APPALTI E GARE
Infrastrutture: nel 2020 crescono i
bandi sia per numero (+8,5%) che per importo dei lavori
(+50,2%)
26 febbraio 2021 - Nonostante la pandemia
da Covid-19, il comparto dell’edilizia mostra segni di
ripresa. A dirlo l’ultimo report pubblicato, dal Consiglio
Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e
Conservatori (CNAPPC) e dal CRESME, con i dati rilevati, a
tutto il 31 Dicembre 2020, dall’Osservatorio Nazionale dei
Servizi di Architettura e Ingegneria. In particolare, come
riportato dagli organi di informazione, si registra,
rispetto al 2019, un incremento dei bandi per affidamento di
servizi di architettura e ingegneria, come progettazione,
direzione lavori e collaudo, pari all’8,5% per numero e al
50,2% per importo dei lavori. Per i concorsi, è stata
rilevata una certa stabilità rispetto all’anno precedente in
termini di numero, ma al tempo stesso un incremento, per
importo dei lavori, pari al 31,7%. Anche per i servizi di
pianificazione è stata riscontrata stabilità rispetto
all’anno precedente in termini di numero (+0,4%) ed un
incremento, per importo dei corrispettivi a base di gara,
pari al 71,7%. È significativo inoltre l’incremento, pari a
+25,8%, dei concorsi espletati nel quinquennio 2016-2021
(n°864) rispetto ai concorsi del precedente quinquennio
2011-2015 (n°687).
“Nel corso degli ultimi anni – ha
sottolineato Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio
Nazionale degli Architetti e Consigliere delegato ai Lavori
Pubblici – abbiamo adottato una serie di politiche
complementari per alimentare l’esternalizzazione degli
incarichi di progettazione, puntando soprattutto sui
concorsi a due gradi. Da un lato, siamo riusciti ad inserire
nel Codice dei contratti una serie di emendamenti importanti
per aprire i concorsi ai professionisti di talento e,
dall’altro, abbiamo redatto i bandi tipo, offrendo alle
stazioni appaltanti gli strumenti per bandire i concorsi e
per affidare gli incarichi ai liberi professionisti. Sempre
con l’obiettivo di promuovere i concorsi di progettazione a
due gradi, abbiamo inoltre costituito, conseguendo ottimi
risultati, la piattaforma informatica, su cui i concorsi
oggi viaggiano veloci e nel pieno rispetto dell’anonimato.
Siamo dunque soddisfatti dei dati censiti dall’Osservatorio,
dai quali viene fuori un trend positivo per l’affidamento di
Servizi di Architettura e Ingegneria e soprattutto un
significativo rilancio dei concorsi di progettazione, che
negli ultimi anni, ha fatto registrare un incremento del
25,8%, percentuale che, nonostante gli effetti devastanti
della pandemia, nel 2020 cresce, per importo dei lavori,
addirittura al 31,7%, rispetto all’anno precedente.”
“Nella consapevolezza che c’è comunque
ancora tanta strada da fare – ha concluso – chiederemo al
Governo neo-eletto una nuova riforma del Codice dei
contratti che, seguendo i principi lanciati dalle linee
guida per l’architettura varate dal MIBACT, su cui
recentemente è stato espresso parere favorevole dal
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, punti al concorso a
due gradi, quale procedura principale da adottare per la
progettazione delle nostre opere pubbliche, nella
consapevolezza che tale tipologia concorsuale costituisce,
senza alcun dubbio, uno strumento fondamentale per
valorizzare la professionalità dei concorrenti e per
acquisire il migliore progetto tra quelli selezionati ed
ammessi al secondo grado. Chiederemo una riforma che
abbandoni definitivamente procedure che limitano la
concorrenza, come l’accordo quadro, e che relegano il
progetto ad un ruolo marginale nell’esecuzione dei lavori
pubblici, come l’appalto integrato”. |
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