APPALTI E GARE
Concorsi di progettazione, vige la regola dell’anonimato
Anonimato nei concorsi di progettazione
La regola dell’anonimato nei concorsi di progettazione, stabilita dal Codice
dei contratti, deve essere garantita al momento della valutazione degli
elaborati progettuali, che non devono essere in alcun modo riconducibili
all’autore degli stessi.
Non è invece in contrasto con il principio dell’anonimato conoscere il
nominativo dei concorrenti da parte della commissione giudicatrice al momento
dell’accettazione dell’incarico. Anzi, risulta fondamentale per verificare la
sussistenza di conflitti d’interesse. L’importante è che l’esame degli elaborati
progettuali avvenga in forma anonima, analogicamente alla disciplina dei concorsi
pubblici.
La precisazione dell'Anac
E’ quanto ha chiarito con la delibera N.358 del 20 luglio 2023,
rispondendo alla richiesta di parere di un importante Comune capoluogo del Nord
Italia, il quale gestisce i concorsi con una piattaforma web. Questa consente di
gestire l’intero iter concorsuale, garantendo l’anonimato fino al momento della
proclamazione dei vincitori. Tale piattaforma web, però, consentendo il totale
anonimato dei concorrenti, non permette ai membri della commissione giudicatrice
di conoscere i partecipanti fino al momento della graduatoria finale dei
selezionati. Di qui l’impossibilità per i membri di commissione di effettuare
una dichiarazione di assenza di conflitti di interesse,
come richiesto dalla legge, al momento dell’accettazione dell’incarico.
Nazionale Anticorruzione ha pertanto precisato che i membri della commissione
giudicatrice devono conoscere al momento dell’accettazione l’elenco dei
partecipanti, dichiarando eventuali incompatibilità.
Successivamente, inizia la procedura anonima garantita dalla piattaforma, con la
selezione dei vincitori senza possibilità di collegamento dei concorrenti agli
elaborati progettuali.
|
|