APPALTI E GARE
Pubblicato il rapporto dell’Autorità
nazionale anticorruzione sul mercato degli appalti relativo
al primo quadrimestre 2020
28 ottobre 2020 - Il mercato dei contratti
pubblici subisce, a causa del Covid-19, la prima flessione
dopo 3 anni di incremento: il valore economico delle gare
cala più del loro numero, ma aumentano i contratti per le
forniture, e le procedure avviate prima e durante
l’emergenza non subiscono uno stop.
Questi in sintesi i dati principali che emergono dal
rapporto quadrimestrale dell’Autorità nazionale
anticorruzione relativo alle procedure di affidamento
perfezionate di importo pari o superiore a 40.000 euro nel
periodo gennaio aprile 2020, in piena emergenza pandemica.
“A fronte di un comprensibile calo delle gare – ha
commentato il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busia - appare
confortante osservare che il coronavirus non ha fermato
quelle avviate, mentre il tasso di gare annullate è in linea
con gli anni precedenti. L’Autorità – conclude Busia –
continua e rafforza l’opera di sostegno alle pubbliche
amministrazioni impegnate a far fronte all'emergenza
sanitaria, soprattutto per l’utilizzo delle procedure più
semplici e veloci”.
Nel periodo di riferimento, si registrano 48.792 lotti di
gara avviati, per un importo complessivo a base d’asta pari
a 46,2 miliardi di euro, in calo rispettivamente del -3,9% e
del -17,5% rispetto all’analogo periodo del 2019. Se si
eccettua il 3° quadrimestre 2018 in cui ci fu un calo nel
valore delle gare, è la prima volta dal 2017 che si verifica
una diminuzione tendenziale nelle gare pubbliche.
Se guardiamo alla tipologia di contratto (lavori, servizi,
forniture), vi è stato un calo generalizzato sia nel numero
di procedure che nel valore, ad eccezione del numero di
forniture che è cresciuto del 25,7%, come probabile
conseguenza della corsa all’acquisto di farmaci, mascherine,
DPI, strumentazioni ospedaliere etc. nel pieno
dell’emergenza Covid-19.
Per quanto riguarda la scelta del contraente, si conferma
una prevalenza delle procedure “derogatorie”: 2 gare su 3
sono aggiudicate tramite affidamento diretto o procedura
negoziata senza previa pubblicazione del bando, per un
valore complessivo pari a circa un terzo dell’intero
mercato. Infine, è stato approfondita la situazione di
quelle procedure che, a fine aprile, non risultavano
“perfezionate”, per le quali cioè non era stato ancora
pubblicato il bando, o inviata la lettera d’invito o emessa
la determina a contrarre: l’obiettivo era capire se queste
procedure, avviate poco prima o durante il lockdown,
avessero dato luogo a gare vere e proprie o fossero state
annullate a causa dell’emergenza.
La percentuale di mancato perfezionamento si è rivelata in
linea (circa 10%) con quella storica, segno che le
Amministrazioni hanno continuato ad operare pur nelle enormi
difficoltà del periodo.
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