Opere Pubbliche - Dal Mit un nuovo
progetto alternativo per il Passante di Bologna
Con nuova soluzione
meno traffico, costi ridotti fino al 67% e meno consumo
suolo
14 dicembre 2018
– Il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti ha trasmesso al
concessionario Autostrade per l’Italia un nuovo
progetto, alternativo al precedente, per il Passante di
Bologna.
L’ipotesi progettuale che
il Ministero ha sottoposto al concessionario punta a
tener in debito conto tutte le istanze provenienti dal
territorio e dunque decongestionare davvero il traffico
sulla tangenziale annessa nel nodo di Bologna, ma con
una soluzione meno impattante per l’ambiente e anche
molto meno costosa delle precedenti, a beneficio delle
tasche dei cittadini che viaggiano.
Il progetto precedente del
Passante prevedeva la costruzione di una nuova
infrastruttura volta ad aumentare le corsie, per tutto
il tratto interessato, sia dell’autostrada, che non ne
ha esigenza, sia della tangenziale, al fine di
alleggerire il traffico e favorire la circolazione. Il
costo previsto era di 722 milioni di euro e i tempi di
realizzazione stimati in 5 anni e 3 mesi.
I tecnici del Ministero
propongono invece una soluzione mirata al problema, con
tre possibili scenari, che garantiscono tutti piena
sostenibilità ambientale, un ridottissimo consumo del
suolo e costi abbattuti anche del 67% rispetto al
progetto in valutazione precedentemente. Un risultato,
questo, che si traduce in più rispetto per il territorio
e un risparmio reale per i cittadini, che, come detto,
ne trarranno un vantaggio in termini di minori costi da
sostenere in tariffa.
L’idea progettuale prevede
la realizzazione di soluzioni volte a ridurre i
rallentamenti del traffico nel nodo di Bologna, e,
dunque, le emissioni; e un miglioramento del Trasporto
Pubblico Locale, sia tramite il suo potenziamento sia
tramite il decongestionamento della viabilità di
adduzione. La soluzione proposta dal MIT punta a
snellire e rendere fluido l'accesso e l’uscita dalla
tangenziale senza intaccare il flusso di chi invece deve
proseguire il viaggio. Per questo viene prevista la
realizzazione di una viabilità di servizio affiancata
alla complanare, per una lunghezza molto ridotta
rispetto al progetto originario e che, in base alle
differenti ipotesi progettuali, si limita fino a un
terzo circa dell’estensione complessiva del tracciato.
Il progetto elaborato dal
Mit è capace di raccogliere e convogliare le manovre di
ingresso e uscita dalle intersezioni contigue, lasciando
che il traffico passante usufruisca della sede attuale
della tangenziale senza intralcio, e prevedendo,
ripetiamo, un consumo del suolo molto più vantaggioso
rispetto alla soluzione precedente.
Fonte:
MIT |