APPALTI E GARE
Via libera dell'Anac all'attestazione
per le imprese in crisi per il sisma e il Covid
27 maggio 2022 - Le imprese in difficoltà
a causa del sisma o della pandemia possono ottenere
l’attestazione di qualificazione per partecipare alle gare
pubbliche anche se non hanno il requisito del patrimonio
netto di valore positivo. La deroga tuttavia non deve essere
concessa in maniera indiscriminata a tutti gli operatori
economici ma solo a quelli i cui dati di bilancio sono
cambiati in seguito al terremoto del 2016 o all’emergenza
Covid. In un Comunicato del presidente Giuseppe Busia, l’Anac
fornisce le indicazioni alle Soa che procedono al rilascio
delle attestazioni alle imprese in crisi chiarendo che, alla
scadenza della deroga concessa, le stesse Soa debbano
provvedere a monitorare che l’impresa riacquisisca il
requisito del patrimonio netto positivo.
Data la sua rilevanza, la questione era
stata sottoposta dall’Autorità al Consiglio di Stato che si
è espresso con un parere favorevole il 27 aprile scorso.
Dunque l’Anac ha ritenuto ammissibile il rilascio delle
attestazioni di qualificazione alle imprese che, in
conseguenza degli eventi sismici del 2016 e della recente
emergenza epidemiologica da Covid–19, presentino un
patrimonio netto di valore negativo.
La finalità, si legge nel comunicato del
presidente, è “di consentire alle imprese che si trovano in
difficoltà non per motivi di tipo ‘strutturale’ ma per
ragioni eccezionali e imprevedibili, quali il sisma o la
pandemia da Covid-19, di proseguire l’attività derogando
agli obblighi ordinariamente previsti dal codice civile”. In
caso contrario, “si comprometterebbero irrimediabilmente sia
le possibilità di ripresa delle società colpite dalla crisi
sia le possibilità di ripresa dell’intera economia
nazionale, che il legislatore, in ultimo col recente Piano
nazionale di Ripresa e Resilienza, ha ritenuto di poter
riavviare anche attraverso il rilancio degli appalti
pubblici”.
Tuttavia, la deroga in questione - secondo
l’Autorità, e condivisa dal Consiglio di Stato – “non deve
essere concessa in modo indiscriminato a tutti gli operatori
economici”, cioè quelli che già prima del sisma 2016 o della
pandemia da Covid-19 avevano perso, per svariate ragioni,
tale requisito, ma solo alle imprese i cui dati di bilancio
sono cambiati in seguito al terremoto o alla pandemia e solo
per le perdite relative all'esercizio in corso alla data del
31 dicembre 2021. Dopo questa data l'impresa dovrà
necessariamente tornare in una condizione di equilibrio
economico e, quindi, essere in possesso, per ottenere
l’attestazione, del requisito del patrimonio netto positivo. |
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