MINISTERO
PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
DECRETO 3 agosto 2000, n.294
Regolamento concernente individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti
esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate
di beni architettonici.
- IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
-
- Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n.
368;
-
- Vista la legge 11 febbraio 1994, n. 109, in
materia di lavori pubblici, ed in particolare l'articolo 8, comma 11-sexies, che demanda
al Ministro per i beni e le attivita' culturali, sentito il Ministro dei lavori pubblici,
l'individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di
restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici;
-
- Visto il decreto del Presidente della Repubblica
25 gennaio 2000, n. 34, con il quale e' stato emanato il regolamento concernente la
qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori pubblici;
-
- Sentito il Ministro dei lavori pubblici che ha
espresso il proprio parere con la nota prot. n. 258 del 23 marzo 2000;
-
- Udito il parere della sezione consultiva per gli
atti normativi del Consiglio di Stato, espresso nell'adunanza del 10 luglio 2000;
-
- Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio
dei Ministri, a norma dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, prot.
n. 3262 del 25 luglio 2000;
-
- A d o t t a
- il seguente regolamento:
-
- Art. 1.
- Ambito di applicazione
- 1. Il presente regolamento individua, ai sensi
dell'articolo 8, comma 11-sexies, della legge 11 febbraio 1994, n. 109, i requisiti di
qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di importo superiore ai 150.000 euro di
restauro e manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni culturali mobili e delle
superfici decorate di beni architettonici, sottoposti alle disposizioni di tutela, di cui
al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490.
- 2. Per i lavori di cui al comma 1 di importo pari
o inferiore ai 150.000 euro si applica quanto previsto dall'articolo 10.
- 3. In relazione ai lavori previsti dai commi 1 e 2
trovano applicazione, per quanto non diversamente disposto dal presente regolamento e nei
limiti in cui siano compatibili con la specificita' della materia, le disposizioni del
decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34, di seguito indicato come
"decreto n. 34".
-
- Art. 2.
- Requisiti generali
- 1. I requisiti di ordine generale per la
qualificazione necessaria all'esecuzione dei lavori previsti dall'articolo 1, sono
stabiliti dall'articolo 17 del decreto n. 34.
- 2. L'iscrizione dell'impresa al registro istituito
presso la competente camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, prescritta
dall'articolo 17, comma 1, lettera f), del decreto n. 34, deve essere conseguita nella
specifica attivita' economica "conservazione e restauro di opere d'arte".
-
- Art. 3.
- Requisiti speciali
- 1. I requisiti di ordine speciale per la
qualificazione necessaria all'esecuzione dei lavori previsti dall'articolo 1, sono:
- a) adeguata idoneita' tecnica;
- b) adeguata idoneita' organizzativa per le imprese
con piu' di quattro addetti;
- c) adeguata capacita' economica e finanziaria.
-
- Art. 4.
- Idoneita' tecnica
- 1. L'adeguata idoneita' tecnica e' dimostrata
dalla presenza di tutti i requisiti di seguito elencati:
- a) presenza di un direttore tecnico, eventualmente
coincidente con il titolare dell'impresa, restauratore di beni culturali;
- b) avvenuta esecuzione, nel quinquennio
antecedente la data di sottoscrizione del contratto con una Societa' organismo di
attestazione (SOA), di lavori di cui all'articolo 1, per un importo complessivo non
inferiore al novanta per cento dell'importo della classifica per cui e' chiesta la
qualificazione;
- c) fermo quanto previsto alle lettere a) e b),
avvenuta esecuzione dei lavori di cui all'articolo 1, nell'ultimo dei cinque anni, per un
importo complessivo non inferiore ad un terzo dell'importo della classifica per cui e'
chiesta la qualificazione, ovvero, negli ultimi due dei cinque anni, per un importo
complessivo non inferiore al cinquanta per cento della classifica per cui e' chiesta la
qualificazione, ovvero ancora, negli ultimi tre dei cinque anni, per un importo
complessivo non inferiore al sessanta per cento dell'importo della classifica per cui e'
chiesta la qualificazione.
-
- Art. 5.
- Idoneita' organizzativa
- 1. Le imprese con piu' di quattro addetti devono
avere una adeguata idoneita' organizzativa dimostrata dalla presenza di restauratori in
possesso dei requisiti professionali stabiliti dall'articolo 7, in numero non inferiore al
venti per cento dell'organico complessivo, e dalla presenza di operatori qualificati ai
sensi dell'articolo 8, in numero non inferiore al cinquanta per cento del medesimo
organico.
- 2. Le imprese con un numero di addetti superiore a
venti devono avere una adeguata idoneita' organizzativa dimostrata dalla contestuale
presenza di restauratori in possesso dei requisiti professionali stabiliti dall'articolo 7
e dalla presenza di operatori qualificati ai sensi dell'articolo 8, in numero non
inferiore rispettivamente al trenta ed al quaranta per cento dell'organico complessivo.
- 3. Il calcolo delle unita' previste dai commi 1 e
2 e' effettuato con l'arrotondamento all'unita' superiore.
- 4. I restauratori e gli operatori qualificati
previsti dai commi 1 e 2 devono avere un rapporto di lavoro subordinato a tempo
indeterminato con l'impresa, ovvero un rapporto di collaborazione coordinata e
continuativa di durata non inferiore ad un anno.
-
- Art. 6.
- Capacita' economica e finanziaria
- 1. L'adeguata capacita' economica e finanziaria e'
dimostrata da referenze bancarie, rilasciate da soggetti autorizzati all'esercizio di
attivita' bancaria ai sensi del decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, idonee a
garantire la solvibilita' dell'impresa in relazione all'importo della classifica per la
quale l'impresa chiede la qualificazione.
-
- Art. 7.
- Restauratore di beni culturali
- 1. Ai fini del presente regolamento, nonche' ai
fini di cui all'articolo 224 del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999,
n. 554, per restauratore di beni culturali si intende:
- a) per i lavori relativi alle superfici decorate
di beni architettonici e ai beni mobili di interesse artistico, storico e archeologico,
colui che ha conseguito un diploma presso una scuola di restauro statale di cui
all'articolo 9 del decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, di durata non inferiore a
quattro anni, ovvero ha conseguito un diploma presso una scuola di restauro statale o
regionale di durata non inferiore a due anni ed ha svolto attivita' di restauro dei beni
stessi, direttamente e in proprio, con regolare esecuzione certificata da parte
dell'autorita' preposta alla tutela del bene o della superficie decorata, per un periodo
di tempo almeno doppio rispetto a quello scolare mancante a compiere il quadriennio, e
comunque non inferiore a due anni, ovvero ancora, colui che ha svolto attivita' di
restauro dei beni predetti, direttamente e in proprio, per non meno di otto anni, dei
quali almeno cinque gia' svolti alla data di entrata in vigore del presente regolamento,
con regolare esecuzione certificata dall'autorita' preposta alla tutela dei beni sui quali
e' stato eseguito il restauro;
- b) per i lavori relativi ai beni archivistici e ai
beni librari di interesse artistico e storico, colui che ha conseguito un diploma presso
una scuola statale, di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368,
di durata non inferiore a tre anni, ovvero ha conseguito un diploma presso una scuola di
restauro statale o regionale di durata non inferiore a due anni e ha svolto attivita' di
restauro dei beni stessi, direttamente ed in proprio con regolare esecuzione certificata
dall'autorita' preposta alla tutela dei beni restaurati, per un periodo di tempo almeno
doppio rispetto a quello scolare mancante a compiere il triennio, ovvero ancora ha svolto
attivita' di restauro dei beni predetti, direttamente ed in proprio, per non meno di sei
anni, dei quali almeno quattro compiuti alla data di entrata in vigore del presente
regolamento, con regolare esecuzione certificata dall'autorita' preposta alla tutela dei
beni su cui e' stato eseguito il restauro.
-
- Art. 8.
- Operatore qualificato per i beni culturali
- 1. Per gli effetti del presente regolamento, per
operatore qualificato per i beni culturali si intende colui che ha conseguito un diploma
presso una scuola di restauro statale o regionale di durata non inferiore a due anni,
ovvero ha svolto lavori di restauro di beni mobili di interesse storico, artistico o
archeologico, o di superfici decorate di beni architettonici, per non meno di quattro
anni, anche in proprio. L'attivita' svolta e' dimostrata con dichiarazione del datore di
lavoro, ovvero autocertificata dall'interessato ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n.
15, accompagnata dal visto di buon esito degli interventi rilasciato dall'autorita'
preposta alla tutela dei beni oggetto del lavoro.
-
- Art. 9.
- Lavori utili per la qualificazione
- 1. La certificazione dei lavori utili ai fini di
cui all'articolo 5 e' redatta in conformita' a quanto previsto dall'articolo 22, comma 7
del decreto n. 34.
- 2. Per i lavori eseguiti per conto del medesimo
committente, anche se oggetto di diversi contratti di appalto, puo' essere rilasciato un
unico certificato con la specificazione dei lavori eseguiti nei singoli anni.
- 3. Sono fatti salvi i certificati rilasciati prima
dell'entrata in vigore del presente regolamento, se accompagnati o integrati dalla
dichiarazione di buon esito rilasciata dall'autorita' preposta alla tutela dei beni su cui
i lavori sono stati realizzati.
- 4. I lavori possono essere utilizzati ai fini di
cui all'articolo 5 solo se effettivamente eseguiti dall'impresa, anche per effetto di
subappalto. L'impresa appaltatrice non puo' utilizzare ai fini della qualificazione i
lavori affidati in subappalto.
- 5. Per i lavori eseguiti all'estero si applica la
disciplina prevista dall'articolo 23 del decreto n. 34.
-
- Art. 10.
- Lavori di importo pari o inferiore a 150.000 euro
- 1. Per eseguire lavori di restauro o di
manutenzione di beni culturali mobili e di superfici decorate di beni architettonici di
importo pari o inferiore a 150.000 euro, le imprese devono possedere i seguenti requisiti:
- a) avere eseguito lavori direttamente e in proprio
nel corso dell'ultimo quinquennio antecedente la pubblicazione del bando o la data
dell'invito alla gara ufficiosa, del medesimo tipo di quelli che si affidano, per un
importo non inferiore a quello del contratto da stipulare o, in alternativa, avere il
direttore tecnico previsto dall'articolo 4, comma 1, lettera a);
- b) avere un organico determinato secondo quanto
previsto dall'articolo 5. Per le imprese fino a quattro addetti e' comunque richiesta la
presenza in organico di almeno un restauratore in possesso dei requisiti professionali
stabiliti dall'articolo 7.
- 2. I requisiti di cui al comma 1, autocertificati
ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15, sono dichiarati in sede di domanda di
partecipazione o in sede di offerta e sono accompagnati da una certificazione di buon
esito dei lavori rilasciata dall'autorita' preposta alla tutela dei beni su cui si e'
intervenuti. La loro effettiva sussistenza e' accertata dalla stazione appaltante secondo
le vigenti disposizioni in materia.
-
- Art. 11.
- Specificita' degli interventi
- 1. Ferma restando la disciplina dettata
dall'articolo 13, comma 7, della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e delle relative norme di
esecuzione, qualora i lavori previsti dal presente regolamento costituiscano parte non
prevalente di un'opera o di un lavoro, essi sono comunque indicati nel bando di gara
qualunque sia il relativo importo, e sono eseguiti esclusivamente da imprese in possesso
dei requisiti stabiliti dal presente regolamento. Resta salva la facolta' della stazione
appaltante di procedere al loro autonomo affidamento.
-
- Art. 12.
- Norma transitoria
- 1. Fino al 31 dicembre 2001, le imprese che
eseguono lavori di restauro o manutenzione di beni culturali mobili e di superfici
decorate di beni architettonici e che non hanno conseguito l'attestazione da parte delle
Societa' organismi di attestazione (SOA) sono ammesse alle procedure di affidamento di
appalti di lavori pubblici qualora siano in possesso dei requisiti fissati dal presente
regolamento. Le percentuali fissate dall'articolo 4, comma 1, lettere b) e c), sono
riferite all'importo dei lavori da affidare, ed il periodo di attivita' documentabile
coincide con il quinquennio antecedente la pubblicazione del bando o la data dell'invito
alla gara ufficiosa.
- 2. La sussistenza dei requisiti e' determinata,
documentata e accertata secondo quanto stabilito dal presente regolamento e, per quanto da
esso non disposto, dalle disposizioni vigenti in materia.
-
- Il presente regolamento, munito del sigillo di
Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
-
- Roma, 3 agosto 2000
-
- Il Ministro: Melandri
- Visto, il Guardasigilli: Fassino
-
- Registrato alla Corte dei conti il 9 ottobre 2000
- Registro n. 2 Beni culturali e ambientali, foglio
n. 84
- Avvertenza:
- Il testo delle note qui pubblicato e' stato
redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, comma 3, del
testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei
decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica
italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la
lettura delle disposizioni di legge alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il
valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
-
- Nota al titolo:
- - Il testo dell'art. 8, comma 11-sexies, della
legge 11 febbraio 1994, n. 109, e' riportato nelle note alle premesse.
-
- Note alle premesse:
- - Il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368,
recante: "Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a norma
dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59" e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
26 ottobre 1998, n. 250.
- - Si riporta il testo dell'art. 8, comma
11-sexies, della legge 11 febbraio 1994, n. 109, recante: "Legge quadro in materia di
lavori pubblici", pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 19
febbraio 1994, n. 41:
- "11-sexies. Per le attivita' di restauro e
manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, il
Ministro per i beni culturali e ambientali, sentito il Ministro dei lavori pubblici,
provvede a stabilire i requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei
lavori".
- - Il decreto del Presidente della Repubblica 25
gennaio 2000, n. 34, recante: "Istituzione del sistema di qualificazione per gli
esecutori di lavori pubblici, ai sensi dell'art. 8 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e
successive modificazioni" e' pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta
Ufficiale del 29 febbraio 2000, n. 41.
- - Si riporta il testo dell'art. 17, comma 3, della
legge 23 agosto 1988, n. 400, recante: "Disciplina dell'attivita' di Governo e
ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri", pubblicata nel supplemento
ordinario alla Gazzetta Ufficiale 12 settembre 1988, n. 214:
- "3. Con decreto ministeriale possono essere
adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorita' sottordinate
al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per
materie di competenza di piu' Ministri, possono essere adottati con decreti
interministeriali, ferma restando la necessita' di apposita autorizzazione da parte della
legge.
- I regolamenti ministeriali ed interministeriali
non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi
debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro
emanazione".
-
- Note all'art. 1:
- - Per il testo dell'art. 8, comma 11-sexies, della
legge 11 febbraio 1994, n. 109, recante: "Legge quadro in materia di lavori
pubblici", si veda in note alle premesse".
- - Il decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490,
recante: "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e
ambientali, a norma dell'art. 1 della legge 8 ottobre 1997, n. 352" e' pubblicato nel
supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 27 dicembre 1999, n. 302.
- - Per l'argomento del decreto del Presidente della
Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34, si veda nelle note alle premesse.
- Nota all'art. 2:
- - Si riporta il testo dell'art. 17, del citato
decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34:
- "Art. 17 (Requisiti d'ordine generale). - 1.
I requisiti d'ordine generale occorrenti per la qualificazione sono:
- a) cittadinanza italiana o di altro Stato
appartenente all'Unione europea, ovvero residenza in Italia per gli stranieri imprenditori
ed amministratori di societa' commerciali legalmente costituite, se appartengono a Stati
che concedono trattamento di reciprocita' nei riguardi di cittadini italiani;
- b) assenza di procedimento in corso per
l'applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all'art. 3 della legge 27
dicembre 1956, n. 1423, o di una delle cause ostative previste dall'art. 10 della legge 31
maggio 1965, n. 575;
- c) inesistenza di sentenze definitive di condanna
passate in giudicato ovvero di sentenze di applicazione della pena su richiesta ai sensi
dell'art. 444 del codice di procedura penale a carico del titolare, del legale
rappresentante, dell'amministratore o del direttore tecnico per reati che incidono sulla
moralita' professionale;
- d) inesistenza di violazioni gravi,
definitivamente accertate, alle norme in materia di contribuzione sociale secondo la
legislazione italiana o del paese di residenza;
- e) inesistenza di irregolarita', definitivamente
accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse secondo la
legislazione italiana o del paese di provenienza;
- f) iscrizione al registro delle imprese presso le
competenti camere di commercio, industria, agricoltura e artigianato, ovvero presso i
registri professionali dello Stato di provenienza, con indicazione della specifica
attivita' di impresa;
- g) insussistenza dello stato di fallimento, di
liquidazione o di cessazione dell'attivita';
- h) inesistenza di procedure di fallimento, di
concordato preventivo, di amministrazione controllata e di amministrazione straordinaria;
- i) inesistenza di errore grave nell'esecuzione di
lavori pubblici;
- l) inesistenza di violazioni gravi,
definitivamente accertate, attinenti l'osservanza delle norme poste a tutela della
prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro;
- m) inesistenza di false dichiarazioni circa il
possesso dei requisiti richiesti per l'ammissione agli appalti e per il conseguimento
dell'attestazione di qualificazione.
- 2. L'autorita' stabilisce mediante quale
documentazione i soggetti che intendono qualificarsi dimostrano l'esistenza dei requisiti
richiesti per la qualificazione.
- Di cio' e' fatto espresso riferimento nel
contratto da sottoscriversi fra SOA e impresa.
- 3. Per la qualificazione delle societa'
commerciali, delle cooperative e dei loro consorzi, dei consorzi tra imprese artigiane e
dei consorzi stabili, i requisiti di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1 si
riferiscono al direttore tecnico e a tutti i soci se si tratta di societa' in nome
collettivo; al direttore tecnico e a tutti gli accomandatari se si tratta di societa' in
accomandita semplice; al direttore tecnico e agli amministratori muniti di rappresentanza
se si tratta di ogni altro tipo di societa' o di consorzio".
- Nota all'art. 6:
- - Il decreto legislativo 1o settembre 1993, n.
385, recante: "Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia" e'
pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 30 settembre 1993, n. 230.
- Note all'art. 7:
- - Si riporta il testo dell'art. 224 del decreto
del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, recante: "Regolamento di
attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e
successive modificazioni e integrazioni", pubblicato nel supplemento ordinario n.
66/L alla Gazzetta Ufficiale 28 aprile 2000, n. 98:
- "Art. 224 (Direzione dei lavori e collaudo
beni mobili e superfici decorate). - 1. Per gli interventi sui beni mobili di interesse
storico-artistico e sulle superfici decorate di beni architettonici, nelle ipotesi di cui
all'art. 27, comma 2, della legge, l'ufficio di direzione dei lavori del direttore dei
lavori comprende tra gli assistenti con funzioni di direttore operativo, un restauratore
con esperienza almeno quinquennale in possesso dei requisiti di cui all'art. 8, comma
11-sexies, della legge.
- 2. Per il collaudo finale dei beni di cui al comma
1 nell'ipotesi di affidamento esterno di cui all'art. 28, comma 4, della legge, l'organo
di collaudo comprende un restauratore con esperienza almeno quinquennale in possesso dei
requisiti di cui all'art. 8, comma 11-sexies, della legge".
- - Si riporta il testo dell'art. 9 del decreto
legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, gia' citato nelle note alle premesse:
- "Art. 9 (Scuole di formazione e studio). - 1.
Presso i seguenti istituti operano scuole di alta formazione e di studio: Istituto
centrale del restauro; Opificio delle pietre dure; Istituto centrale per la patologia del
libro.
- 2. Gli istituti di cui al comma 1 organizzano
corsi di formazione e di specializzazione anche con il concorso di universita' e altre
istituzioni ed enti italiani e stranieri e possono, a loro volta, partecipare e
contribuire alle iniziative di tali istituzioni ed enti.
- 3. L'ordinamento dei corsi delle scuole, i
requisiti di ammissione e i criteri di selezione del personale docente sono stabiliti con
regolamenti ministeriali adottati, ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto
1988, n. 400, con decreto del Ministro, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei
Ministri - Dipartimento per la funzione pubblica e con il Ministro del tesoro, del
bilancio e della programmazione economica. Con decreto del Ministro possono essere
istituite sezioni distaccate delle scuole gia' istituite.
- 4. Con regolamento adottato con le modalita' di
cui al comma 3 si provvede al riordino delle scuole di cui all'art. 14 del decreto del
Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409".
- Nota all'art. 8:
- - La legge 4 gennaio 1968, n. 15, reca:
"Norme sulla documentazione amministrativa e sulla legalizzazione e autenticazione di
firme".
- Note all'art. 9:
- - Si riporta il testo dell'art. 22, comma 7, del
decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34, gia' citato nelle note
alla premessa:
- "7. I certificati di esecuzione dei lavori
sono redatti in conformita' allo schema di cui all'allegato D e contengono la espressa
dichiarazione dei committenti che i lavori eseguiti sono stati realizzati regolarmente e
con buon esito; se hanno dato luogo a vertenze in sede arbitrale o giudiziaria, ne viene
indicato l'esito. Ai fini della qualificazione per i lavori sui beni soggetti alle
disposizioni in materia di beni culturali e ambientali e per gli scavi archeologici, la
certificazione deve contenere l'attestato dell'autorita' preposta alla tutela del bene
oggetto dei lavori, del buon esito degli interventi eseguiti. Sono fatti salvi i
certificati rilasciati prima della data di entrata in vigore del presente
regolamento".
- - Si riporta il testo dell'art. 23, del citato
decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34:
- "Art. 23 (Criteri di accertamento e di
valutazione dei lavori eseguiti all'estero). - 1. Per i lavori eseguiti all'estero da
imprese con sede legale in Italia, il richiedente produce:
- a) per i Paesi aderenti all'Unione europea, la
certificazione rilasciata dal committente ed il certificato di collaudo, laddove emesso;
- b) per gli altri Paesi una attestazione rilasciata
dal tecnico di fiducia del consolato competente, vistata dal medesimo dalla quale
risultano i lavori eseguiti, il loro ammontare, i tempi di esecuzione nonche' la
dichiarazione che i lavori furono eseguiti regolarmente e con buon esito;
- c) una copia del contratto e ogni documento
comprovante i lavori eseguiti".
- Nota all'art. 10:
- - La legge 4 gennaio 1968, n. 15, e' gia' stata
citata nelle note all'art. 8.
- Nota all'art. 11:
- - Si riporta il testo dell'art. 13, comma 7, della
citata legge 11 febbraio 1994, n. 109:
- "7. Qualora nell'oggetto dell'appalto o della
concessione rientrino, oltre ai lavori prevalenti, opere per le quali sono necessari
lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessita' tecnica,
quali strutture, impianti ed opere speciali, e qualora ciascuna di tali opere superi
altresi' in valore il 15 per cento dell'importo totale dei lavori, esse non possono essere
affidate in subappalto e sono eseguite esclusivamente dai soggetti affidatari. In tali
casi, i soggetti che non siano in grado di realizzare le predette componenti sono tenuti a
costituire, ai sensi del presente articolo, associazioni temporanee di tipo verticale,
disciplinate dal regolamento che definisce altresi' l'elenco delle opere di cui al
presente comma".
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