APPALTI E GARE
Schema definitivo del nuovo codice
degli appalti
16 dicembre 2022 - Il Consiglio di Stato ha pubblicato lo schema definitivo del nuovo codice
appalti, trasmesso al Governo il 7 dicembre 2022. Il testo contiene le
modifiche apportate anche tenendo conto del lavoro congiunto dei tecnici,
del Consiglio di Stato, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e delle altre amministrazioni
interessate e rimesso al Governo per le proprie determinazioni.
Si va verso lo snellimento delle procedure: meno fasi progettuali,
potenziamento del silenzio assenso, flessibilità nel partenariato
pubblico-privato, adeguamento dei prezzi automatico che vada di pari passo
con le variazioni di mercato. Pare che il nuovo codice appalti non abbia
bisogno di provvedimenti di attuazione, dovrebbe essere auto-applicativo,
grazie agli allegati operativi.
Lo “Schema definitivo di codice” che si sottopone al Governo ha un numero di
articoli analogo a quelli del codice vigente, ma ne riduce di molto i commi,
riduce di quasi un terzo le parole e i caratteri utilizzati e, con i suoi
allegati, abbatte in modo rilevante il numero di norme e linee guida di
attuazione. Si è scelto di redigere un codice che non rinvii a ulteriori provvedimenti
attuativi e sia immediatamente “autoesecutivo”, consentendo da subito una
piena conoscenza dell’intera disciplina da attuare. Ciò è stato possibile
grazie a un innovativo meccanismo di delegificazione che opera sugli
allegati al codice (legislativi in prima applicazione, regolamentari a
regime).
I capisaldi del nuovo codice si possono sintetizzare nella semplificazione,
ottenuta aumentando la discrezionalità delle amministrazioni e rimuovendo
il goldplating ovunque possibile. Il rischio di fenomeni corruttivi è
prevenuto da un più ampio ricorso a digitalizzazione, trasparenza e
qualificazione; l’accelerazione, intesa come massima velocizzazione delle
procedure, ma non solo “sulla carta”, perché il termine ridotto è stato
individuato avendo sempre presente la sua effettiva “fattibilità”: assieme
alla rapidità occorre garantire anche certezza nei tempi di affidamento,
esecuzione e pagamenti alle imprese; la digitalizzazione, completa, delle
procedure e la interoperabilità delle piattaforme, secondo il
principio dell’once only, ossia dell’unicità dell’invio di dati, documenti e
informazioni alle stazioni appaltanti; la tutela, dando piena attuazione
alla delega a protezione dei lavoratori (tramite
clausole sociali, valorizzazione dei CCNL e lotta ai “contratti pirata”) e
delle imprese (per esempio, in tema di rinegoziazione e revisione prezzi, o
di suddivisione in lotti).
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Schema del nuovo Codice dei contratti pubblici, elaborato dal Consiglio di
Stato (versione definitiva)
Testo elaborato dal Consiglio di Stato, trasmesso al Governo il 7 dicembre 2022,
con le modifiche apportate anche tenendo conto dei lavori del Tavolo Tecnico
congiunto tra il Consiglio di Stato, la Presidenza del Consiglio dei Ministri,
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le altre amministrazioni
interessate e rimesso al Governo per le proprie determinazioni.
Allegati
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