell'assicurazione dei rischi politici, ha formulato alcuni elementi di indirizzo per la
rideterminazione delle condizioni, modalita' e tempi della concessione dei contributi da
stabilire con il citato decreto interministeriale di cui all'articolo 14, comma 3, del
decreto legislativo n. 143 del 1998;
-
- Ravvisata l'esigenza, allo scopo di riordinare e
razionalizzare la disciplina dell'agevolazione di operazioni di finanziamento di crediti
all'esportazione, di riunire in un unico testo sia le disposizioni attuative in vigore che
si ritiene di poter confermare, sia quelle innovative da adottare ai sensi del citato
articolo 14, comma 3, del decreto legislativo n. 143 del 1998;
-
- Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, ed in
particolare l'articolo 12, secondo il quale la concessione di sovvenzioni, contributi,
sussidi e ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a
persone ed enti pubblici e privati e' subordinata alla predeterminazione ed alla
pubblicazione dei criteri e delle modalita' di erogazione;
-
- Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante
disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti;
-
- Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23
agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
-
- Visto il parere del Consiglio di Stato, espresso
dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 6 marzo 2000;
- Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio
dei Ministri effettuata, a norma dell'articolo 17, comma 3, della citata legge n. 400 del
1988, con nota in data 23 marzo 2000 n. 201247;
-
- A d o t t a
- il seguente regolamento:
-
- Art. 1.
- Disposizioni generali
- 1. Il presente regolamento stabilisce, ai sensi
dell'articolo 14, comma 3, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 143, le condizioni,
le modalita' e i termini per la concessione di contributi agli interessi a fronte di
operazioni di finanziamento di crediti all'esportazione di cui all'articolo 14, commi 1 e
2, del citato decreto legislativo n. 143 del 1998.
- 2. Le condizioni dell'intervento agevolativo sono
definite nel rispetto delle decisioni e direttive comunitarie e degli accordi
internazionali in materia di crediti all'esportazione che beneficiano di sostegno
pubblico. Il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica comunica
alla Simest, in qualita' di gestore del fondo di cui all'articolo 4, le modifiche
intervenute e le eventuali disposizioni di applicazione.
- 3. La Simest predispone apposita circolare
operativa concernente i requisiti, le modalita', le condizioni e le soglie minime per
l'ammissibilita' all'agevolazione delle operazioni di cui al precedente comma 1, nonche'
per l'erogazione, la cessazione e la revoca dell'intervento agevolativo. La circolare
operativa e' sottoposta all'approvazione del "Comitato agevolazioni", istituito
dalla Convenzione del 16 ottobre 1998 fra il Ministero del commercio con l'estero e la
Simest, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
-
- Art. 2.
- Operazioni ammissibili
- 1. La tipologia e le caratteristiche delle
operazioni ammissibili all'intervento agevolativo sono stabilite con delibera del CIPE
adottata ai sensi dell'articolo 14, comma 3, del decreto legislativo n. 143 del 1998.
- 2. Sono ammissibili all'intervento agevolativo le
operazioni di finanziamento di crediti all'esportazione realizzate sotto forma di credito
fornitore o di credito finanziario.
-
- Art. 3.
- Destinatari del contributo
- 1. I destinatari dei contributi agli interessi
sono:
- a) gli operatori nazionali che ottengano
finanziamenti all'estero anche per il tramite di banche nazionali;
- b) le banche, nazionali o estere, che concedano
finanziamenti agli operatori nazionali o alla controparte estera;
- c) gli acquirenti esteri di beni e servizi
nazionali, nonche' i committenti esteri di studi, progettazioni e lavori da eseguirsi da
imprese nazionali.
-
- Art. 4.
- Forma dell'intervento - Decorrenza
- 1. L'intervento si esplica nella forma del
contributo agli interessi di cui all'articolo 6, a fronte di operazioni di finanziamento
di crediti all'esportazione. Il contributo e' concesso a valere sul Fondo di cui
all'articolo 3 della legge 28 maggio 1973, n. 295, nei limiti delle disponibilita'
finanziarie destinate a tale attivita' e nel rispetto del criterio cronologico di
ricezione delle domande di cui al secondo comma dell'articolo 5.
- 2. L'intervento decorre dal momento
dell'erogazione del finanziamento sempreche' il richiedente abbia trasmesso la necessaria
documentazione e la relativa quota di fornitura sia stata eseguita, fatto salvo quanto
previsto all'articolo 14, per l'intervento nella fase di approntamento della fornitura.
-
- Art. 5.
- Domanda di contributo
- 1. La domanda di intervento agevolativo e'
presentata alla Simest redatta, a pena di inammissibilita', utilizzando gli appositi
moduli approvati dal Comitato agevolazioni o in conformita' ad essi, allegando altresi' la
documentazione ivi indicata.
- 2. La Simest sottopone alle determinazioni del
Comitato agevolazioni le richieste di ammissione all'intervento agevolativo, nel rispetto
dell'ordine cronologico di ricezione, entro il termine di tre mesi dalla data di
completamento della documentazione necessaria.
- 3. Le domande presentate alla Simest, ricorrendo
le circostanze di cui all'articolo 16, comma 6, sono inammissibili all'intervento
agevolativo per il periodo di tempo ivi indicato.
-
- Art. 6.
- Calcolo del contributo agli interessi
- 1. Il contributo agli interessi copre la
differenza tra gli interessi calcolati al tasso di riferimento delle operazioni, come
determinato ai sensi dell'articolo 9, e gli interessi calcolati al tasso di interesse
posto a carico del debitore estero, comunque non inferiore al tasso minimo come definito
all'articolo 11.
- 2. Fermo restando quanto previsto al precedente
comma 1, per le operazioni con tasso di riferimento basato su raccolta dei fondi a tasso
variabile il contributo e' finalizzato alla stabilizzazione del tasso di interesse posto a
carico del debitore estero. Pertanto, nel periodo per il quale e' deliberato l'intervento
agevolativo, ad ogni scadenza la Simest corrisponde la differenza di cui al precedente
comma 1, se positiva, mentre la incassa se negativa.
-
- Art. 7.
- Erogazione del contributo agli interessi
- 1. I contributi relativi alle operazioni di
finanziamento di cui all'articolo 8, comma 1, lettera a), e di smobilizzo a tasso
variabile sono corrisposti nella stessa valuta di denominazione del finanziamento o dello
smobilizzo. I contributi relativi alle operazioni di smobilizzo a tasso fisso sono
corrisposti in lire o in euro.
- 2. Ai fini dell'erogazione del contributo di cui
all'articolo 6, il soggetto richiedente, a seguito del provvedimento di ammissione
all'agevolazione ed in relazione a ciascuna erogazione del finanziamento, invia alla
Simest apposita richiesta, completa della relativa documentazione e/o dichiarazione dalla
quale risulti l'esecuzione dell'operazione commerciale e finanziaria.
- 3. La Simest, accertata la completezza e la
regolarita' della documentazione prodotta con la richiesta di erogazione, eroga il
contributo agli interessi in unica soluzione ovvero in piu' quote in via posticipata in
corrispondenza delle scadenze di pagamento degli interessi, a seconda della tipologia
dell'operazione agevolata.
- 4. Nel caso di contributi corrisposti in un'unica
soluzione, la Simest provvede all'erogazione del contributo entro trenta giorni dalla data
di ricezione della relativa richiesta, completa della relativa documentazione.
- 5. Nel caso di contributi corrisposti in piu'
quote, la richiesta di erogazione, contenente i dati necessari per l'erogazione medesima,
deve essere rinnovata per ciascuna scadenza di pagamento degli interessi; detta richiesta
deve essere presentata in un termine congruo per consentire alla Simest l'erogazione del
contributo alla scadenza prevista. Qualora per effetto di quanto previsto dall'articolo 6,
comma 2, la differenza interessi sia dovuta a Simest, il relativo pagamento deve essere
effettuato entro trenta giorni dalla data di incasso delle singole rate interessi in
proporzione alle somme incassate.
-
- Art. 8.
- Intervento nelle diverse forme di finanziamento
- 1. Il contributo agli interessi di cui
all'articolo 6, e' riconosciuto:
- a) alla banca nazionale o estera per i
finanziamenti concessi agli operatori nazionali o alla controparte estera con tasso di
riferimento basato su raccolta dei fondi a tasso variabile;
- b) alla banca nazionale, per gli smobilizzi di
titoli di credito sul mercato interno, a tasso fisso o variabile;
- c) all'esportatore o alla banca nazionale
intermediaria, per gli smobilizzi di titoli di credito sul mercato estero a tasso fisso;
- d) alla banca nazionale intermediaria, per gli
smobilizzi di titoli di credito sul mercato estero a tasso variabile.
- 2. Quanto previsto ai punti b), c) e d) si applica
anche agli smobilizzi di crediti assistiti da lettere di credito irrevocabili, da lettere
di garanzia irrevocabili e autonome e da lettere di credito "stand-by"
irrevocabili.
-
- Art. 9.
- Determinazione del tasso di riferimento
- 1. Ai fini della determinazione del tasso di
riferimento per il calcolo del contributo di cui all'articolo 6, la Simest, fermo restando
quanto previsto ai successivi commi 3 e 4, determina il tasso congruo di finanziamento o
di smobilizzo rispetto alle condizioni al momento prevalenti sul mercato, utilizzando le
informazioni e gli indicatori piu' opportuni, ivi comprese le condizioni applicate ad
operazioni similari, ed escludendo tutte le spese e le commissioni d'uso, incluse quelle
relative all'eventuale operazione di conferma per gli smobilizzi di cui al comma 2
dell'articolo 8.
- 2. Nel caso di smobilizzo di crediti assistiti da
lettere di credito irrevocabili, da lettere di garanzia irrevocabili e autonome e da
lettere di credito "stand-by" irrevocabili, il tasso congruo dello smobilizzo
non puo' superare quello che, nelle stesse circostanze, sarebbe riconosciuto congruo per
uno smobilizzo di titoli di credito.
- 3. Nelle operazioni con intervento basato sulla
raccolta dei fondi a tasso variabile nonche' per le operazioni di smobilizzo con raccolta
dei fondi a tasso fisso, per le quali non sia previsto il ricorso all'assicurazione del
credito, dovra' essere posta a carico del debitore estero o dell'esportatore, una quota
del costo dell'operazione finanziaria, percentualizzata in termini di margine sul costo
della raccolta, non inferiore al premio minimo stabilito dall'Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico (O.C.S.E.) per la copertura assicurativa dei rischi
politici corrispondenti al Paese del debitore/garante.
- 4. Ferma restando la verifica di congruita'
prevista ai precedenti commi 1 e 2, ai fini della determinazione del tasso di riferimento
di cui all'articolo 6, per le operazioni con intervento basato su raccolta dei fondi a
tasso variabile la quota di margine a carico dell'agevolazione non puo', comunque, essere
superiore al 2 per cento.
- 5. Per gli smobilizzi con raccolta dei fondi a
tasso fisso, relativi a operazioni di credito fornitore con periodo di rimborso pari o
superiore a due anni dal punto di partenza del credito, la quota di margine a carico
dell'agevolazione non puo', comunque, essere superiore al 5 per cento.
- 6. Per gli smobilizzi con raccolta dei fondi a
tasso fisso, relativi a operazioni di credito fornitore con periodo di rimborso compreso
tra diciotto e ventitre mesi dal punto di partenza del credito, anche in un'unica rata, la
quota di margine a carico dell'agevolazione non puo', comunque, essere superiore al 4 per
cento.
-
- Art. 10.
- Tasso di interesse per maggiorazioni
- 1. Per le operazioni con tasso di riferimento
basato su raccolta dei fondi a tasso variabile, le maggiorazioni da corrispondere in caso
di ritardato pagamento dei contributi ovvero della differenza negativa di cui all'articolo
6, comma 2, sono calcolate utilizzando il tasso pari alle quotazioni prevalenti sul
mercato della valuta nella quale dette somme devono essere corrisposte, rilevato da fonti
ufficiali per una durata pari ad un mese, determinato con riferimento al momento in cui le
somme stesse sono dovute e aumentato dell'eventuale margine riconosciuto per l'intervento
agevolativo; per periodi di maggiorazione superiori al mese, si applica il tasso di
pertinenza di ciascun periodo successivo, in regime di capitalizzazione semplice.
- 2. Per le operazioni di smobilizzo a tasso fisso,
le maggiorazioni da corrispondere in caso di ritardato pagamento dei contributi sono
calcolate utilizzando il tasso Euribor a un mese determinato con riferimento al momento in
cui detti contributi sono dovuti; per periodi di maggiorazione superiori al mese, si
applica il tasso di pertinenza di ciascun periodo successivo, in regime di
capitalizzazione semplice.
-
- Art. 11.
- Tasso minimo di interesse
- 1. I tassi minimi di interesse sono determinati
nelle misure previste dalle decisioni e direttive comunitarie e dagli accordi
internazionali.
-
- Art. 12.
- Gare internazionali, co-forniture e sub-forniture
interventi congiunti con altre agenzie
- 1. Per le operazioni relative a contratti
commerciali conseguenti a gare internazionali ad offerta irrevocabile, il contributo di
cui all'articolo 6, puo' essere determinato sulla base del tasso di interesse a carico del
debitore estero riferito al momento dell'offerta irrevocabile, sempreche' non inferiore al
tasso minimo come definito all'articolo 11, fermo restando per le operazioni di credito
acquirente il termine di sei mesi dalla data del contratto commerciale per la stipula
della convenzione finanziaria.
- 2. Per le operazioni relative a contratti
commerciali di co-fornitura e di sub-fornitura, il contributo di cui all'articolo 6, puo'
essere determinato sulla base del tasso di interesse a carico del debitore fissato nel
contratto commerciale di fornitura all'acquirente estero finale - stipulato dai
co-produttori, da uno solo di essi o dall'ente, anche di diritto estero, deputato alla
commercializzazione del prodotto in caso di co-fornitura ovvero dal capocommessa in caso
di sub-fornitura - sempreche' non inferiore al tasso minimo come definito all'articolo 11.
- 3. Per le operazioni relative a contratti
commerciali accessori a un contratto principale che prevede la partecipazione di piu'
fornitori, anche se ancora da nominare al momento del perfezionamento del contratto
medesimo, stipulato con un unico acquirente estero per la realizzazione di un progetto
unitario, il contributo di cui all'articolo 6, puo' essere determinato sulla base del
tasso di interesse a carico del debitore fissato nel contratto commerciale principale,
sempreche' non inferiore al tasso minimo come definito all'articolo 11.
- 4. Oltre a quanto previsto dai precedenti secondo
e terzo comma, per le operazioni di cui ai medesimi commi, il Ministero del tesoro, del
bilancio e della programmazione economica, di concerto con il Ministero del commercio con
l'estero, nel rispetto delle decisioni e delle direttive comunitarie nonche' degli accordi
internazionali, puo' autorizzare la Simest ad allineare, in tutto o in parte, le modalita'
e le condizioni dell'intervento a quelle praticate da agenzie di credito all'esportazione
di altri Paesi negli interventi a sostegno del finanziamento dei contratti di co-fornitura
o del contratto stipulato dal capocommessa o del contratto principale.
- 5. Nel caso di interventi agevolativi effettuati
in base ad accordi di cooperazione, preventivamente approvati dal Ministero del tesoro,
del bilancio e della programmazione economica, stipulati con agenzie di credito
all'esportazione di altri Paesi (operazioni congiunte), potranno essere accordate alla
quota di fornitura italiana modalita' e condizioni di intervento allineate a quelle
adottate dall'agenzia di riferimento, di volta in volta responsabile della conduzione
dell'intervento congiunto, sempreche' in linea con le direttive comunitarie e con gli
accordi internazionali.
-
- Art. 13.
- Operazioni con tassi di interesse difformi dai
tassi minimi
- 1. Per le operazioni di credito all'esportazione
con tasso di interesse a carico del debitore estero difforme dal tasso minimo di cui
all'articolo 11, il contributo di cui all'articolo 6 e' determinato sulla base del tasso
di interesse comunque non inferiore al suddetto tasso minimo, e calcolato con riferimento
all'ammontare della fornitura al netto del differenziale tra detto tasso minimo ed il
tasso di interesse a carico del debitore.
-
- Art. 14.
- Intervento nella fase di approntamento della
fornitura
- 1. L'intervento per le operazioni di credito
all'esportazione puo' essere esteso anche alla fase di approntamento della fornitura, con
decorrenza anteriore alla materiale esportazione, qualora il periodo di approntamento non
sia inferiore a sei mesi. Tale intervento ha luogo a fronte di titoli di credito
rilasciati dal debitore estero anche se depositati presso una banca nazionale od estera
oppure di idonea documentazione che evidenzi l'impegno ad effettuare pagamenti sulla base
della realizzazione della fornitura a termini del contratto di fornitura stesso o della
convenzione di credito.
- 2. Ai fini di quanto previsto al precedente comma
1, la durata del periodo di approntamento viene calcolata dalla data alla quale risultano
sostenuti i primi costi o, se successiva, a partire dalla data di entrata in vigore dei
singoli contratti di fornitura sino alla data contrattualmente prevista per il
completamento della fornitura.
- 3. L'intervento decorre dal momento
dell'erogazione del finanziamento, sempreche' il richiedente abbia trasmesso la necessaria
documentazione e la relativa quota di fornitura sia stata approntata.
- 4. Nell'ipotesi di mancata esecuzione, totale o
parziale, della fornitura, trova applicazione la disciplina dettata al riguardo dal
successivo articolo 16.
-
- Art. 15.
- Concorrenza estera e deroghe
- 1. Qualora gli operatori italiani si trovino in
presenza di concorrenza estera, accertabile con idonea documentazione, che pratichi
condizioni di credito particolarmente agevolate il Ministero del tesoro, del bilancio e
della programmazione economica, d'intesa con il Ministero del commercio con l'estero, nel
rispetto delle decisioni e delle direttive comunitarie nonche' degli accordi
internazionali, puo' autorizzare la Simest ad allineare, in tutto o in parte, le modalita'
e le condizioni dell'intervento a quelle praticate dalla concorrenza estera.
- 2. Sulla base di esigenze di politica economica e
finanziaria o con riferimento a particolari operazioni, il Ministero del tesoro, del
bilancio e della programmazione economica, d'intesa con il Ministero del commercio con
l'estero, nel rispetto delle decisioni e direttive comunitarie nonche' degli accordi
internazionali, puo' autorizzare condizioni e modalita' diverse da quelle previste dal
presente decreto.
-
- Art. 16.
- Cessazione, rinuncia e revoca dell'agevolazione
- 1. L'intervento agevolativo cessa:
- a) nei casi di risoluzione o di rimborso
anticipato del finanziamento;
- b) nei casi di mancata esecuzione della fornitura
o nei casi di mancata esportazione non dipendente da cause di forza maggiore,
limitatamente alla quota non eseguita o non esportata, fermo restando quanto previsto al
comma 4, lettera d);
- c) in caso di mancato utilizzo del finanziamento
nei termini convenuti, ancorche' prorogati, limitatamente alle quote non erogate;
- d) in caso di rinuncia all'intervento da parte del
soggetto richiedente, fatti salvi i casi in cui, qualora rimanga in essere il
finanziamento al mutuatario, l'intervento e' finalizzato alla stabilizzazione del tasso di
interesse per i quali la rinuncia non e' ammessa.
- 2. La cessazione dell'intervento agevolativo sul
finanziamento determina l'interruzione dell'intervento stesso a partire dalla data alla
quale si verifica uno degli eventi di cui al precedente comma 1.
- Qualora l'evento che determina detta cessazione
non riguardi l'intero finanziamento ma una quota di esso, l'interruzione dell'intervento
si applica soltanto su tale quota. Le somme eventualmente erogate per i periodi successivi
alla data di interruzione dell'intervento devono essere restituite entro trenta giorni
dalla relativa richiesta, con le maggiorazioni calcolate al tasso d'interesse di cui
all'articolo 10, per il periodo intercorrente tra la data di pagamento di dette somme e la
loro restituzione.
- 3. Nel caso di cessazione dell'intervento dovuta a
rimborso anticipato del finanziamento, le cui condizioni sono regolate nell'ambito delle
circolari operative, potra' essere posto a carico del soggetto che ha richiesto detto
rimborso anticipato il pagamento di un ammontare, da determinarsi in base al differenziale
tra il tasso di interesse posto a carico del debitore estero e il tasso fisso di raccolta
sul mercato relativo alle scadenze oggetto di rimborso anticipato. Resta ferma la
possibilita' di porre a carico di detto soggetto eventuali costi correlati allo
scioglimento dei contratti di copertura di cui all'articolo 16, comma 1, del decreto
legislativo n. 143 del 1998, posti in essere sull'operazione.
- 4. L'intervento agevolativo e' revocato, in tutto
o in parte, qualora si verifichi uno qualsiasi dei seguenti eventi:
- a) il contratto di finanziamento sia modificato od
eseguito in modo sostanzialmente difforme da quanto indicato nella richiesta di
intervento, in termini che rendono il finanziamento non piu' agevolabile;
- b) il contratto commerciale sia modificato od
eseguito in modo sostanzialmente difforme da quanto indicato nella richiesta di
intervento, in termini che rendono il finanziamento non piu' agevolabile;
- c) la merce fornita sia stata restituita in tutto
o in parte all'esportatore;
- d) per i finanziamenti concessi nella fase di
approntamento della fornitura di cui all'articolo 14, oltre ai casi indicati nel presente
comma, la fornitura non sia stata eseguita in tutto o in parte per inadempienza
contrattuale dell'esportatore o per causa allo stesso imputabile;
- e) l'intervento agevolativo e' stato concesso o
erogato in base a dati, notizie e dichiarazioni, essenziali ai fini dell'agevolazione,
risultati falsi, inesatti o reticenti.
- 5. Nei casi di revoca di cui alla lettera e) del
comma 4, la responsabilita' per la restituzione dei contributi erogati e non dovuti e' a
carico della banca richiedente l'intervento agevolativo ovvero dell'impresa esportatrice,
anche se non richiedente, a seconda del soggetto responsabile dell'azione o del fatto che
ha causato la revoca dell'intervento agevolativo. Sull'ammontare dovuto in restituzione,
il soggetto responsabile e' tenuto a corrispondere maggiorazioni secondo quanto previsto
dal comma 2. Qualora l'intervento agevolativo sia finalizzato alla stabilizzazione dei
tassi di interesse, dagli ammontari dovuti in restituzione a seguito della revoca
dell'intervento agevolativo, comprensivi delle suddette maggiorazioni, devono essere
decurtati gli ammontari eventualmente versati dal soggetto richiedente l'intervento
stesso. In nessun caso, la differenza tra gli ammontari versati e ricevuti dal soggetto
richiedente l'intervento agevolativo puo' essere corrisposta al soggetto stesso. Resta
ferma la possibilita' di porre a carico del soggetto responsabile eventuali costi
correlati allo scioglimento dei contratti di copertura di cui all'articolo 16, comma 1,
del decreto legislativo n. 143 del 1998, posti in essere sull'operazione.
- 6. Qualora, in relazione all'evento di cui alla
lettera e), del comma 4, sia promossa azione penale e sia pronunciato un provvedimento
definitivo di condanna, non sono ammissibili all'intervento le domande presentate nei
cinque anni successivi alla data del provvedimento stesso relative ad operazioni
riguardanti la banca ovvero l'impresa esportatrice cui e' riferibile il fatto per il quale
il provvedimento di condanna e' stato adottato.
- 7. Nei casi di revoca di cui alle lettere a), b),
c) e d), del comma 4, il soggetto responsabile dell'azione o del fatto che ha causato la
revoca dell'intervento agevolativo versa l'ammontare dovuto per la restituzione dei
contributi erogati aumentato delle maggiorazioni secondo quanto previsto dal precedente
comma 2. In tali casi, qualora l'intervento agevolativo sia finalizzato alla
stabilizzazione dei tassi di interesse e dal conteggio risulti che gli ammontari
corrisposti al soggetto richiedente, comprensivi delle suddette maggiorazioni, siano
inferiori a quelli versati dal soggetto stesso, la differenza e' corrisposta a
quest'ultimo. In nessun caso, detta differenza puo' essere corrisposta qualora
l'intervento agevolativo sia stato richiesto dalla banca finanziatrice e l'azione o il
fatto che ha causato la revoca dell'intervento stesso sia addebitabile all'impresa
esportatrice. Resta ferma la possibilita' di porre a carico del soggetto responsabile
eventuali costi correlati allo scioglimento dei contratti di copertura di cui all'articolo
16, comma 1, del decreto legislativo n. 143 del 1998, posti in essere sull'operazione.
- 8. La Simest puo' disporre verifiche e controlli
in relazione alla validita' della documentazione e alla veridicita' delle dichiarazioni
prodotte. A tale scopo, per le operazioni con contributi agli interessi corrisposti in
un'unica soluzione, i richiedenti sono tenuti a conservare a disposizione della Simest i
documenti e le attestazioni predisposte ai fini della concessione e dell'erogazione
dell'intervento agevolativo per un periodo di almeno un anno decorrente dalla data di
erogazione dei contributi medesimi. Per le altre operazioni tale periodo decorre dalla
data di scadenza della prima rata di ciascun piano di rimborso.
- 9. Ove si verifichi un fatto che possa determinare
la cessazione o la revoca dell'intervento agevolativo la Simest, in conformita' con quanto
previsto dall'articolo 7 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, comunica alla banca
e all'impresa esportatrice, dandone informazione al Comitato agevolazioni, l'avvio del
procedimento per la cessazione o la revoca dell'intervento agevolativo. Detta
comunicazione deve contenere:
- a) l'oggetto e il fatto per il quale il
procedimento e' stato promosso;
- b) l'ufficio e la persona responsabile del
procedimento;
- c) le modalita' e il termine di scadenza per
prendere visione degli atti del procedimento;
- d) il termine, non inferiore a quindici giorni
dalla scadenza di cui alla lettera c), per presentare memorie scritte e documenti
pertinenti all'oggetto del procedimento.
- 10. Dalla data di invio della comunicazione di cui
al comma 9, l'intervento agevolativo e' sospeso sino alla deliberazione del Comitato
agevolazioni, fatta salva la facolta' di adottare provvedimenti cautelari anche prima
dell'invio della suddetta comunicazione.
- 11. Il Comitato agevolazioni delibera in merito
alla cessazione o alla revoca dell'intervento agevolativo entro trenta giorni dalla
scadenza del termine di cui alla lettera d) del comma 9.
- 12. Salvo il caso di cui alla lettera e) del comma
4, quanto previsto ai commi 9, 10 e 11, non si applica qualora il provvedimento debba
essere adottato su istanza del soggetto richiedente ovvero qualora il soggetto stesso
abbia comunicato alla Simest l'evento per il quale il presente decreto prevede la
cessazione o la revoca dell'intervento agevolativo.
-
- Art. 17.
- Disposizioni transitorie e finali
- 1. Le disposizioni del presente decreto si
applicano alle operazioni per le quali le domande di intervento agevolativo siano
pervenute alla Simest a partire dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
- 2. L'intervento agevolativo sulle operazioni per
le quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, sia stato gia' richiesto o
concesso l'affidamento sulle condizioni finanziarie, e' effettuato sulla base delle
disposizioni dettate dai decreti emanati prima della suddetta data, purche' il relativo
contratto commerciale o la relativa convenzione finanziaria siano comunque stipulati entro
i termini di validita' dell'affidamento stesso.
- 3. Alle operazioni per le quali, alla data di
entrata in vigore del presente decreto, sia stato gia' richiesto o concesso l'intervento
agevolativo, continuano ad applicarsi le disposizioni dei decreti emanati prima di tale
data.
- 4. Dall'entrata in vigore del presente decreto
sono abrogati i seguenti decreti tutti adottati dal Ministro del tesoro, del bilancio e
della programmazione economica:
- decreto ministeriale 1o marzo 1988, n. 123,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 aprile 1988, n. 90;
- decreto ministeriale 9 gennaio 1989, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 19 gennaio 1989, n. 15;
- decreto ministeriale 31 gennaio 1989, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 13 febbraio 1989, n. 36;
- decreto ministeriale 10 agosto 1989, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 4 settembre 1989, n. 206;
- decreto ministeriale 8 gennaio 1994, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio 1989, n. 12;
- decreto ministeriale 24 marzo 1994, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 1994, n. 72;
- decreto ministeriale 24 gennaio 1997, n. 87,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 aprile 1997, n. 76.
-
- Il presente decreto, munito del sigillo dello
Stato, sara' inserito nella Raccolta Ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana.
- E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e
farlo osservare.
-
- Roma, 21 aprile 2000
-
- Il Ministro del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica Amato
- Il Ministro del commercio con l'estero Fassino
-
- Visto, il Guardasigilli: Fassino
- Registrato alla Corte dei conti il 3 luglio 2000
- Registro n. 3 Tesoro, bilancio e programmazione
economica, foglio n. 120
________________________
NOTE
Avvertenza:
- Il testo delle note qui pubblicato e' stato
redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, comma 3, del
testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei
decreti del Presidente della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985,
n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali e'
operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui
trascritti.
-
- Nota al titolo:
- - Per il testo dell'art. 14, comma 3, del decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 143, vedasi in note alle premesse.
-
- Note alle premesse:
- - Il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 143, e'
stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 109 del 13 maggio 1998. Si riporta il testo
dell'art. 14, commi 1, 2 e 3:
- "Art. 14. - 1. Il soggetto gestore del Fondo
di cui all'art. 3 della legge 28 maggio 1973, n. 295, corrisponde, a valere sulle
disponibilita' del predetto Fondo, contributi agli interessi ai soggetti di cui all'art.
15 del presente decreto a fronte di operazioni di finanziamento di crediti anche nella
forma di locazione finanziaria, relativi a esportazioni di merci, prestazioni di servizi,
nonche' esecuzione di studi, progettazioni e lavori all'estero.
- 2. I contributi agli interessi possono essere
estesi anche ai finanziamenti relativi alla fase di approntamento della fornitura a fronte
di titoli di credito rilasciati dal debitore estero, o di altra idonea documentazione,
prima della effettiva esportazione.
- 3. La tipologia e le caratteristiche delle
operazioni ammissibili al contributo sono stabilite con delibera del CIPE su proposta del
Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, di concerto con il
Ministro del commercio con l'estero. Le condizioni, le modalita' ed i tempi della
concessione dei contributi sono stabiliti con decreto del Ministro del tesoro, del
bilancio e della programmazione economica, di concerto con il Ministro del commercio con
l'estero".
- - Si riporta il testo dell'art. 19, comma 1, del
citato decreto legislativo n. 143 del 1998:
- "1. Sino all'emanazione del decreto di cui
all'art. 14, comma 3, continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti gia' emanate dal
Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ai sensi e per gli
effetti dell'art. 18, quarto comma, dell'art. 19, secondo comma, e dell'art. 24 della
legge 24 maggio 1977, n. 227, e successive modifiche ed integrazioni, nonche' della legge
6 marzo 1987, n. 78".
- - La legge 24 maggio 1977, n. 227, recante:
- "Disposizioni sull'assicurazione e sul
finanziamento dei crediti inerenti alle esportazioni di merci e servizi, all'esecuzione di
lavori all'estero nonche' alla cooperazione economica e finanziaria in campo
internazionale" e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.
- 143 del 27 maggio 1977. Si riporta il testo degli
articoli 18, comma 4, 19, comma 2, e 24:
- "Art. 18. - 4. Le condizioni, le modalita' ed
i tempi dell'intervento del Mediocredito centrale nelle operazioni di cui al primo comma
del presente articolo saranno stabiliti con decreto del Ministro del tesoro, sentito il
Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio, tenendo conto anche della
durata delle operazioni, delle valute nelle quali sono espresse le transazioni e della
variabilita' del costo della provvista".
- "Art. 19. - 2. Le operazioni di cui all'art.
18 ed all'art. 24 della presente legge possono essere compiute o estese alla fase di
approntamento della fornitura a fronte di titoli di credito rilasciati dal debitore estero
prima della materiale esportazione, anche se depositati presso una banca nazionale od
estera, oppure a fronte di idonea documentazione. Le modalita' sono stabilite con decreto
del Ministro del tesoro, sentito il Comitato interministeriale per il credito ed il
risparmio".
- "Art. 24. - 1. In estensione a quanto
previsto dall'art. 2 della legge 30 aprile 1962, n. 265, e successive modificazioni, il
Mediocredito centrale potra' corrispondere agli operatori nazionali che ottengano
finanziamenti all'estero a fronte di singoli contratti di fornitura di merci e servizi
nonche' di esecuzione di studi e lavori un contributo agli interessi, la cui misura sara'
fissata dal Ministro del tesoro, secondo le modalita' previste al quarto comma dell'art.
18 della presente legge.
- Con le stesse modalita' e condizioni di cui al
precedente comma il Mediocredito centrale potra' altresi' corrispondere:
- a) un contributo agli interessi agli acquirenti
esteri di beni e servizi nazionali nonche' ai committenti esteri di studi, progettazioni e
lavori da eseguirsi da imprese nazionali, in relazione alle operazioni assicurate ai sensi
del primo comma dell'art. 16 della presente legge;
- b) un contributo agli interessi in favore degli
istituti e delle aziende di credito di cui al regio decreto-legge 12 marzo 1936, n. 37 e
successive modificazioni, limitatamente ai crediti nascenti dalle operazioni previste alle
lettere a), b), c), f) e n) del precedente art. 19 che detti istituti ed aziende di
credito siano autorizzati ad effettuare per durate superiori a diciotto mesi;
- c) un contributo agli interessi in favore di
istituti e banche estere che finanzino direttamente esportazioni di beni e servizi
prodotti da imprese nazionali, nonche' l'esecuzione di studi, progettazione e lavori da
esse effettuati".
- - Si riporta il testo dell'art. 25 del citato
decreto legislativo n. 143 del 1998:
- "Art. 25 (Razionalizzazione degli interventi
di sostegno finanziario). - 1. A decorrere dal 1o gennaio 1999 la gestione degli
interventi di sostegno finanziario all'internazionalizzazione del sistema produttivo di
cui alla legge 24 maggio 1977, n. 227, al decreto-legge 28 maggio 1981, n. 251,
convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 1981, n. 394, alla legge 20 ottobre
1990, n. 304, alla legge 24 aprile 1990, n. 100, e all'art. 14 della legge 5 ottobre 1991,
n. 317, viene attribuita alla Simest S.p.a. A decorrere dalla medesima data la gestione
degli interventi di cui alla legge 9 gennaio 1991, n. 19, viene attribuita alla Finest
S.p.a. Con apposita convenzione sono disciplinate le modalita' di collaborazione fra
Simest S.p.a. e Finest S.p.a.
- 2. Per la gestione degli interventi di cui al
comma 1 la Simest S.p.a. stipula apposite convenzioni con il Ministero del commercio con
l'estero, al fine anche di determinare i relativi compensi e rimborsi, che non potranno,
comunque, essere superiori a quelli precedentemente sostenuti per la gestione dei medesimi
interventi.
- 3. La Simest S.p.a. succede nei diritti, nelle
attribuzioni e nelle situazioni giuridiche dei quali l'attuale ente gestore dei fondi
previsti dalle leggi di cui al comma 1 e' titolare in forza di leggi, di provvedimenti
amministrativi e di contratti relativi alla gestione degli interventi trasferiti.
- 4. Entro le date di cui al comma 1 il Ministro del
tesoro, del bilancio e della programmazione economica, d'intesa con il Ministro del
commercio con l'estero, provvede al trasferimento alla Simest S.p.a. dei fondi e delle
disponibilita' finanziarie previste dalle leggi di cui al comma 1.
- 5. Con direttiva del Presidente del Consiglio dei
Ministri, su proposta dei Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione
economica e del commercio con l'estero, sono stabiliti i criteri, le modalita' e i tempi
per il passaggio dal Mediocredito Centrale S.p.a. alla Simest S.p.a. delle risorse
materiali e del personale impiegato per la gestione degli interventi trasferiti, nonche'
per la determinazione dell'indennizzo spettante al precedente gestore, compreso
l'avviamento, in relazione all'anticipata risoluzione delle convenzioni. Il personale
trasferito mantiene comunque inalterato il trattamento giuridico ed economico.
- 6. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica e' autorizzato ad apportare le necessarie variazioni di bilancio.
- 7. Il Comitato di cui al decreto-legge 28 maggio
1981, n. 251, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 1981, n. 394, e'
soppresso a partire dalla data di entrata in vigore della convenzione di cui al comma 2.
- 8. Con decreto legislativo da emanare ai sensi
degli articoli 10 e 11, comma 3, della legge 15 marzo 1997, n.
- 59, entro il 31 dicembre 1998, sono dettate norme
integrative e correttive delle disposizioni di cui al presente articolo in relazione al
trasferimento alla Simest della gestione degli interventi indicati al comma 1".
- - La legge 7 agosto 1990, n. 241, recante:
"Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi" e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 192 del 18 agosto
1990. Il testo dell'art. 12, comma 1, e' il seguente:
- "Art. 12. - 1. La concessione di sovvenzioni,
contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di
qualunque genere a persone ed enti pubblici o privati sono subordinati alla
predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle
forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalita' cui le
amministrazioni stesse devono attenersi".
- - La legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante
disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei Conti, e' pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale 14 gennaio 1994, n. 10".
- - Il comma 3 dell'art. 17 della legge n. 400/1988
(Disciplina dell'attivita' di Governo ed ordinamento della Presidenza deI Consiglio dei
Ministri) prevede che con decreto ministeriale possano essere adottati regolamenti nella
materia di competenza del Ministro o di autorita' sottordinate al Ministro, quando la
legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materia di competenza di
piu' Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la
necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed
interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal
Governo.
- Essi debbono essere comunicati al Presidente del
Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione. Il comma 4 dello stesso articolo
stabilisce che gli anzidetti regolamenti debbano recare la denominazione di
"regolamento", siano adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti
al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta
Ufficiale.
-
- Nota all'art. 1:
- - Per il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 143
- art. 14, commi 1, 2 e 3 vedi nota alle premesse.
- Nota all'art. 16:
- - Si riporta il testo dell'art. 16, comma 1, del
decreto legislativo n. 143/1998:
- "Art. 16 (Disposizioni in materia di
attivita' del soggetto gestore del Fondo di cui all'art. 3 della legge 28 maggio 1973, n.
295). - 1. Al fine esclusivo di ottimizzare la gestione degli oneri a carico dello Stato
connessi ai rischi sui tassi di interesse o di cambio nella gestione del Fondo di cui
all'art. 3 della legge 28 maggio 1973, n. 295, il soggetto gestore del Fondo e'
autorizzato ad effettuare, su direttive del Ministero del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica, operazioni di copertura, totale o parziale, di rischi sui tassi
di interesse o di cambio, anche per importi o durate globali non coincidenti con gli
importi o le durate delle operazioni sottostanti. Eventuali proventi o oneri derivanti
dalle suddette operazioni di copertura vengono accreditati o addebitati al citato Fondo.
- 2. Il soggetto gestore del Fondo di cui all'art. 3
della legge 28 maggio 1973, n. 295, per le necessita' operative connesse alla predetta
gestione puo' essere autorizzato a contrarre mutui e prestiti, anche obbligazionari, sia
in lire che in valuta, sul mercato nazionale o estero, nei limiti stabiliti dal Ministro
del tesoro, del bilancio e della programmazione economica con proprio decreto, di concerto
con il Ministro del commercio con l'estero. Il netto ricavo e' versato in apposito conto
di Tesoreria intestato al soggetto gestore. Le rate di ammortamento, per capitale ed
interessi, dei mutui e prestiti, sono rimborsate dal Ministero del tesoro, del bilancio e
della programmazione economica.
- - Per la legge 7 agosto 1990, n. 241, vedi nota
alle premesse, si riporta il testo dell'art. 7:
- "Art. 7. - 1. Ove non sussistano ragioni di
impedimento derivanti da particolari esigenze di celerita' del procedimento, l'avvio del
procedimento stesso e' comunicato, con le modalita' previste dall'art. 8, ai soggetti nei
confronti dei quali il provvedimento finale e' destinato a produrre effetti diretti ed a
quelli che per legge debbono intervenirvi. Ove parimenti non sussistano le ragioni di
impedimento predette, qualora da un provvedimento possa derivare un pregiudizio a soggetti
individuati o facilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari,
l'amministrazione e' tenuta a fornire loro, con le stesse modalita', notizia dell'inizio
del procedimento.
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