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COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERAZIONE 27 dicembre 2002
Sistema per l'attribuzione del codice unico di progetto di investimento pubblico (CUP). (Deliberazione n. 143/2002).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto l'art. 1, commi 1 e 5, della legge 17 maggio 1999, n. 144,
che prevede, fra l'altro, l'istituzione, presso questo Comitato, di
un sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP), basato
su una banca dati comune a tutte le amministrazioni;
Visto l'art. 11, commi l e 2, del disegno di legge recante
"Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione"
(A.S. n. 1271-B), approvato definitivamente dal Senato il 20 dicembre
2002, il quale prevede che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, ai fini
del suddetto monitoraggio, ogni progetto d'investimento pubblico,
nuovo o in corso di attuazione, sia dotato di un "codice unico di
progetto" (CUP), demandando a questo Comitato il compito di
disciplinarne modalita' e procedure attuative;
Visto l'art. 28 del disegno di legge finanziaria 2003 (A.C. n.
3200-bis-B), approvato definitivamente dalla Camera dei deputati il
23 dicembre 2002, che, al comma 3, al fine di garantire la
rispondenza dei conti pubblici alle condizioni dell'art. 104 del
trattato istitutivo della Comunita' europea e delle norme
conseguenti, stabilisce, fra l'altro, che tutti i pagamenti delle
amministrazioni pubbliche siano codificati con criteri uniformi su
tutto il territorio nazionale, e, al comma 5, prevede, fra l'altro,
che il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza
unificata Stato-regioni, stabilisca con propri decreti la
codificazione, le modalita' ed i tempi per l'attuazione delle
disposizioni di cui al comma 3;
Vista la propria delibera 6 agosto 1999, n. 134, che, fra l'altro,
ha istituito, presso questo Comitato, un gruppo di coordinamento per
le attivita' connesse alla predisposizione del sistema di
monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP),
Vista la propria delibera 15 febbraio 2000, n. 12 (Gazzetta
Ufficiale n. 91/2000), con la quale, fra l'altro, e' stata prevista
l'individuazione di tutti gli investimenti pubblici attraverso un
codice identificativo unico (CUP) e sono stati costituiti due gruppi
di lavoro per l'attivazione del codice unico di progetto (CUP) e per
le attivita' propedeutiche all'avvio del sistema di monitoraggio
degli investimenti pubblici (MIP);
Vista la propria delibera 21 dicembre 2000, n. 144 (Gazzetta
Ufficiale n. 64/2001, con la quale si e' dato avvio, in linea con il
documento approvato dalla Conferenza Stato-regioni il 9 novembre
2000, alla procedura di assegnazione automatica del codice unico di
progetto (CUP), prevedendo che detto codice - basato sui dati
caratteristici del singolo progetto - sia assegnato con apposita
procedura, operante in ambito CIPE, partendo dall'immissione guidata
di alcune informazioni di base;
Considerato che con la citata delibera n. 144/2000 e' stata avviata
anche la fase di realizzazione dell'infrastruttura di base per
fornire le informazioni raccolte ed organizzate attraverso
l'attribuzione del CUP, in linea con il documento relativo
all'architettura del sistema di monitoraggio degli investimenti
pubblici (MIP), approvato dalla Conferenza Stato-regioni nella
predetta seduta del 9 novembre 2000;
Tenuto conto del lavoro svolto e delle linee d'indirizzo definite
dall'apposito gruppo di coordinamento, di cui alla propria delibera
n. 134/1999, e dell'attivita' svolta dai gruppi tecnici, di cui alla
propria delibera- n. 12/2000 con il coinvolgimento anche delle
regioni e degli altri soggetti interessati;
Tenuto conto in particolare degli esiti positivi della fase di
messa a punto e di sperimentazione del meccanismo di assegnazione del
CUP, come da informativa resa a questo Comitato il 21 dicembre 2001;
Ritenuto di dover disciplinare, ai sensi dell'art. 11 della citata
legge "ordinamentale" (A.S. 1271-B), le modalita' e le procedure
necessarie per consentire l'uso del CUP a partire dal 2003 e per lo
sviluppo del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici
(MIP);
Considerato che il ristretto tempo disponibile fra l'approvazione
della legge "ordinamentale" e l'entrata in funzione del sistema CUP
rende necessario utilizzare il primo semestre 2003 per consentire
l'effettiva andata a regime di tale sistema e per garantire al
contempo un'adeguata attivita' di informazione per confronti dei
soggetti responsabili, nonche' il loro accreditamento e l'eventuale
delega ai soggetti "concentratori".
Tenuto conto che e' in corso di formalizzazione uno specifico
accordo fra il servizio centrale di segreteria del CIPE e la Consip
S.p.a., relativo in particolare alle dotazioni di hardware e di
software ed ai servizi necessari per il funzionamento del sistema
CUP, ivi compreso il servizio di help desk;
Acquisito, nella riunione del 19 dicembre 2002, il parere della
Conferenza unificata Stato-regioni e Stato, citta' ed autonomie
locali;
Su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze;
Delibera:
Art. 1.
Sistema di codice unico di progetto, CUP
1.1. Obbligatorieta' del CUP.
Ai sensi dell'art. 11, commi l e 2, del disegno di legge recante
"Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione
(A.S. n 1271-B) richiamato in premessa, ogni progetto d'investimento
pubblico e' dotato di uno specifico "Codice unico di progetto" (CUP),
che deve essere richiesto, dai soggetti responsabili di cui al
successivo punto 1.4, al sistema operante nell'ambito di questo
Comitato, che lo attribuisce in via automatica.
1.2. Progetti d'investimento da assoggettare al sistema CUP.
Si considera, ai fini del sistema CUP, la definizione
d'investimento pubblico adottata dalla Conferenza Stato-regioni nella
seduta del 10 febbraio 2000, nell'ambito del parere reso sulle
"Proposte d'indirizzi generali ai fini della progettazione e
costruzione delle reti dei nuclei di valutazione e verifica degli
investimenti pubblici, di cui all'art. 4, comma 3 della direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 settembre 1999".
La definizione di progetto d'investimento pubblico adottata e'
descritta nell'allegato (punto A.1), che costituisce parte integrante
della presente delibera.
1.3. Struttura del CUP.
Come stabilito in sede di approvazione del sistema CUP da parte
della Conferenza Stato-regioni nella riunione del 9 novembre 2000 di
cui alle premesse e come meglio specificato nell'allegato (punto
A.2), il CUP e' un codice alfanumerico a 15 posizioni, articolato su
due componenti, alle quali sono associate, a livello concettuale, le
seguenti caratteristiche informative:
primo componente: consente la classificazione del progetto
tramite indicatori relativi a soggetto richiedente, localizzazione e
categoria d'investimento, oltre alla descrizione dell'oggetto
progettuale;
secondo componente: consente la caratterizzazione degli aspetti
finanziari del progetto, tramite elementi relativi all'anno di
finanziamento, al costo complessivo ed al finanziamento pubblico
assegnato, nonche' all'articolazione di tutte le fonti di cui il
progetto si avvale.
1.4. Soggetti competenti per la richiesta del CUP, soggetti abilitati
e procedura di accreditamento
1.4.1. La responsabilita' della richiesta del CUP e' attribuita
all'amministrazione, ovvero al soggetto titolare del progetto, cui
competono l'attuazione degli interventi e' l'erogazione delle
relative risorse finanziarie pubbliche, destinate alla realizzazione
degli interventi.
Pertanto, soggetti responsabili della richiesta del CUP risultano:
per i lavori pubblici (ex legge n. 109/1994): le stazioni
appaltanti e/o i soggetti aggiudicatori;
per studi, indagini e progettazioni relative a lavori pubblici:
l'amministrazione o il soggetto che ne dispone l'esecuzione e a cui
spetta la decisione di sostenerne la spesa mediante finanziamento
pubblico;
per gli aiuti alle attivita' produttive, per gli interventi in
campo formativo, per i procetti di ricerca e per altri incentivi o
forme d'intervento: le amministrazioni cui spetta la titolarita'
della concessione o della erogazione del finanziamento pubblico.
1.4.2. I soggetti responsabili, cui e' riservata la funzione di
richiesta del CUP, sono abilitati ad accedere al sistema mediante
idonea procedura d'accreditamento, definita nell'allegato (punto
A.3), ed hanno facolta' di richiedere l'abilitazione di uno o piu'
utenti, anche in tempi successivi.
Gli utenti accreditati dai soggetti responsabili rispondono ad
esigenze organizzative proprie di ciascun soggetto; in relazione a
tali esigenze, e' facolta' dei soggetti suddetti, fra l'altro, di
delegare, sulla base di specifici accordi, le funzioni di richiesta
del CUP ad idoneo soggetto pubblico abilitato (cosiddetto
"concentratore") che ne dara' evidenza nel sistema, ferme restando le
responsabilita' dei primi per quanto concerne l'obbligo di richiesta
di assegnazione del CUP e la correttezza dei dati inseriti nel
sistema.
1.4.3. Possono altresi' interagire con il sistema CUP anche altri
soggetti pubblici, al fine di ricevere le informazioni di proprio
interesse. A tal fine, la procedura di accreditamento prevede diversi
profili di utenza, per consentire ad alcuni soggetti di immettere e
di leggere informazioni sul sistema CUP, e ad altri solo di leggere
dette informazioni (vedi-allegato, punti A.3.3. ed A.3.4.).
1.5. Modalita' e tempi di registrazione dei progetti di investimento
pubblico al sistema CUP.
1.5.1. Dal 1 gennaio 2003 e' operativa la citata procedura di
accreditamento al sistema CUP dei soggetti responsabili, di cui al
precedente comma 1.4.
Dalla stessa data, i soggetti responsabili possono richiedere la
registrazione dei progetti d'investimento pubblico al sistema CUP.
Per i motivi indicati in premessa, l'andata a regime del sistema
CUP decorre dal 1 luglio 2003, relativamente ai progetti che
comportano un investimento complessivo superiore a Euro 100.000.
Per i progetti di investimento complessivo fino a Euro 100.000;
l'andata a regime decorre dal 1 gennaio 2004.
1.5.2. La registrazione al sistema CUP dei progetti che comportano
un investimento complessivo di importo superiore a Euro 100.000, in
corso al 1 luglio 2003, e' obbligatoria:
entro la data della prima richiesta formale di risorse pubbliche
o il primo provvedimento di pagamento che utilizzi tali risorse,
successivi al 1 luglio 2003;
prima della pubblicazione dei bandi di gara, successivi al 1
luglio 2003, e nelle procedure previste per l'appalto dei lavori;
comunque entro il 31 dicembre 2003.
1.5.3. La registrazione al sistema CUP dei progetti che comportano
un investimento complessivo di importo superiore a Euro 100.000 ed
attivati successivamente al 1 luglio 2003 e' obbligatoria:
per i lavori pubblici, entro il momento dell'emissione dei
provvedimenti amministrativi che ne determinano il finanziamento
pubblico o ne autorizzano l'esecuzione nel caso in cui risulti
indiretto il finanziamento pubblico;
per gli aiuti e le altre forme d'intervento, entro il momento
dell'approvazione dei provvedimenti amministrativi di concessione o
di decisione del finanziamento.
1.5.4. Nell'allegato (punti A.2.2 ed A.2.3), e' disciplinata la
facolta' dei soggetti responsabili di richiedere ed assegnare CUP
provvisori, con solo la prima componente, ai progetti d'investimento
pubblico non ancora finanziati.
1.6. Registrazione dei progetti ad elevata complessita' realizzativa:
CUP Master
1.6.1. Nell'ambito del sistema CUP deve essere consentita la
riconoscibilita' dei progetti con un livello di complessita'
realizzativa tale da prevederne l'esecuzione mediante una serie di
progetti distinti, ma integrati sotto il profilo logico funzionale o
temporale; pertanto, nel caso d'interventi che risultino attuati
secondo articolazioni progettuali distinte, funzionalmente o
temporalmente, le amministrazioni, all'atto della richiesta dei CUP
per ciascuna delle suddette articolazioni, registrano riferimento al
CUP relativo alla prima articolazione inserita nel sistema CUP: tale
CUP di riferimento assume la definizione di CUP Master del progetto
globale.
In tal modo, dato che i CUP dei singoli progetti attuativi fanno
riferimento ad un unico CUP Master, il sistema CUP consente la
riconducibilita' di tale serie di progetti al suddetto progetto
complesso, e quindi la sommabilita', specie sotto il profilo della
spese e dei finanziamenti, delle informazioni relative ai progetti
attuativi.
1.6.2. Il CUP Master risulta coincidente con il codice del progetto
che avvia la fase realizzativa dello schema progettuale globale:
pertanto il CUP Master e' di norma assegnato, come CUP definitivo, al
primo fra i progetti integrati che consegue un finanziamento pubbhco
cui e' possibile il connettere tutti i successivi progetti afferenti
lo stesso schema progettuale globale.
1.6.3. I criteri ed i casi di utilizzazione del CUP Master sono
descritti nell'allegato (punto A.4.).
1.7. Istituzione della struttura di supporto al sistema CUP.
1.7.1. Per l'ulteriore sviluppo del Sistema di monitoraggio degli
investimenti pubblici (MIP) e del CUP il servizio centrale di
segreteria del CIPE provvede, entro un mese dalla data di
pubblicazione della presente delibera, ad attivare un apposito gruppo
tecnico di coordinamento, nel quale saranno rappresentati i nuclei di
valutazione e verifica delle amministrazioni centrali e regionali e
gli uffici di statistica regionale ex lege n. 144/1999, gli enti
locali, l'osservatorio per i lavori pubblici; gli altri soggetti
interessati e l'ISTAT, quest'ultimo, in particolare, per gli aspetti
connessi al sistema di classificazione adottato;
Al fine di assicurare la necessaria assistenza alla gestione del
sistema CUP, il predetto servizio organizzera' altresi', entro lo
stesso termine, un'idonea struttura con il compito di supportare i
soggetti abilitati e l'help desk del sistema, in particolare per i
problemi connessi alla fase d'introduzione del CUP ed alle connesse
attivita' di informazione nei confronti dei soggetti responsabili.
1.7.2. Al fine di consentire la necessaria tempestivita' della
risposta ai quesiti che le saranno posti dagli utenti, la suddetta
struttura potra' avvalersi di una rete di funzionari di riferimento,
i cui componenti saranno tempestivamente individuati dal servizio
centrale di segreteria del CIPE, in base alle designazioni da
richiedere, con riferimento alle diverse tipologie d'investimento
pubblico, alle amministrazioni ed agli altri enti interessati.
1.7.3. La suddetta struttura riferira', con periodicita'
semestrale, al servizio sopra richiamato, facendosi carico anche di
eventuali proposte di aggiornamento, e comunque di evoluzione del
sistema CUP.

 

Art. 2.
Ulteriore sviluppo del sistema di monitoraggio
degli investimenti pubblici, MIP
Entro il 30 settembre 2003 questo Comitato approvera', d'intesa con
la Conferenza unificata Stato-regioni e Stato, citta' ed autonomie
locali, la proposta concernente l'ulteriore sviluppo del sistema di
"monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e l'alimentazione
della connessa banca dati operante nell'ambito del Comitato, tenuto
conto delle proposte formulate al riguardo dal gruppo tecnico di
coordinamento di cui al precedente punto 1.7.1.

Roma, 27 dicembre 2002

Il Presidente delegato
Tremonti
Il segretario del CIPE
Baldassarri
Registrato alla Corte dei conti il 28 marzo 2003
Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 2
Economia e finanze, foglio n. 212

 

Allegato

A.1. Progetti d'investimento pubblico da assoggettare al sistema CUP.
A.1.1. Come richiamato al 1.2. del deliberato, si recepisce, ai
fini del sistema CUP, la definizione d'investimento pubblico adottata
dalla Conferenza Stato-regioni, nella seduta del 10 febbraio 2000,
nell'ambito del parere reso sulle "Proposte d'indirizzi generali ai
fini della progettazione e costruzione delle reti dei nuclei di
valutazione e verifica degli investimenti pubblici, di cui all'art.
4, comma 3, della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri
del 10 settembre 1999".
Pertanto saranno registrati al sistema CUP i progetti di
investimento pubblico, finanziati con risorse provenienti da bilanci
di enti pubblici (amministrazioni centrali, regionali, locali, altri
enti pubblici) o di societa' partecipate, direttamente o
indirettamente, da capitale pubblico, destinate al finanziamento o al
cofinanziamento di lavori pubblici (come individuati dalla legge 11
febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni ed integrazioni) ed
all'agevolazione di servizi ed attivita' produttive e finalizzate
alla promozione delle politiche di sviluppo.
Saranno comunque registrate al sistema CUP tutte le tipologie
progettuali ammissibili al cofinanziamento dei fondi strutturali o
ricomprese negli strumenti di programmazione negoziata.
A.1.2. In linea di massima, un progetto s'identifica in un
complesso di attivita' realizzative e/o di strumenti di sostegno
economico afferenti un medesimo quadro economico di spesa, oggetto
della decisione di finanziamento pubblico.
Ad esempio, nel caso di lavori pubblici il progetto coincide con
l'entita' progettuale oggetto di comunicazione per la formulazione
dei Piani annuali ai sensi della citata legge n. 109/1994; nel caso
degli aiuti il progetto coincide con la singola iniziativa agevolata;
nel caso degli interventi formativi il progetto coincide con
l'aggregato di moduli formativi afferenti la singola concessione di
finanziamento.
A.1.3. Il CUP non e' richiesto per i trasferimenti di risorse
finanziarie fra Stato e regioni o province autonome o comuni, o fra
Stato, regioni, province e comuni e societa' da questi partecipate,
direttamente o indirettamente: il CUP dovra' tuttavia essere
successivamente richiesto, da parte dei soggetti responsabili di cui
al punto 1.4 del deliberato, in sede di utilizzo di tali risorse.
A.2. Descrizione del CUP e delle sue due componenti
A.2.1. Come accennato al comma 1.3., il CUP e' un codice
alfanumerico a 15 posizioni, ed e' articolato su due componenti, alle
quali sono associate, a livello concettuale, le seguenti
caratteristiche informative:
primo componente: consente la classificazione del progetto
tramite indicatori relativi al soggetto richiedente, alla
localizzazione e categoria d'investimento, oltre alla descrizione
dell'oggetto progettuale;
secondo componente: consente la caratterizzazione degli aspetti
finanziari del progetto, tramite elementi relativi all'anno di
finanziamento, al costo complessivo ed al finanziamento pubblico
assegnato, nonche' all'articolazione di tutte le fonti di cui il
progetto si avvale.
A.2.2. La registrazione delle informazioni di primo e di secondo
componente puo' avvenire in maniera contestuale o in tempi diversi.
In particolare:
primo componente: contiene le informazioni della registrazione,
facoltativa, eventualmente effettuata all'atto della richiesta di
finanziamento o dell'inserimento in un Piano;
secondo componente: contiene le informazioni della
registrazione, obbligatoria, effettuata secondo quanto previsto al
punto 1.5. del deliberato e comunque all'atto dell'assegnazione del
finanziamento, in aggiunta alle informazioni della prima componente,
ove questa sia stata gia' attribuita; ove non si sia proceduto alla
registrazione facoltativa di cui sopra, la prima componente sara'
definita ed assegnata unitamente alla seconda.
A.2.3. L'eventuale registrazione delle informazioni relative alla
sola prima componente permette di assegnare un codice parziale (CUP
provvisorio), da completare successivamente con l'inserimento delle
informazioni sottese dalla seconda componente, perfezionando cosi' la
fase di generazione del CUP.
La registrazione con il CUP provvisorio non comporta di massima
la pubblicita' dei dati immessi, che restano accessibili alla sola
amministrazione che ha provveduto alla registrazione stessa, finche'
non e' richiesto il CUP completo.
A.3. Procedura di accreditamento
A.3.1. Il sistema CUP, operante presso il CIPE, consente di
accreditare e di riconoscere gli utenti che devono poter interagire
con il sistema stesso.
A.3.2. Su richiesta scritta, trasmessa per via telematica, dei
soggetti responsabili e degli altri soggetti di cui al comma 1.4.3.,
il sistema CUP provvede a rilasciare agli stessi un codice
d'identificazione ed una parola chiave, che consentono d'interagire
con il sistema CUP.
A.3.3. Il codice d'identificazione e la parola chiave sono
associati, in base a quanto indicato dal richiedente, a diversi
profili di utenza, definiti in base a tipologie standard di utenti,
ciascuna delle quali abilitata a specifiche classi di funzionalita'
(richiesta ed ottenimento del CUP e/o consultazione) secondo le
indicazioni del gruppo tecnico di coordinamento di cui al punto
1.7.1.
A.3.4. I soggetti abilitati hanno la facolta' di richiedere, in
base alle loro esigenze operative, la registrazione anche di piu'
utenti, eventualmente proponendo per ciascuno uno specifico profilo
di utenza.
A.4. Criteri di utilizzazione del CUP Master
A.4.1. -Nel caso di:
intervenfi infrastrutturali di particolare complessita'
realizzativa (ospedali, dighe, aeroporti, porti, strutture per la
logistica, centri per la ricerca, lo studio ed il commercio, impianti
di trattamento reflui e rifiuti, impianti di produzione e
distribuzione dell'energia);
grandi opere a rete (strade, ferrovie, schemi acquedottistici e
per il ciclo integrato dell'acqua), i soggetti responsabili, all'atto
della richiesta dei CUP, dovranno riferire la registrazione delle
sotto-articolazioni progettuali al CUP Master corrispondente al
progetto complesso, in cui la singola articolazione s'inquadra.
A.4.2. In linea di massima, nel caso ad esempio di lavori
pubblici di cui alla legge n. 109/1994, l'avvio di uno schema
progettuale globale a realizzabilita' non unitaria e' identificabile
con il finanziamento dello studio di fattibilita', per cui il CUP
Master puo' coincidere con-il CUP relativo a detto studio; i
successivi progetti, afferenti il medesimo disegno progettuale
globate, risulteranno riferiti al CUP assegnato allo studio di
fattibilita', CUP che da quel momento assumera' la funzione di CUP
Master dell'insieme di progetti facenti capo al disegno progettuale
globale.
Particolare attenzione andra' quindi posta dai soggetti
responsabili nell'identificare quei progetti la cui esecuzione e' da
considerarsi unitaria e che sono riconducibili ad un unico CUP
Master.

 

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