APPALTI E GARE
Decreto Semplificazioni:
deroga alle procedure d'appalto e riforma
abuso d'ufficio
Via libera al decreto Semplificazioni ma “salvo
intese”: mancano le ultime rifiniture tecniche. Sì alla semplificazione in
deroga della procedura d’appalto e alla riforma dell’abuso d’ufficio.
7 luglio 2020 -
Tema centrale del dl Semplificazioni la deroga per un anno (fino al 31 dicembre
2021) alla disciplina degli appalti. In questo modo si va a modificare il Codice
degli appalti nella parte in cui prevede i metodi di attribuzione dei contratti.
Si prevede l’affidamento diretto per importi inferiori a 150.000 euroe procedure
più snelle e senza bando per gli appalti di valore uguale o superiore a 5
milioni di euro.
Inoltre saranno possibili procedure senza bando di gara in caso di urgenze
legate all’emergenza coronavirus.
Il decreto Semplificazioni apporta modifiche incisive alla fattispecie di reato
di abuso d’ufficio in cui incorrono pubblici ufficiali e incaricati di un
pubblico ufficio. Si vuole eliminare la cosiddetta “sindrome della firma” e
limitare i margini di discrezionalità dei funzionari.
Il testo andrà a modificare l’articolo 323 del Codice penale precisando quali
sono le leggi e i regolamenti violati che fanno scattare il reato:
"tali specifiche regole non residuino margini di discrezionalità per il
soggetto, in luogo della vigente previsione che fa generico riferimento alla
violazione di norme di legge o di regolamento. Ciò al fine di definire in
maniera più compiuta la condotta rilevante ai fini del reato di abuso di
ufficio.”
Novità anche per quanto riguarda il capitolo legalità e controlli antimafia in
fase di aggiudicazione appalti:
“Fino al 31 luglio 2021, si prevede
l’applicabilità della procedura d’urgenza per il rilascio della
certificazione antimafia con revoca del beneficio o dell’agevolazione
attribuita al privato nel caso in cui la documentazione successivamente
pervenuta accerti la sussistenza di una delle cause interdittive ai sensi
della disciplina antimafia.” |