APPALTI E GARE
Illegittimo derogare al principio rotazione appalti giustificandolo con ragioni
di urgenza8 dicembre 2023 -
Derogare al principio di rotazione degli appalti per ragioni di urgenza è
illegittimo. E’ quanto ha ribadito Anac di fronte alla volontà di affidamento
diretto all’appaltatore uscente da parte di un ente “poiché – visti i tempi di
realizzazione del progetto - non vi sarebbe la possibilità di avviare
un’indagine di mercato e svolgere una procedura negoziata”.
Con il parere in funzione consultiva n. 58/2023, l’Autorità ribadisce che la
rotazione risulta obbligatoria – imponendosi quindi al Rup -, quando “la
stazione appaltante intenda assegnare l’appalto mediante affidamento diretto
ovvero mediante procedura negoziata nella quale la stessa operi
discrezionalmente la scelta dei concorrenti da invitare”.
Anac spiega che “tenuto conto delle previsioni e della ratio dell’articolo 49
del nuovo Codice Appalti, nel caso di affidamento dello stesso contratto
all’impresa ‘uscente’, deve essere attentamente valutata dalla stazione
appaltante, previa verifica concreta e specifica, l’esistenza dei presupposti
legittimanti la deroga al principio di rotazione, fornendo adeguata e puntuale
motivazione in relazione a tutte le condizioni indicate dall’art. 49, del
Codice”. E il Rup è tenuto ad illustrare le ragioni che portano alla deroga
della rotazione.
La conclusione è che “stante l’eccezionalità della deroga al principio di
rotazione” nei limitati casi specificati dalla disposizione citata “non appare
coerente” un eventuale “affidamento diretto al contraente uscente del medesimo
contratto, fondato esclusivamente sull’esigenza di realizzare il progetto in
tempi celeri” pur nel caso in cui questi risultassero “incompatibili con lo
svolgimento un’indagine di mercato e di una procedura negoziata”. |
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