SVILUPPO E TERRITORIO

Sulle
strade Anas in arrivo la pavimentazione antirumore
11 luglio 2019 - Anas ha avviato ad inizio luglio i
lavori di rinnovo della pavimentazione stradale sulla
strada statale 73 “Senese-Aretina”, in attuazione di una
sperimentazione di risanamento acustico su un tratto
stradale di circa 2,6 chilometri, con un investimento di
circa 800 mila euro, comprese le lavorazioni di
rifacimento degli strati profondi. L’intervento è stato
eseguito nella Provincia di Arezzo nei Comuni di
Monterchi ed Anghiari, in provincia di Arezzo. Le tratte
sono state individuate presso la località “San Leo”, al
Km 175-176, con estesa di circa 1600 m e limite di
velocità di 70 Km/h, e presso il centro abitato
delimitato de “Le Ville” al Km 168 circa della statale
73, con estesa di circa 900 m e limite di velocità di 50
Km/h.
L’attività ha visto la collaborazione da parte di Anas
dell’Area Compartimentale Toscana, che ha curato la
Direzione Lavori, della Direzione Ingegneria e
Verifiche, che ha coordinato le attività e provvederà,
tramite il Centro di Cesano, all’esecuzione delle misure
delle prestazioni acustiche e della qualità superficiale
delle pavimentazioni realizzate (verificando in
particolare le caratteristiche di aderenza degli strati
sperimentali, parametro fondamentale ai fini della
sicurezza stradale). Al progetto hanno collaborato poi
l’Università di Pisa (Dipartimento di Ingegneria Civile
ed Industriale), che già nel corso dei progetti Leopoldo
(finanziato a suo tempo dalla Regione Toscana) e Nereide
(in corso, finanziato come progetto LIFE dalla comunità
Europea) ha maturato grande esperienza nello studio di
pavimentazioni a bassa emissione acustica. In
particolare l’Ateneo ha curato la messa a punto delle
specifiche miscele, studiando il bilanciamento tra i
requisiti di minima emissione acustica, e quelli di
adeguate caratteristiche di aderenza alle velocità di
transito previste. Hanno inoltre al progetto Ecopneus,
che in collaborazione con le imprese Asphalt Rubber
Italia e Valli Zabban, ha dato assistenza tecnica nella
definizione e fornitura dei materiali specifici e
l’impresa Lucos, che ha materialmente eseguito i lavori
per conto Anas.
Gli strati antirumore realizzati sono di tre tipi:
1. Tappeto di Usura tipo dense graded a tessitura
ottimizzata realizzato con conglomerato bituminoso a
caldo.
2. Tappeto di Usura di tipo dense graded a tessitura
ottimizzata confezionato a tiepido con bitumi additivati
ad alta lavorabilità modificati con polimeri SBR/NR
ricavati da polverino di gomma proveniente da pneumatici
fuori uso secondo processo wet.
3. Tappeto di Usura di tipo dense graded a tessitura
ottimizzata confezionato a tiepido con bitume modificato
ad alta lavorabità ed additivati con polimeri SBR/NR
ricavati da polverino di gomma proveniente da pneumatici
fuori uso secondo processo dry.
In termini semplificati, le tre miscele in conglomerato
bituminoso studiate sono caratterizzate da una curva
granulometrica “ottimizzata” in cui la particolare
distribuzione delle dimensioni degli aggregati inerti
nella miscela, è in grado di spostare una parte delle
emissioni acustiche dovute al rotolamento dello
pneumatico, su frequenze che vengono attenuate a breve
distanza dal punto di contatto tra pneumatico e
pavimentazione garantendo la bassa emissione acustica.
Nella seconda e terza miscela è stato previsto l’impiego
del polverino di gomma, materiale derivato da uno
specifico processo di frantumazione dei pneumatici fuori
uso, che modifica le caratteristiche reologiche del
legante bituminoso e di conseguenza le caratteristiche
visco-elastiche del mastice bituminoso. Tale modifica
consente di mantenere la tessitura della pavimentazione
più stabile nel tempo e di conseguenza preservare la
perfomance acustica. Nel caso del processo “wet”, il
polverino viene impiegato in fase liquida, per
dissoluzione nel legante bituminoso, nel processo “dry”
invece viene aggiunto alla miscela come aggregato
solido.
In ambedue i casi il processo di realizzazione prevede
temperature non eccessivamente alte in fase di stesa, al
fine di evitare la rottura dei legami zolfo, presenti
nella gomma vulcanizzata. L’obiettivo è minimizzare
quindi la produzione di fumi ed emissioni sgradevoli
durante il processo di stesa.
Particolare cura è stata posta nella caratterizzazione
delle emissioni gassose in fase di stesa. Nelle foto che
seguono sono evidenziate le prove effettuate dalla ASL
di Siena, con misurazioni degli inquinanti gassosi
eseguite sul personale di cantiere, nei mezzi d’opera e
mediante centralina posizionata a margine dell’area di
cantiere. La quarta immagine illustra la temperatura del
conglomerato al momento della stesa.
In aggiunta ai tre strati sperimentali, sono state
effettuata anche delle tratte “standard” (la cosiddetta
“usura standard tipo B”, presente nei capitolati Anas),
per confrontare in condizioni ottimali le prestazioni di
emissione acustica degli strati speciali con quelle
prodotte dalle pavimentazioni ordinarie “nuove” e di
queste ultime rispetto a pavimentazioni invecchiate o
ammalorate.
Recenti risultati sperimentali (sia quelli derivanti
dagli studi portati avanti dall’Università di Pisa,
“Leopoldo” di qualche anno fa e con il progetto LIFE
“Nereide”, tuttora in corso), nonché i risultati del
progetto Europeo LIFE MONZA (https://www.lifemonza.eu/?q=it/node/27),
permettono di prevedere un guadagno netto dell’ordine
dei 4-6 dB nei livelli acustici emessi dagli strati di
pavimentazione ottimizzati, rispetto alle pavimentazioni
tradizionali.
All’atto pratico tuttavia, le operazioni che in futuro
andranno a ripristinare anche tratti di pavimentazione
datata o ammalorata, potranno produrre, nella percezione
dei residenti interessati dal problema acustico, effetti
positivi anche maggiori. |
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