APPALTI E GARE
Coronavirus e appalti: l'UE indica alle PA come
velocizzare gli acquisti
La crisi sanitaria causata dalla Covid-19
richiede soluzioni rapide e intelligenti, come pure agilità
nella gestione dell’enorme aumento della domanda di beni e
servizi simili, che si verifica proprio nel momento in cui
determinate catene di approvvigionamento sono interrotte.
Gli acquirenti pubblici degli Stati membri si trovano in
prima linea per quanto riguarda la maggior parte di questi
beni e servizi. Essi devono garantire la disponibilità dei
dispositivi di protezione individuale quali mascherine e
guanti protettivi, dispositivi medici, in particolare
ventilatori polmonari, altre forniture mediche, ma anche di
infrastrutture ospedaliere e informatiche, solo per fare
alcuni esempi.
A livello europeo, la Commissione e gli Stati
membri hanno già intensificato gli sforzi avviando azioni
congiunte per appalti relativi a varie forniture mediche.
Allo scopo di adattare ulteriormente
l’assistenza offerta nell’attuale situazione di emergenza,
nei presenti orientamenti(1) la Commissione spiega quali
siano le opzioni e i margini di manovra possibili a norma
del quadro dell’UE in materia di appalti pubblici per
l’acquisto di forniture, servizi e lavori necessari per
affrontare la crisi.
Gli acquirenti pubblici possono prendere in
considerazione varie opzioni:
- in primo luogo, in caso di urgenza possono
avvalersi della possibilità di ridurre considerevolmente i
termini per accelerare le procedure aperte o ristrette.
- Se tali margini di manovra non fossero
sufficienti, possono ricorrere a una procedura negoziata
senza previa pubblicazione. Infine potrebbe anche essere
consentita l’aggiudicazione diretta a un operatore economico preselezionato, purché quest’ultimo sia l’unico in grado di
consegnare le forniture necessarie nel rispetto dei vincoli
tecnici e temporali imposti dall’estrema urgenza.
- Gli acquirenti pubblici dovrebbero
inoltre prendere in considerazione la ricerca di soluzioni
alternative e interagire con il mercato.
I presenti orientamenti riguardano in
particolare gli appalti in casi di estrema urgenza, che
consentono agli acquirenti pubblici di effettuare acquisti
anche nel giro di giorni o addirittura di ore, se
necessario. Proprio per situazioni quali l’attuale crisi
della Covid-19, che presenta un’urgenza estrema e
imprevedibile, le direttive dell’UE non contengono vincoli
procedurali.
In concreto, la procedura negoziata senza
previa pubblicazione consente agli acquirenti pubblici di
acquistare forniture e servizi entro il termine più breve
possibile. Come stabilito all’articolo 32 della direttiva
2014/24/UE («la
direttiva») (2), tale procedura consente agli acquirenti
pubblici di negoziare direttamente con i potenziali
contraenti e non sono previsti obblighi di pubblicazione,
termini, numero minimo di candidati da consultare o altri
obblighi
procedurali. Nessuna fase della procedura è disciplinata a
livello dell’UE. Questo significa, nella pratica, che le
autorità possono agire il più rapidamente possibile, nei
limiti di quanto tecnicamente/fisicamente realizzabile, e la
procedura può costituire, di fatto, un’aggiudicazione
diretta, soggetta unicamente ai vincoli fisici/tecnici
connessi all’effettiva disponibilità e rapidità di
consegna...
Per il testo integrale si rimanda alla
comunicazione accessibile da link in basso.
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