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 Rapporti Trimestrali delle Procedure di Affidamento - Quarto Trimestre 2013 
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Pubblicazione trimestrale: procedure di affidamento perfezionate di importo superiore o uguale a 40.000 euro. Aggiornato a dicembre 2013

La presente pubblicazione è aggiornata al quarto trimestre del 2013. Al pari dei rapporti trimestrali precedenti, i dati si riferiscono alle procedure di affidamento perfezionate vale a dire alle procedure per le quali è stato pubblicato un bando (nel caso di procedure aperte) o per le quali è stata inviata una lettera di invito (nel caso di procedure ristrette o negoziate). Per questa ragione l’analisi potrebbe risultare al netto di alcuni appalti anche di grande importo affidati tramite procedure ristrette che non risultano ancora perfezionati nella Banca dati dell’Osservatorio alla data di pubblicazione della presente relazione trimestrale. Questi appalti, infatti, pur banditi nel corso del 2013, potrebbero non risultare inclusi in questo Rapporto e conseguentemente il valore complessivo dei contratti riferiti al periodo esaminato potrebbe risultare parzialmente sottostimato.
Nell’analisi sono state considerate tutte le procedure che presentano un importo, stabilito a monte dell’affidamento, superiore o uguale  a 40.000 euro. Tale importo non è da confondere con l’importo contrattuale che tiene conto del ribasso di aggiudicazione.
Rispetto alle pubblicazioni trimestrali precedenti, la presente pubblicazione è arricchita con ulteriori dati informativi riguardanti la distribuzione delle procedure di affidamento per Osservatorio regionale di competenza, per modalità di realizzazione e per tipologia di stazione appaltante.
Nelle tabelle e nei grafici allegati si forniscono diverse elaborazioni attraverso le quali è possibile approfondire, secondo le proprie esigenze di analisi, i diversi aspetti riguardanti la struttura e la dinamica della domanda dei contratti pubblici nel periodo considerato. Il Rapporto Trimestrale è suddiviso in 4 sezioni di cui una generale contenente le statistiche aggregate dei contratti pubblici e tre sezioni di dettaglio relative alle diverse tipologie di contratto (lavori, servizi e forniture).
Qui di seguito vengono sinteticamente presentati i principali risultati delle elaborazioni e delle analisi effettuate.

Sezione Generale
Procedure perfezionate per l’affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture

Grafici e Tabelle - .pdf 560 kb

Nel corso del 2013 le stazioni appaltanti hanno attivato una domanda di contratti pubblici corrispondente ad un importo complessivo pari a 87 miliardi di euro, ripartito per il 78,6% nell’ambito dei settori ordinari e per il restante 21,4% nell’ambito dei settori speciali 1,

(cfr. Grafico A1a e Tabella 1a). Indipendentemente dal settore di appartenenza, nel periodo considerato (gennaio – dicembre 2013), la distribuzione per tipologia di contratto ha evidenziato una domanda di lavori pari a 21,7 miliardi di euro (25% dell’ammontare complessivo), di servizi pari a 38,5 miliardi di euro (44,2% dell’ammontare complessivo) e di forniture pari a 26,9 miliardi di euro (30,8% dell’ammontare complessivo).
Il numero di procedure di affidamento perfezionate nel 2013 è stato pari a 125.196. Di queste 104.077 (83,1% del totale) hanno interessato i settori ordinari e 21.119 (16,9%) i settori speciali (cfr. Grafico A1b). L’analisi disaggregata per tipologia di contratto ha evidenziato che per i lavori pubblici sono state attivate 34.015 procedure, per i servizi 47.704 procedure e per le forniture 43.477 procedure (cfr. Tabella 1a).
Nel 2013 la tipologia di stazione appaltante che ha maggiormente attivato procedure di affidamento è quella dei “Comuni” che complessivamente assorbono il 26,3% del numero di procedure corrispondente al 15,5% del valore complessivo delle procedure di importo uguale o superiore a 40.000 euro (cfr. Tabella 1b).
A livello territoriale le procedure di affidamento del 2013 sono state poste in essere da amministrazioni tenute ad inviare i dati all’Osservatorio centrale in quanto la loro attività si riflette su tutto il territorio nazionale (21,4% del numero corrispondente al 40,3% del valore). Quando si analizzano le procedure delle amministrazioni con attività riconducibili specificamente al territorio regionale, si nota come la Lombardia è la regione che assorbe gli importi maggiori delle procedure di affidamento del 2013 (9,9%) (cfr. Tabella 1c).

 

Il confronto tra il 2012 ed il 2013 (Tabella 2a), ha evidenziato una contrazione della domanda complessiva sia in termini di numerosità delle procedure di affidamento perfezionate (diminuite del 7,5%) sia in termini di importo complessivo (diminuito dell’10,9%  corrispondente a 10,7 miliardi di euro).
È interessante notare, in particolare per il settore ordinario, come nel confronto tra il 2012 ed il 2013, a fronte di una contrazione degli importi di quelle procedure attivate per mezzo di contratti di appalto o di concessione ci sia stato un forte incremento degli accordi quadro sia in termini di numero (+14%) sia in termini di valore (+20,3%). Si può sostenere che l’aumento degli accordi quadro sia strettamente connesso ad una normativa in evoluzione a sostegno di modalità di realizzazione degli acquisti pubblici che privilegiano l’aggregazione tra stazioni appaltanti al fine di garantire quelle economie di scala difficilmente realizzabili da una domanda eccessivamente polverizzata. 
La Tabella 3 contiene l’analisi incrociata delle informazioni sul settore e sulla classe di importo dell’appalto. Dai dati emerge che la diminuzione complessiva dell’ammontare (-10,9%) è attribuibile, in particolare, agli appalti che rientrano nelle classi di importo tra 40.000 e 150.000 euro e in quella superiore a 25 milioni di euro. La contrazione è forte, in particolare, per gli affidamenti di importo superiore a 25 milioni di euro nei settori ordinari ed in quelli speciali.
L’analisi dell’andamento dell’importo complessivo per trimestre (cfr. Tabella 4) denota una contrazione generalizzata della domanda anche se più forte nel terzo e quarto trimestre.
Con riferimento all’analisi dell’andamento per tipologia di contratto (cfr. Tabella 5), la diminuzione del valore delle procedure perfezionate ha registrato nel 2013 una contrazione imputabile, in larga misura, agli appalti relativi a tutte le tipologie di contratto dei settori speciali ed agli affidamenti di lavori (-14%) e servizi (-13,3%) nei settori ordinari.
In particolare, nel corso del 2013 gli affidamenti per contratti di servizi hanno subito una forte riduzione in termini di valore registrando un decremento simile a quello dei lavori. Al contrario per gli affidamenti per contratti di forniture si registra una diminuzione rispetto al 2012 solo del 2,3% e addirittura si evidenzia un incremento quando si analizzano i soli settori ordinari.
L’analisi approfondita per tipologia di contratto (lavori, servizi e forniture) è fornita attraverso i dati contenuti all’interno delle specifiche sezioni di dettaglio che vengono rese disponibili nel presente Rapporto.

Sezione Lavori
Procedure perfezionate per l’affidamento di contratti pubblici di lavori

Grafici e Tabelle - .pdf 390 kb

L’analisi nel settore delle opere pubbliche (cfr. Tabella 6c)  mostra una netta diminuzione della domanda sia in termini di numero delle procedure che in termini di valore (- 12,9% per il numero e -15,7% per il valore).
Le stazioni appaltanti più attive nell’ambito dei lavori pubblici sono i comuni che concentrano quasi il 23% della domanda anche se l’importo medio dei loro affidamenti è poco superiore a 300.000 euro.
La riduzione del valore delle procedure riguarda i lavori dei settori ordinari (-13,97%) e dei settori speciali (-20,18%); le riduzioni sono particolarmente consistenti nel caso di lavori di importo superiore a 25 milioni di euro.
A livello di modalità di realizzazione i dati mostrano un forte aumento in termini percentuali degli accordi quadro utilizzati soprattutto per affidamenti di lavori per la manutenzione stradale (cfr. Tabella 6d). 

Sezione Servizi
Procedure perfezionate per l’affidamento di contratti pubblici di servizi

Grafici e Tabelle - .pdf 400 kb

La domanda di servizi registra una riduzione in termini di numero di procedure e di valore (rispettivamente – 7,02% e – 13,54%) (cfr. Tabella 9c).
Le stazioni appaltanti più attive nell’affidare contratti di servizi sono i comuni che coprono il 20,9% dell’importo complessivo e la Centrale di committenza nazionale (Consip spa), che copre il 17,5% della domanda (cfr. Tabella 9a). Per questa ragione, anche a livello territoriale, la domanda dei servizi è attivata da amministrazioni che hanno una valenza nazionale e che, per tale ragione, comunicano i loro dati all’Osservatorio centrale (cfr. Tabella 9b). 
Dall’analisi dei dati si evidenzia come nel confronto tra il 2012 ed il 2013 i contratti relativi a procedure di importo compreso tra 150.000 euro e 25 milioni di euro hanno sostenuto in parte il mercato degli appalti di servizi pubblici (cfr. Tabella 10).

Sezione Forniture
Procedure perfezionate per l’affidamento di contratti pubblici di forniture

Grafici e Tabelle - .pdf 400 kb

L’andamento degli appalti pubblici di forniture, nel confronto con il 2012, mostra una lieve flessione in termini di valore (-2,16%) e un incremento se si considerano i soli settori ordinari (+5,5%) (cfr. Tabella 12c).
Se si analizza la provenienza della domanda per i contratti di fornitura si vede abbastanza chiaramente come questa sia espressa prevalentemente da amministrazioni che operano nel settore della sanità (le aziende del servizio sanitario nazionale assorbono il 28,7% della domanda e le centrali di committenza regionale, anch’esse fortemente impegnate nel settore della sanità pubblica, coprono il 25,1% della domanda) (cfr. Tabella 12a).
L’utilizzo degli accordi quadro o convenzioni è particolarmente cresciuto nel confronto con il 2012 proprio nei settori ordinari dove sono ricompresi gli affidamenti del settore sanitario. Come accennato nella sezione generale del Rapporto, sembrerebbe che il settore degli appalti, soprattutto nel caso delle forniture e dei servizi, si stia sempre più orientando, anche per rispondere a precise disposizioni normative, a scegliere forme aggregate di acquisto per mezzo di stazioni appaltanti costituite ad hoc o attraverso modalità di realizzazione come, appunto, quella dell’accordo quadro (cfr. Tabella 12d).
La domanda di forniture è cresciuta, in particolare, in termini di valore per le procedure dei settori ordinari di importo compreso tra 5 e 25 mln di euro (+15,1%).
I settori speciali sono contraddistinti dal segno negativo per le procedure appartenenti a tutte le classi di importo considerate; la riduzione della domanda è particolarmente accentuata nel caso di procedure di importo tra 40.000 e 150.000 euro (-10,9%) e tra 1 milione e 5 milioni di euro (-12,5%) (cfr. Tabella 13).

1 I settori speciali sono quelli relativi al gas, all’energia termica, all’elettricità, all’acqua, ai trasporti, ai servizi postali, allo sfruttamento di area geografica (art.3, c.5, D.lgs.163/06).

 

Fonte: AVCP - Autorità Vigilanza Contratti Pubblici

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