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APPALTI E GARE
Rivoluzione negli
appalti in Trentino, esclusa l’Apac dalla gestione delle
gare.
13 settembre 2019 -
La giunta provinciale di Trento ha dato il via con una
delibera alla più grande liberalizzazone degli appalti
pubblici mai vista. In sostanza, le amministrazioni
pubbliche saranno libere di farsi le gare d’appalto, senza
passare dall’Apac (l’Agenzia Provinciale degli Appalti...).
Anche per importi oltre la soglia europea di 5 milioni di
euro.
Lo ha deciso in pre adozione la Giunta provinciale di
Trento, su proposta del presidente Maurizio Fugatti,
stabilendo che l’iniziativa che prevede la qualificazione di
queste realtà sarà sottoposta al parere del Consiglio delle
autonomie locali.
«Lo snellimento delle procedure è fondamentale per
assicurare a Comuni, Comunità di Valle, enti strumentali
della Provincia e amministrazioni aggiudicatrici la
possibilità di rispondere in tempi rapidi ai bisogni che
emergono nei territori», ha detto Fugatti. Nello specifico,
si tratta di una novità che consente alle amministrazioni
del territorio provinciale di condurre autonomamente le
procedure di gara senza dover obbligatoriamente ricorrere
all’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti.
Apac resterà comunque a disposizione delle amministrazioni
che non ritengano opportuno svolgere le procedure di gara in
autonomia.
Nei primi due anni dopo l’approvazione della delibera, sarà
consentito a tutte le amministrazioni aggiudicatrici di
svolgere autonomamente le attività di affidamento di
contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. In
precedenza, questa possibilità era riservata solo al Comune
di Trento e alle realtà amministrative interessate dalla
gestione associata dei servizi.
Ora sarà consentito, soprattutto alle municipalità di
maggiori dimensioni, di svolgere in autonomia le procedure
di importo superiore alle soglie europee (5.548.000 euro per
i lavori e 221mila euro per i servizi). All’Apac sarà
riservato un compito di «controllo collaborativo».
Concluso il periodo transitorio di due anni, una commissione
di valutazione istituita all’interno della Provincia (Audit)
avrà il compito di verificare il raggiungimento degli
requisiti fissati per ottenere la qualificazione. A quel
punto, solo le realtà che avranno ricevuto questa sorta di
«marchio di qualità» potranno continuare a svolgere le
attività di affidamento dei contratti pubblici in autonomia. |
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