APPALTI E GARE
Appalti Pubblici - Il mercato di
riferimento vale 139 Mld di Euro
Nel 2018 il valore
complessivo degli appalti di importo pari o superiore a
40.000 euro per entrambi i settori ordinari e speciali
si è attestato attorno ai 139,5 miliardi di euro. Tale
dato rappresenta il massimo della serie storica. Si
registra un leggero aumento dei valori del mercato
rispetto al precedente anno del 5,3% e un importante
aumento del 38,7% rispetto alla flessione negativa
avutasi nel 2016 per l’entrata in vigore del nuovo
codice.
Grafico 7.1 Valore complessivo a base di gara delle
procedure di affidamento
(bandi e inviti di importo superiore a 40.000 euro,
settori ordinario e speciale, 2014-2018)
Dalla serie storica di
cui al grafico 7.2 emerge che il leggero aumento della
domanda (pari al 5,3% rispetto all’anno precedente) ha
coinvolto in particolare i settori dei servizi e dei
lavori.
Nello specifico, il
settore dei servizi (pari a circa 66,8 miliardi di euro)
fa registrare un aumento del valore complessivo del
13,6% rispetto al precedente anno e di ben il 46,9%
rispetto al valore minimo del quinquennio 2014-2018
(avutosi nel 2015 e pari a circa 45,5 miliardi di euro).
Da tale serie storica
emerge, altresì, che il settore maggiormente in
espansione in termini percentuali è quello dei lavori,
che raggiunge nel 2018 il massimo della serie storica
(pari a circa 32,3 miliardi di euro,) facendo registrare
un aumento di ben 37,8% rispetto al precedente anno.
Questo è dovuto
soprattutto ad alcuni rilevanti appalti avutisi nei
settori speciali (pari a circa 3,0 miliardi di euro) e
relativi a realizzazione di linee ferroviarie ad alta
velocità.
Una contrazione si ha,
invece, nei volumi del settore delle forniture che, dopo
un importante aumento avutosi nel 2017, pari a circa
50,3 miliardi di euro, passano a circa 40,5 miliardi di
euro nel 2018, diminuendo del 19,4% rispetto al
precedente anno.
Grafico 7.2 Valore complessivo a base di gara delle
procedure di affidamento per settore (bandi e inviti di
importo superiore a 40.000 euro, tipologia di contratto
2014-2018)
Nella tabella 7.3 si
evidenziano le prime cinque categorie generali (OG) e le
prime cinque categorie speciali (OS), che in termini di
numerosità hanno avuto un maggiore impatto nell’anno
2018.
Dal raffronto con i dati del 2017 emerge che le
categorie OG1 e OG6 a fronte di un leggero aumento in
termini di numerosità di CIG perfezionati, hanno avuto
un rilevante aumento in termini di importo (+92,1% per
la cat. OG1 e +81,5% per la cat. OG6). Relativamente
alle categorie speciali (OS), quelle con maggiore
aumento percentuale in termini di volumi di spesa
risultano essere le categorie OS24, OS21 e OS6 (+37,2%
per la cat. OS24, +28,6% per la cat. OS21, + 26,4 per la
cat. OS6).
Tabella 7.3
Distribuzione delle procedure di affidamento, di importo
uguale o superiore di € 40.000, per le prime cinque
categorie generali e per le prime cinque categorie
speciali in ordine di numerosità (2017-2018)*
Nel grafico 7.4 viene
fornito un dettaglio delle prime 10 tipologie di
forniture (common procurement vocabulary - CPV) che, a
livello di importo, hanno avuto maggiore impatto
nell’anno 2018. Tali valori sono messi a confronto con i
relativi importi di cui al precedente anno. Da tale
grafico si evince che le tipologie di forniture che
vengono più acquisite sono quelle relative ai prodotti
armaceutici (che però hanno avuto una forte contrazione
nel 2018, dovuta, soprattutto, a meno appalti esperiti
da soggetti aggregatori nell’ambito del settore sanità,
avendo quest’ultimi già avviato procedure di durata
pluriennale negli anni precedenti), le apparecchiature
mediche, l’erogazione di energia elettrica, attrezzature
di trasporto, veicoli a motore, locomotive,
combustibili, ecc..
Grafico 7.4 Analisi comparata per categoria di forniture
a maggiore impatto nel 2018
Nel grafico 7.5 viene,
altresì, fornito un dettaglio delle prime 10 tipologie
di servizi (CPV) che, a livello di importo, hanno avuto
maggiore impatto nell’anno 2018. Analogamente con quanto
fatto per il settore delle forniture, tali valori sono
stati messi a confronto con i relativi valori di cui al
precedente anno. Da tale grafico si evince, come anche
nel passato, che i servizi per cui si spende
di più sono quelli relativi ai rifiuti urbani e
assistenza sociale (categorie in diminuzione rispetto al
2017) e quelli relativi a consulenza ICT, trasporto
terrestre, trasposto ferroviario, servizi
sanitariospedalieri, pulizia (categorie in aumento
rispetto al 2017).
Grafico 7.5 Analisi
comparata suddivisa per categoria di servizi a maggiore
impatto nel 2018
Dalla tabella 7.6 si
evince che nel quadro complessivo pesano (come sempre)
più i settori ordinari che assorbono l’84,0% del numero
delle procedure e circa il 66,9% dell’importo
complessivo della domanda. Tuttavia quest’anno, rispetto
agli anni precedenti, si registra a livello di importo
un cospicuo aumento nei settori speciali. Ciò è dovuto,
come già in parte precedentemente
evidenziato, ad alcune procedure di affidamento sia nel
settore dei lavori, per quasi 3,0 miliardi di euro,
relativi a realizzazione di linee ferroviarie ad alta
velocità, sia nel settore dei servizi, per quasi 3,9
miliardi di euro, relativi a servizi ferroviari o di
trasporto su gomma.
La tabella 7.7
evidenzia che l’aumento della domanda a livello di
importo rispetto al 2017 ha riguardato, per i settori
ordinari, principalmente le due fasce tra ≥ € 150.000 <
€ 1.000.000 (+13,6%) e tra ≥ € 1.000.000 < € 5.000.000
(+9,9%), mentre, per i settori speciali si registra un
aumento cospicuo
nelle ultime due fasce: quella tra ≥ € 5.000.000 < €
25.000.000 e quella ≥ € 25.000.000 che, rispetto al
precedente anno, aumentano rispettivamente del 45,2% e
50,2%.
Tabella 7.6
Distribuzione delle procedure di affidamento, di importo
uguale o superiore di € 40.000, suddivise per tipologia
di settore e di contratto (2018)
Tabella 7.7
Distribuzione delle procedure di affidamento, di importo
uguale o superiore di € 40.000, per classi di importo e
tipologia di settore (2017-2018)
La tabella 7.8 mostra,
invece, la distribuzione delle classi d’importo per
tipologia di contratto. Il maggiore aumento lo si è
avuto nel settore dei lavori, relativamente agli appalti
di grandi dimensioni in cui: per la fascia di importo ≥
€ 5.000.000 < € 25.000.000 si registra un aumento del
65,2% e nella fascia di importo ≥ € 25.000.000 si
registra un +47,2%.
Nel settore delle forniture si ha invece un’importante
contrazione, soprattutto nella fascia di importo ≥ €
25.000.000 in cui si registra un -40,2%. Questo è
dovuto, come già in precedenza accennato, all’effetto di
appalti di durata pluriennale, banditi da soggetti
aggregatori e/o centrali di committenza negli anni
precedenti.
Tabella 7.8
Distribuzione delle procedure di affidamento, di importo
uguale o superiore di € 40.000, per classi di importo e
tipologia di contratto (2017-2018)
Il grafico 7.9
evidenzia, invece, che nel quinquennio 2014-2018
l’importo medio dei lotti per tipologia di contratto sia
in crescita per il settore dei lavori e dei servizi,
mentre è in diminuzione per il settore delle forniture.
Tale dato è in linea con quanto precedentemente
rilevato, essendo quest’anno aumentati i lavori nei
settori speciali per fasce di importo rilevanti,
aumentati i servizi ma diminuite le forniture.
Grafico 7.9 Dinamica
del numero totale dei lotti e del loro importo medio per
tipologia di contratto (procedure di importo uguale o
superiore a 40.000 euro, settori ordinario e speciale,
2014-2018)
La modalità di
scelta del contraente
In merito alle modalità
di scelta del contraente, dall’analisi di cui alle
tabelle 7.10, 7.11, 7.12 e 7.13 si rileva che, in
termini di numerosità, con la procedura aperta si sono
assegnate nel 2018 circa il 25,0% delle procedure
totali. Mentre, complessivamente, nel 48,0% e nel 19,1%
dei casi (per un totale di ben il 67,0%), le SA sono
ricorse ad una procedura negoziata (con o senza bando) o
all’affidamento diretto.
Per quanto riguarda gli importi, anche nel 2018 la
procedura aperta si conferma la modalità con cui si
affida il maggior importo dei contratti pubblici (circa
il 52,2%); modalità di affidamento che è aumentata
rispetto al 2017 del 15,4% insieme alle procedure
ristrette (+22,8). In aumento, a livello di importo,
anche le procedure negoziate con bando (+37,8%), mentre,
in contrazione quasi
fisiologica abbiamo i sistemi dinamici di acquisizione
(-57,8%) che diminuiscono dopo una rilevante crescita
nel biennio precedente. In diminuzione, sempre a livello
di importo, le procedure negoziate senza bando (-16,9%)
e gli affidamenti diretti (-11,2%).
Nel dettaglio le tabelle 7.8, 7.9 e 7.10 in cui,
rispetto al precedente anno, vi è un’analisi comparata
suddivisa per tipo di settore (ordinario e speciale) e
per tipologia di contratto (lavori, servizi e
forniture).
Tabella 7.10
Distribuzione delle procedure di affidamento, di importo
uguale o superiore di € 40.000, per modalità di scelta
del contraente (2018)
Tabella 7.11
Distribuzione delle procedure di affidamento, di importo
uguale o superiore di € 40.000, per modalità di scelta
del contraente (2017-2018)
Le tipologie di
stazioni appaltanti
La tabella 7.14
focalizza, esclusivamente per l’anno 2018, l’attenzione
sulle procedure di affidamento (numerosità, importi
complessivi e percentuali) suddivise per tipologia di
SA.
Si precisa che la classificazione proposta è stata
definita a partire dai centri di costo/responsabilità
delle circa 32.000 SA presenti in BDNCP che hanno
perfezionato un CIG dal 2008 a oggi e che, anche quest’anno,
in attesa del completamento dell’Anagrafica Unica delle
Stazioni Appaltanti (AUSA), va considerata
esclusivamente ai soli fini statistici e non come
classificazione ufficiale delle SA su cui l’Autorità sta
continuando a lavorare in collaborazione con altre
istituzioni, in particolare l’ISTAT e il MEF (RGS e
Dipartimento del tesoro). In particolare, si evidenzia
che il valore complessivo della domanda dei circa 139,5
miliardi di euro è associata per il:
- 40,8% al settore
servizi di interesse generale, quali enti, concessionari
e imprese di elettricità, gas, trasporti,
telecomunicazioni, servizi postali, gestione rifiuti,
ecc. (con punte afferenti agli enti e concessionari in
ambito di trasporto ferroviario 9,6% o in ambito di
produzione, trasmissione e distribuzione di energia
elettrica 6,1%);
- 19,7% al settore enti locali (con punte di cui ai
comuni 9,2% e alle regioni 7,2%);
- 16,7% al settore sanità di cui l’8,0% afferente alle
aziende del servizio sanitario nazionale;
- il 12,2% alle centrali di committenza (escluse le
centrali di committenza del settore sanità), di cui il
6,4% afferente a Consip.
A livello di numerosità pesano, anche quest’anno,
maggiormente i CIG associati ai settori locali (30,1%),
seguiti dal settore servizi di interesse generale quali
elettricità, gas, trasporti, ecc. (23,9%) e da quelli
relativi al settore sanità (23,4%).
Il dettaglio, per macro-tipologia e tipologia di SA, è
riportato di seguito nelle tabelle 7.11 e 7.12.
Tabella 7.14
Distribuzione delle procedure di affidamento, di importo
uguale o superiore di €40.000, in relazione alla
macro-tipologia di SA (2018)
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