APPALTI E GARE
Il Cdm approva il disegno di legge delega per la revisione del Codice dei
contratti
2 luglio 2021 - Norme più semplici e chiare per assicurare efficienza e tempestività
nell’affidamento, la gestione e l’esecuzione di contratti e concessioni; tempi
certi per le procedure di gara, per la stipula dei contratti e la realizzazione
degli appalti, comprese le opere pubbliche che dovranno essere sempre più
orientate all’innovazione e alla sostenibilità; rafforzamento della
qualificazione delle stazioni appaltanti. Sono in sintesi le principali novità
contenute nel disegno di legge delega per l’aggiornamento del Codice dei
contratti pubblici approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, coerentemente con
l’impegno contenuto nel Piano di Ripresa e Resilienza.
Il testo punta ad un più stretto legame tra normativa nazionale e direttive
europee, prestando una particolare attenzione alla qualificazione delle stazioni
appaltanti con il potenziamento e la specializzazione del personale. Inoltre, è
prevista la massima semplificazione delle procedure per gli investimenti in
tecnologie verdi e digitali e per l’innovazione e la ricerca, in linea con gli
obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, così da aumentare
il grado di eco sostenibilità degli investimenti pubblici. E’ poi previsto
l’inserimento nei bandi di gara di clausole sociali e ambientali come requisiti
necessari o premiali dell’offerta al fine di promuovere la stabilità
occupazionale, l’applicazione dei contratti collettivi, le pari opportunità
generazionali e di genere.
“L’aggiornamento e il miglioramento del Codice degli appalti sarà attuato
introducendo novità molto significative, in linea con i criteri indicati nei
programmi europei”, commenta il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità
Sostenibili, Enrico Giovannini. “L’obiettivo è di garantire l’efficienza del
sistema degli appalti, favorendo la concorrenza tra gli operatori, fornendo
regole chiare e garantendo allo Stato la migliore gestione degli investimenti
pubblici. Puntiamo a rendere più rapide le procedure e ad assicurare tempi certi
per la realizzazione delle opere pubbliche, in coerenza con il Piano Nazionale
di Ripresa e Resilienza e con i principi di sostenibilità economica, sociale e
ambientale. Il disegno di legge approvato oggi – aggiunge il Ministro – mira a
semplificare e snellire l’attuale disciplina per facilitare l’operatività delle
stazioni appaltanti e delle imprese, che sempre di più si mostrano orientate
all’innovazione e alla sostenibilità. Lo scopo è fare presto, fare bene, nel
pieno rispetto delle norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, tutela
dei lavoratori, di trasparenza e di legalità”.
Al fine di abbreviare i tempi delle gare è prevista una piena
digitalizzazione e informatizzazione delle procedure, la riduzione degli oneri
amministrativi ed economici a carico dei partecipanti, e strumenti per diminuire
il contenzioso sull’affidamento ed esecuzione degli appalti. Un ruolo cruciale
riveste la verifica, anche attraverso l’uso di banche dati a livello centrale,
del sistema di qualificazione degli operatori di settore e della loro effettiva
capacità di realizzare le opere oggetto di gara, delle competenze tecniche e
professionali e del rispetto della legalità, compresi gli aspetti legati alla
tutela del lavoro e alla prevenzione e contrasto alle discriminazioni di genere.
Attenzione particolare è prevista anche per la verifica delle offerte anomale e
per la individuazione dei casi in cui le stazioni appaltanti possano ricorrere
al criterio del prezzo più basso d’offerta e all’affidamento congiunto della
progettazione e dell’esecuzione dei lavori. Si propone poi di estendere e
rafforzare i metodi di risoluzione delle controversie alternativi a quello
giurisdizionale, per evitare di allungare i tempi di realizzazione delle opere e
allo stesso tempo alleggerire i tribunali dai contenziosi. Infine, una novità
importante introdotta dal disegno di legge riguarda la semplificazione e
l’estensione delle forme di partenariato pubblico-privato, in particolare
riguardo alla finanza di progetto, per attirare investitori professionali.
Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Governo dovrà
adottare uno o più decreti legislativi sulla disciplina dei contratti pubblici.
I destinatari saranno le pubbliche amministrazioni, le stazioni appaltanti e gli
operatori economici che intendono stipulare contratti pubblici per l’affidamento
di lavori, servizi, forniture e concessioni.
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