SVILUPPO E TERRITORIO
Piano da 28
Mld del Gruppo FS per potenziare alta velocità e logistica
29 gennaio 2021
- Un piano da 28 miliardi di euro declinato sui temi
dell’alta velocità e della logistica. È quello messo in
campo dal Gruppo FS Italiane per trasformare le
infrastrutture. Ne parla approfonditamente il quotidiano La Repubblica in
un articolo a firma di Lucio Cillis. Per realizzare il
piano si prevedono investimenti di 28,3 miliardi di euro
sui 32 a disposizione per le infrastrutture. Il Gruppo
ha creato una task force che nelle prossime settimane
avrà il compito di velocizzare l'avvio o il completamento
delle opere che secondo il cronoprogramma dovranno essere
consegnate entro il 2027. Sono in gran parte lavori
infrastrutturali, dalle strade alle ferrovie, ma anche
interventi di digitalizzazione e upgrade dei sistemi
attualmente utilizzati per monitorare traffico, treni e
strade. Ad occuparsene un team di manager di altissimo
profilo coordinati dal numero uno di FS, Gianfranco
Battisti.
La
missione affidata alla società, sul campo a Rete Ferroviaria
Italiana per i treni e ad Anas perla parte stradale, è
divisa in due componenti e ha l'obiettivo di realizzare un
sistema infrastrutturale di mobilità moderno, digitalizzato
e sostenibile dal punto di vista ambientale. Nel dettaglio,
si tratta di 11,2 miliardi già stanziati per cantieri
aperti e 15,5 miliardi per nuovi
progetti, mentre un altro miliardo e 600 milioni
andranno alla voce "messa in sicurezza e monitoraggio
digitale di strade, viadotti e ponti" e 3,68 miliardi al
piano per “intermodalità e logistica integrata".
La prima parte,
è riservata ad "Alta velocità di rete e manutenzione,
stradale 4.0" e si focalizza sulle grandi linee di
comunicazione del Paese. Si parte in primis con quelle
ferroviarie che saranno migliorate grazie all'installazione
del sistema European Rail Traffic Management System (Ertms)
sull'intera rete nazionale. Inoltre, sono previsti alcuni investimenti
per la messa in sicurezza e il monitoraggio di viadotti e
ponti stradali nelle aree del territorio che presentano
maggiori criticità.
La seconda,
denominata "Intermodalità e logistica integrata", prevede
invece un programma nazionale di investimenti per il sistema
portuale “competitivo e sostenibile dal punto di vista
ambientale per sviluppare i traffici collegati alle grandi
linee di comunicazione europee”. Tra le opere individuate,
ci sono nodi strategici per l’Italia. A Nord c'è il
Quadrante Nord Est con il tunnel base del Brennero e
tratte di accesso al valico, in particolare nell'area verrà
completato il corridoio Scandinavia- Mediterraneo. Nel Nord
Ovest i fondi saranno impiegati per il nodo di Genova,
corridoio Reno-Alpi, Terzo valico dei Giovi. Ma è
contemplata nel piano anche l'alta velocità
Genova-Milano-Torino e la "trasversale" Av da Torino
a Venezia. Nell’Italia centrale, invece, gli interventi
riguarderanno la Orte-Ancona- Falconara, la Roma-Pescara e
segmenti della dorsale stradale adriatica. Al Sud, verranno
migliorate le infrastrutture ferroviarie tra Basilicata e
Calabria, upgrade in termini di alta velocità e alta
capacità merci per la Salerno-Reggio Calabria che sarà
collegata al nodo aperto nel 2009 sulla Roma-Milano-Torino. Infine
lavori per la strada statale 106 Ionica, per la
tratta su rotaie Palermo-Messina-Catania con miglioramenti
delle tecnologie di sicurezza, ed investimenti aggiuntivi
sulla tratta Av Napoli-Bari.
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