PARERI LEGALI APPALTI
Varianti in corso
d'opera -
Contratto a corpo |
Descrizione dei fatti
Trattasi di un lavoro di
ristrutturazione di n. 4 appartamenti ai
sensi della L.R.30/98 ripristino con
miglioramento sismico con una concessione
contributiva di Euro 580.000,00. |
Quesito
Avendo stipulato un contratto
ha corpo con un computo metrico di Euro
531.204,35 in corso d'opera il direttore dei
lavori ha fatto n. 2 varianti che hanno
incrementato l'importo dei lavori
contrattuali di Euro 612.000,00 più le spese
tecniche di Euro 65.000,00, ora la ditta
appaltante chiede la differenza dei lavori
eseguiti in più, avendo il computo finale
redatto dal direttore dei lavori , il Durc
finale, le fatture emesse, e il quadro
fatture redatto dal direttore dei lavori,
con tutto questo la committenza non vuole
pagare, perchè dice che loro hanno
stipulato un contratto a corpo, come posso
difendermi? |
Parere
In caso di variante in corso
d’opera la stazione appaltante ha facoltà di
ordinare all’appaltatore l’esecuzione di
maggiori lavori rispetto al contratto
originario, nel limite di un quinto dell’importo
dell’appalto.
L’appaltatore sarà tenuto ad eseguire i variati
lavori agli stessi patti, prezzi e condizioni
del contratto originario, senza diritto ad
alcuna indennità, ad eccezione del corrispettivo
relativo ai nuovi lavori realizzati (art. 10
D.M. 145/2000). Quando viene richiesta una
specie di lavorazione non prevista dal contratto
o si devono adoperare materiali di specie
diversa o proveniente da luoghi diversi da
quelli previsti dal medesimo, si dovrà procedere
alla fissazione di nuovi prezzi o di un
sovraprezzo.
Nel suo caso, pertanto, avendo eseguito nuove
lavorazioni a seguito di variante impartita
dall’Ente avrà diritto al pagamento delle
medesime secondo i prezzi concordati nel
contratto originario oppure in base a quelli
nuovi fissati in contraddittorio con la stazione
appaltante. |
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