SVILUPPO E TERRITORIO
Infrastrutture: in arrivo 1,15
miliardi per la manutenzione di ponti e viadotti
26 marzo
2021 - Province e Città metropolitane hanno a disposizione
ulteriori 1,150 miliardi per il triennio 2021-23
per la manutenzione straordinaria di
ponti e viadotti nella rete stradale di loro competenza. Il
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili
oggi ha acquisito l’intesa della Conferenza Stato-Città e
Autonomie locali sul decreto ministeriale, di concerto con
il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che
ripartisce la cifra prevista inizialmente nel decreto-legge
‘misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia’
del 14 agosto 2020 (cosiddetto ‘Decreto agosto’) e
rafforzata nella Legge di bilancio per il 2021.
“La dotazione di 1,150 miliardi per il triennio 2021-23
dovrà essere impiegata per aumentare il grado di sicurezza e
di fruibilità di ponti e viadotti sulla rete stradale
gestita da Province e Città metropolitane, che rappresenta
oltre l’80% della viabilità extra urbana del Paese”,
commenta su una nota divulgata dal proprio dicastero, il
Ministro delle
Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico
Giovannini. “Il provvedimento fa parte di una
strategia complessiva più ampia e sistemica per aumentare la
sicurezza delle infrastrutture a beneficio di tutti gli
utenti. Ulteriori risorse potranno essere reperite con la
nuova programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione”.
Tra gli
interventi ammessi, il monitoraggio anche tecnologico degli
elementi strutturali, l’adeguamento delle barriere di
sicurezza, il rafforzamento dei piloni e altre misure
antisismiche o di protezione dal rischio idrogeologico.
Nella manutenzione straordinaria rientrano anche le opere di
demolizione e ricostruzione.
Le risorse sono state ripartite tra le varie Province e
Città metropolitane secondo criteri oggettivi, predisposti
dalle strutture tecniche del Ministero e condivisi con Anci
(Associazione nazionale dei Comuni italiani) e UPI (Unione
delle Province d’Italia), che tengono conto delle
caratteristiche fisiche e geomorfologiche della rete
stradale, nonché delle azioni (antropiche, sismiche,
idrogeologiche) alle quali sono sottoposte le strutture. Con
l’approvazione del decreto (che deve ora essere registrato
dalla Corte dei Conti prima della pubblicazione nella
Gazzetta ufficiale) gli enti locali, venendo a conoscenza
degli importi assegnati, potranno predisporre fin da ora i
piani operativi di intervento all’interno dei loro bilanci.
Il decreto
si inserisce in un programma più ampio di interventi per la
manutenzione straordinaria della rete viaria secondaria nel
triennio 2021-23. Nel
complesso Province e Città metropolitane hanno infatti a
disposizione finanziamenti di oltre 2,5 miliardi per il solo
triennio 2021 – 2023, poiché con precedenti provvedimenti
sono già stati assegnati circa 1,4 miliardi. Considerando le
assegnazioni per area geografica, il decreto ripartisce
circa 440 milioni a Province e Città metropolitane nel Nord
Italia, 264 milioni agli enti del Centro e circa 446 milioni
agli enti del Sud Italia. Risorse che, rispetto a quelle
indirizzate alle grandi opere, possono produrre un più
veloce ritorno in termini economici e occupazionali sui
territori. Le strutture tecniche del ministero monitoreranno
le attività dei soggetti attuatori per verificare il
regolare sviluppo dei piani di intervento.
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