APPALTI E GARE
Boom di appalti in Italia nel secondo
quadrimestre 2023. Meno gare e più affidamenti diretti
9 marzo 2024 - Continua a pieno ritmo la crescita degli appalti
in Italia. Gli indicatori del 2° quadrimestre del 2023, in base ai rilievi della
Banca Dati Anac, mostrano una crescita diffusa e costante in tutti i settori:
rispetto al quadrimestre precedente (primi quattro mesi del 2023) forniture,
lavori e servizi sono aumentati rispettivamente di circa il 28,5%, il 52,4% e il
5,5%.
Il valore economico
importo, delle forniture di circa +35,4% (forniture che
rappresentano circa il 34% dei circa 117,6 miliardi
complessivi), un aumento dei lavori di circa +44% (lavori
che rappresentano circa il 34% dei 117,6 miliardi
complessivi e che nei quadrimestri maggio-agosto 2022 e
settembre-dicembre 2022 hanno fatto registrare, con circa
51,6 miliardi e 46,0 miliardi di importo, i valori più alti
di sempre) e un importante aumento dei servizi del +58,6%
(che in questo quadrimestre rappresentano circa il 32% degli
117,6 miliardi complessivi). Il numero degli appalti In
termini di numerosità si registra, rispetto allo stesso
quadrimestre dell’anno precedente, un importante aumento
delle procedure nei settori delle forniture e dei lavori che
aumentano rispettivamente del +53,1% e del +30,8%, e un
aumento più contenuto nel settore dei servizi che si
incrementano del +9,5%. A tale aumento del numero di
procedure corrisponde, a livello di importo, un importante
aumento delle forniture e dei servizi che crescono
rispettivamente del +30,4% e +50,8%.
In particolare, l’aumento del valore
dei servizi è dovuto non solo all’incremento del numero di
procedure, come nel caso delle forniture, ma anche da
importanti appalti effettuati da comuni o centrali di
committenza nel settore dei trasporti ferroviari o
relativamente a concessioni su servizi di distribuzione e
trasporto di gas naturale o concessione su servizi e
gestioni impianti di termovalorizzazione.
Mentre nel settore dei lavori, sempre in
termini di importo, si registra una flessione negativa del
-22,6% dipesa, fondamentalmente, dal fatto che nel
quadrimestre dell’anno precedente (maggio-agosto 2022) si
era registrato un rilevante bando di oltre 19 miliardi di
euro dalla stazione appaltante ‘Concessioni autostradali
lombarde spa’ relativo alla concessione per 63 anni della
pedemontana Brescia-Milano.
L’analisi comparata per procedura
di scelta del contraente mostra, per i settori ordinari in
termini di importo, un incremento assai rilevante per le
procedure ristrette con il +134,3% e abbastanza
significativo anche per le procedure negoziate sia previa
sia senza previa pubblicazione del bando che aumentano
rispettivamente del +49,7% e del 45%. Mentre si ha una
leggera flessione delle procedure aperte che diminuiscono
del -7,4%.
Per quanto riguarda i settori speciali,
sempre in termini di importo, si ha un rilevante aumento per
gli affidamenti diretti che aumentano di ben il +637,1% e
per le procedure ristrette che crescono del +307,9% (tale
crescita è dovuta, principalmente, da circa trenta appalti
in ambito ferroviario svolti dalla Rete Ferroviaria Italiana
per un totale di circa 2,2 miliardi). Mentre si ha una
concreta flessione del -52,2% per le procedure negoziate
previa pubblicazione di gara.
A livello di numerosità, invece, si ha
nei settori ordinari un aumento delle procedure senza previa
pubblicazione del bando che si incrementano del +120% e a
seguire le procedure ristrette che aumentano del +69,3%,
mentre le procedure negoziate previa pubblicazione del
bando diminuiscono del -22,7%. Infine, sempre a livello di
numerosità, nei settori speciali le tipologie di procedure
che registrano un maggiore aumento percentuale sono
gli affidamenti diretti e le procedure aperte che aumentano
rispettivamente del +21,9% e del +14,5%.
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